BISCEGLIE, “Perché non ci capiamo?”





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“perché non ci capiamo?” – 6 marzo 2015 presso Sala Santa Croce a Bisceglie ore 17:30. Un nuovo incontro tematico organizzato dalla dott.ssa Renata Rana (counselor) e la dott.ssa Imma Balestrucci (pedagogista) presidente dell’associazione “PandoraBat” e la collaborazione di “SinergieLab” e l’associazione socio – culturale “IN CON TRA”, patrocinato dal Comune di Bisceglie e la Provincia di Barletta – Andria – Trani.
Obiettivo dell’incontro, ripercorrendo, per grandi linee, i tratti sociologici riguardanti la metamorfosi del rapporto di coppia, nella relazione interna e nel rapporto con la società, si intende analizzare le sfaccettature psico-socio-esistenziali della coppia sana, emozioni, entusiasmo, innamoramento e amore e quelle del rapporto disfunzionale o detto anche non sano, in quanto dolorosa ossessione, legame che stringe, dipendenza affettiva, simbiosi fino a raggiungere un’analisi psicologica della relazione e della comunicazione all’interno della relazione. Concludendo con un aperto dibattito.
Modera: il giornalista, Carlo Sacco.
I saluti: · Francesco Spina, Presidente della Provincia e Sindaco di Bisceglie;
· Doriana Stoico, Assessore alle politiche sociali del comune di Bisceglie;
· Vittoria Sasso, Assessore all’istituzione scolastica, politiche giovanili.
I relatori:
La dott.ssa Imma Balestrucci (pedagogista): una provocazione: “Chi ne ha trattato, ne ha ricavato elementi poetici, sofferto o gioito, lasciandone una traccia, sono maschi, perché pressocché gli unici ad avere il diritto a lasciare una testimonianza di sé in una società sessualmente discriminatoria; il ruolo della donna, la possibilità per lei di uscire dalla condizione di emarginazione, saranno, nella storia, una componente decisiva per queste «metamorfosi»” e ripercorrere, per tappe storiche, i tratti sociologici riguardanti la metamorfosi del rapporto di coppia, nella relazione interna e nel rapporto con la società. Partendo dalla coppia come contratto di guadagno e di affare tra famiglie patriarcali, fino ad arrivare ai nostri giorni in cui la coppia ha l’enfasi di viversi in todo, all’interno della società, raggiungendo fini individuali e relazionali.

La dott.ssa Antonella Papagni (counselor): Spesso ci troviamo di fronte a domande “come faccio a sapere quando incontro l’amore vero, la persona giusta per me? Quello che sto vivendo è amore? Questa relazione va bene per me?
Amare non è una dote innata: è una “funzione” da apprendere e affinare, in contrasto con il nostro naturale egocentrismo. La riuscita o il fallimento di un rapporto di coppia, una volta superati l’entusiasmo, l’emozione e l’illusione dell’innamoramento, non dipendono solo dall’incontro con la “persona giusta”.
L’armonia di un legame di coppia è sicuramente influenzata dalla modalità di comunicazione che hanno scelto di adottare i partners.
Altri aspetti chiave per il benessere della relazione sono: l’intimità, la fiducia, l’ascolto reciproco, la capacità di accettare e mostrare le vulnerabilità, l’alleanza, il confronto e la gratificazione.
Quando si parla di armonia di coppia non si intende una situazione priva di qualunque conflitto o discussione, poiché in quel caso tenderebbero a mancare il confronto, l’alleanza, l’intimità.
La relazione di coppia sana può svilupparsi solo impegnandosi a capire e ad accettare l’altro nella sua intima realtà e scegliendo di coinvolgersi attivamente per un legame e una crescita comune.

La dott.ssa Renata Rana (counselor): le relazioni di coppia disfunzionali o dette anche, non sane. In virtù della professione esercitata, ha più volte sperimentato come le problematiche della vita di coppia sono tra i motivi più frequenti di insoddisfazione e di disagio esistenziale; oggi più di ieri.
L’amore, nelle sue diverse forme di attaccamento e nelle sue manifestazioni più positive e più sane, rappresenta un’importante capacità, un naturale e profondo bisogno di ogni essere umano.
Talvolta, però, la frustrazione o l’assenza di esperienze serene di questo sentimento umano, frequenti nell’attuale società ricca di rapporti instabili, possono generare un disconoscimento o una negazione di questo bisogno, che rappresenta invece un importante ingrediente di un sano sviluppo psicofisico e di una buona salute mentale e fisica nella vita adulta.
Quando un rapporto affettivo diventa un “legame che stringe” o, ancor peggio, “dolorosa ossessione” in cui si altera stabilmente quel necessario equilibrio tra il “dare” e il “ricevere”. L’amore può trasformarsi in un’abitudine, soffrire fino a divenire una vera e propria “dipendenza affettiva”, un disagio psicologico che è in grado di vivere nascosto nell’ombra anche per l’intera vita di una persona, ponendosi tuttavia come la radice di un costante dolore e alimentando spesso altre gravi problematiche psicologiche, fisiche e relazionali.
Come una condizione relazionale negativa o disfunzionale, è caratterizzata da una assenza cronica di reciprocità nella vita affettiva e nelle sue manifestazioni all’interno della coppia, e “COME” essa tende a stressare e a creare nei “donatori d’amore a senso unico”; oltre che a favorire il malessere psicologico o fisico .
La coppia è dunque tutt’altro che un territorio rassicurante e prevedibile ed è per questo che individui particolarmente fragili che nel rapporto amoroso cercano, spesso inconsciamente, la soluzione ai propri problemi sprofondano nella patologia o nella dipendenza affettiva.

Il dott. Massimiliano Mascitelli (medico psichiatra esperto di comunicazione): Sono molti i motivi per cui si passa da un concetto di coppia come quello arcaico (vero e proprio contratto a prescindere dai sentimenti), ad uno successivo più funzionale che per molto tempo ha caratterizzato l’immagine di famiglia italiana (forte sentimento, forte connotazione unitaria, numerosa, forte senso di compattezza e coesione), fino ad arrivare a quello odierno, che fornisce spesso un’immagine più conflittuale, disgregata, caratterizzata da “rotture e disconnessioni”, i cui componenti tendono spesso ad essere assenti, distanti, indipendenti.
Tra i motivi principali rientra il cambiamento dei sistemi percettivi e di comunicazione tra le persone, più in generale, ed all’interno della coppia, in particolare.
I legami oggi rispecchiano il contesto socio-culturale e relazionale dal quale emergono: la società è cambiata, il contesto generale di riferimento è cambiato; non possiamo non tenerne conto nel capire a fondo il nuovo concetto di “legame”, adottando nuove chiavi di lettura e di interpretazione delle dinamiche comunicative e di relazione tra le persone.
Questi argomenti saranno il tema dell’intervento, che porterà tutti gli argomenti trattati nel corso dell’incontro all’attenzione ed alla discussione della platea.

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