ALTAMURA,CONVEGNO “IL BAMBINO ABUSATO”
Secondo studi condotti in vari paesi occidentali, nell’85% dei casi l’abusante è un familiare, o un membro della famiglia allargata. Un tratto tipico dell’abuso sessuale nella famiglia nucleare allargata è il silenzio: si teme che, parlando, il colpevole possa finire nelle mani della giustizia e la famiglia sfasciarsi. I casi più numerosi delle denunce sono a carico di patrigni e padri (70% dei casi), ma ci sono anche zii, cugini, fratelli, sorelle maggiori e qualche volta la madre. L’età media delle vittime è tra 6-8 e i 12 anni, ma alcuni bambini sono stati abusati in età inferiore.
Si parla di violenza e pedofilia quotidianamente, da addescamenti su internet, nella Chiesa, nella scuola di ordine e grado, i media ci informano destando in noi sdegno, repulsione e rabbia per coloro che commettono gesti insulsi che rimangono spesso impuniti.
La personalità dei pedofili è polimorfa. C’è infatti chi ritiene che “la tendenza ad avere un contatto sessuale con i bambini può essere considerata secondo un continuum che va dall’individuo per il quale il bambino rappresenta l’oggetto sessuale scelto (pedofilia) a quello (l’altro estremo) per il quale la scelta di un oggetto sessuale immaturo è essenzialmente una questione di opportunità o coincidenza” (Ajuriaguerra, 1979).
I danni provocati da abusi sono traumi indelebile che spesso generano disturbo della vita psichica, causano angoscia, paure immotivate e destabilizzanti, ripiegamento e chiusura emotiva, fino ad arrivare a vissuti di rovina e morte. In queste situazioni l’Io, per far fronte a situazioni così cariche di angoscia, può mettere in atto meccanismi difensivi che possono determinare sintomi nevrotici (in casi estremi anche psicotici) che andrebbero poi a configurarsi come un vero e proprio disturbo dell’Io e della personalità.
Queste e altre le tematiche discusse nel convegno “IL BAMBINO ABUSATO: GLI ASPETTI PIÙ INQUIETANTI DELLA PEDOFILIA”, tema del terzo incontro del Progetto Legalità portato avanti in sinergia dal Comune e dalle scuole secondarie di primo e secondo grado e si terrà sabato 15 febbraio, alle ore 10.00, presso l’ITC ”Genco” in piazza Laudati. Al progetto collaborano anche le associazioni territoriali. Le une e le altre vengono coinvolte, anche a turnazione, nell’organizzazione in particolare della logistica e nell’estendere gli inviti agli alunni, ai docenti ed alle famiglie attraverso gli alunni stessi.
Con la collaborazione: Istituto Tecnico Commerciale “Genco”, Associazione “Spiragli”, Associazione Giovani Legali Altamura, Associazione Fornello, Associazione “Fabulinus Minori e famiglia”, Associazione “Obiettivo Successo”.
PROGRAMMA
indirizzi di saluto: Mario Stacca Sindaco di Altamura
Rachele Indrio Dirigente Scolastico I.T.C. “Genco”
Pasquale Giorgio Presidente Giovani Legali Altamura
Don Saverio Colonna Associazione Fornello – Cappellano Carcere di Altamura
Donatella Pepe Presidente Associazione “Fabulinus Minori e Famiglia”
poesie e letture a cura di: Bartolomeo Smaldone Presidente Associazione “Spiragli”
Cinzia Clemente Presidente Associazione “Obiettivo Successo”
interverrà: Mons. Giovanni Ricchiuti Vescovo Diocesi Altamura Gravina Acquaviva
Introduzione al tema: Avv. Maria Grazia D’Ecclesiis Coordinatrice Progetto Legalità Scuole – Associazioni
per il Comune di Altamura
Relatori: Pietro Battipede Vice Questore di P.S.
Rosario Plotino Sostituto Procuratore presso il Tribunale dei Minori di Bari
Alessio Nitti Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera e Universitaria Policlinico di Bari
Modera: Felice Griesi Giornalista
Con accreditamento al Consiglio Dell’Ordine Degli Avvocati di Bari.
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