ALTAMURA, SEBASTIANO TOPO “IL VOLTO E L’ANIMA”





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Un incontro inaspettato con un artista campano, originale nel suo genere. Sebastiano Topo un giovane pittore e ritrattista, sin da piccolo dimostra una capacità innata nel disegno. I genitori raccontano che all’età di due anni era solito disegnare i volti capovolti, già in posizione per essere visti da chi gli stava di fronte. Nato a Napoli il 9 gennaio 1985, Sebastiano figlio di artigiano falegname, a 15 anni lascia l’istituto d’arte per dedicarsi a tempo pieno nell’attività lavorativa del padre, senza mai accantonare però la passione per il disegno.  Nel 2000 e nel 2002 dipinge due opere per la chiesa “Sacra Famiglia” di Pianura commissionategli dal parroco. Nel 2006 ripone matita e carboncino per sperimentare i colori a olio.  Nell’agosto del 2011 con il patrocinio del comune di Nova Siri, in provincia di Matera, e la collaborazione della cooperativa sociale Aerrem realizza una mostra personale intitolata “Sguardi in volo”. Tra le opere esposte, quella dedicata all’artista Amedeo Modigliani, giunse, donata dal parroco di Nova Siri al monsignor Rocco Talucci dell’arcivescovato di Brindisi Ostuni dove è attualmente esposta. Nel 2011 partecipa ad una collettiva a Marinagri durante la rassegna interregionale “Tratti d’amore” dove espone due tele e realizza un’opera in estemporanea, ricevendo una targa di riconoscimento dalla provincia di Matera. Nel 2012 collabora con Vincenzo Nugnes, presidente Della Boys Pianurese, alla manifestazione intitolata; “La diffusione della Legalità, della Solidarietà, l’integrazione, ed il rispetto per l’ambiente, attraverso lo sport”. Dal 28 Maggio al 4 Giugno espone alcuni suoi ritratti col patrocinio del comune di Napoli presso la Biblioteca comunale di Pianura e successivamente presso la Biblioteca comunale di Soccavo. Attualmente sta studiando e sperimentando tecniche atte a concepire nuove forme di espressione contemporanee. Ha recentemente terminato il ritratto di Papa Franceso, ma sovente utilizza volti di personaggi famosi, tra cui anche quello di Alda Merini.

Alla domanda da dove e cosa trae la sua ispirazione, Sebastiano risponde: «Riguardo la mia ispirazione, oggi, sono molto attratto dall’anima delle persone. Mi è sempre piaciuto scrutare e osservare le persone, i loro comportamenti. Amo molto i personaggi che con il loro carattere riescono a portare messaggi e testimonianze di speranza agli altri. Testimonianze di forza, coraggio e speranza. Amo raffigurare queste persone in quanto ci vedo motivo di crescita spirituale. Dipingendole faccio mia una parte di loro. La parte che ammiro e apprezzo. In questo periodo mi sento vicino a chi soffre e a chi non riesce a trovare serenità. Cerco di tenere la mente aperta e prendere quello che in qualche modo mi arricchisce spiritualmente». 

Il luogo e la luce giocano un ruolo fondamentale:

«Anche la luce gioca un ruolo incisivo nei vari scenari ritratti: luce carezzevole e languida, ma anche drammatica. Protagonisti della mia pittura sono persone incontrate e osservate in vari luoghi, lungo i vicoli, nei caffè, nelle osterie, nelle piazze o persino su riviste e da foto. Pagine espressive e potenti nella loro essenzialità, toccanti e incisive nel cogliere sguardi, atteggiamenti di persone sedute al bar o incontrate per strada in cui traspare, il loro stato d’animo».

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