Altamura, Disagi da anzianità? Non è un più problema.





vecchi

Nell’accezione comune “ terza età ” è sinonimo di stanchezza, pigrizia fisica, relax totale con la conseguente sedentarietà che è causa prima di gravi patologie fisiche e psichiche.

C’è un modo per prevenire questi disagi? L’interrogativo è stato affrontato con la creazione del progetto “Movimento in salute” che si è posto come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita degli anziani garantendo loro costanti attività ginniche.

Il progetto è stato presentato il 18 Ottobre 2014 presso il palazzo di città, ad Altamura, selezionata insieme ad altri venti comuni per l’attivazione del progetto. Promosso dall’ASL di Bari, dalla Regione Puglia, in collaborazione con il CONI Puglia, la presentazione del progetto ha visto come moderatori il sindaco Mario Stacca, la dott.ssa Nunzia Azzollini, referente della ASL di Bari, i Medici di Medicina Generale di Altamura, Filomena Matera Responsabile unica del procedimento per il Comune di Altamura e i delegati CONI.

Il punto su cui si è discusso maggiormente è stata la causa che ha portato alla sedentarietà della società contemporanea. In passato, i nostri antenati non erano muniti di automobili, ascensori o mezzi per spostarsi, perciò erano anche costretti a muoversi. Ad oggi, i comfort di cui godiamo, hanno determinato l’abbandono dell’attività fisica che avvilisce maggiormente gli anziani, ma anche i giovani. Infatti secondo una ricerca effettuata dall’organizzazione mondiale della sanità, vi è un aumento dell’età media affetta da patologie (quali diabete, ipertensione, sindrome metabolica e obesità) che è sintomo del conseguente aumento del tasso di mortalità.

E’ per questo che l’equipe, succitata, di medici e laureati in scienze motorie si è adoperata per combattere questo degrado fisico.

Maturato e perfezionato da oltre 16 mesi, il progetto è di tipo sperimentale: propone una mappatura di due percorsi, diramati in altri due più piccoli, da percorrere a piedi così da favorire una graduale ripresa dell’attività fisica. Un progetto innovativo, dunque, semplice e straordinario da coltivare accuratamente per essere realizzato.

Gli anziani, protagonisti del progetto, saranno divisi in gruppi, seguiti e monitorati da istruttori, controllati dal proprio medico di base tramite personali e precise cartelle cliniche, per circa un anno, così da essere educati nuovamente all’attività fisica e diventare loro stessi promotori di essa allo scadere del progetto.

Decisivo l’intervento della Dott.ssa Azzillonna che paragona l’attività fisica ad un vero e proprio farmaco: un’ arma tagliente contro la sedentarietà ormai diramata negli anziani.

Il termine previsto è per Ottobre 2015, dove si vedranno i risultati che potranno essere sia positivi che negativi: l’invito è appunto quello di affrontare questo percorso con grinta per trarne benefici e tenere a mente che il tutto serve per se stessi, perché l’importante è vivere e non sopravvivere.

MARIA BRUNO

Commenti

Commenti


Condividi