ALTAMURA, GIACINTO FORTE DICE BASTA CON LO SCIOPERO DELLA FAME





GIACINTO FORTE

Mai come adesso il Consigliere Regionale Giacinto Forte, determinato e coerente come sempre, dice: “Basta adesso si passa ai fatti”, stanco delle innumerevoli inadempienze e promesse campate in aria, ha indetto lo sciopero della fame mettendo a repentaglio la propria salute, affinché chi di competenza non adempi al proprio dovere.

A seguire una sua dichiarazione rilasciata alla redazione di Passalaparola.net:

«Come preannunciato nella mia intervista, rilasciata alcune settimane fa, alla Gazzetta del Mezzogiorno, oggi sono qui nella hall dell’Ospedale “Fabio Perinei” per dar seguito alle mie dichiarazioni. Per concretizzare le parole  che dico, come è mio costume fare politica. Inizio questo sciopero della fame,serenamente, con questa protesta civile,   per far sì che il neo-assessore Pentassuglia, trovi del tempo per recarsi qui, per rendersi conto, della situazione drammatica in cui versa il nosocomio della Murgia. Il semplice annuncio dell’inizio delle procedure concorsuali, non può risolvere in maniera immediata, la carenza di personale.  Le procedure avviate, sono lente. Mentre, i  concorsi relativi a personale e dirigenti di Chirurgia, Cardiologia e Ostetricia prevedono l’assunzione di uno staff completo, lo stesso non si può dire per urologia. Dove non è prevista una equipe a supporto del primario del reparto. Ma per comprendere la cifra della drammaticità in cui versa la struttura ospedaliera, basti rilevare che nel reparto di Ortopedia, si svolge un intervento alla settimana, il giovedì, dalle 8 alle 14.Nel  vecchio Ospedale Umberto I, se ne svolgevano tre alla settimana. E poi, qualcuno mi sa spiegare che fine ha fatto il reparto di Neurologia?  La situazione del laboratorio analisi: mancano analisti mentre sono presenti  queste figure  professionali, che rimangono inutilizzate, nei piccoli ospedali di Grumo e Santeramo. Il reparto di neonatologia non  funziona come dovrebbe ,in quanto c’è penuria di pediatri e ciò spiega l’ “esodo “ biblico di giovani donne che vanno a partorire all’Ospedale “Miulli” di Acquaviva. Per la dialisi, il vecchio ospedale, poteva garantire 14 posti, “l’ospedale d’eccellenza della Murgia,” ne offre 14. Mentre è previsto un turno pomeridiano a Grumo , per 4 posti letto. Il reparto di Fisiochinesirapia, non è accreditato ma nonostante tutto, il personale è presente con un equipe di 2 medici e 4 infermieri che praticamente non prestano nessun servizio. Si parla , dell’imminente apertura di altre 2 sale operatorie. Ma con quale personale? Il reparto di rianimazione dovrebbe avere 6-8 posti letto. Ma occorrerebbero, per garantire la funzionalità del reparto, 15 infermieri. Ovviamente non ci sono. Io non voglio soffermarmi sui problemi strutturali dell’ospedale. I trasporti sono deficitari e il semaforo non ha funzionato per lungo tempo. Ma, la  struttura è stata aperta e  con il tempo si risolveranno questi disservizi. Ma mi chiedo,  del perché  oggi accanto a me non sono presenti i rappresentanti istituzionali del territorio. Attualmente, mi ha raggiunto il Consigliere comunale Nicola Loizzo. E di questo lo ringrazio. Probabilmente ed ironicamente, staranno sogghignando per questo “colpo di sole “ preso dal Consigliere Forte. Ma quelli che non hanno assolutamente voglia di ridere, sono i cittadini, gli operatori sanitari, le organizzazioni sindacali. Intanto, attendo che l’assessore Pentassuglia si venga a rendere conto di persona della situazione».

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