MOLFETTA,CELEBRATO IL TRANSITO DI SAN FRANCESCO D’ASSISI NELLA BASILICA MADONNA DEI MARTIRI





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Una commuovente e sentita cerimonia, fatta di gesti, simboli e parole, ha rievocato presso la Basilica della Madonna dei Martiri il transito del beato padre Francesco D’ Assisi.

Il rito rientra nei festeggiamenti approntati dai frati minori e dall’ Ordine Francescano Secolare a cui apparteneva anche don Tonino, in onore di San Francesco, patrono d’Italia.

Infatti all’ esterno della basilica molfettese è stata posizionata la croce “collocazione provvisoria” realizzata dall’ Associazione imprenditori molfettesi e legata proprio a don Tonino.

All’ interno invece c’era il crocifisso di San Damiano quello legato proprio a San Francesco. Nei giorni scorsi si è tenuta la novena e alcune funzioni religiose continuate nella serata della vigilia della festa liturgica con il transito del serafico padre San Francesco.

La comunità francescana molfettese ha vissuto uno dei momenti più emozionanti della vita di San Francesco, il suo transito, facendo memoria di alcuni momenti della sua vita.

“ Il vespro delle allodole” ha quindi attraverso letture e meditazioni ricordato questo solenne momento, quando Francesco sentendosi vicino alla morte, chiese di essere portato a Santa Maria della Porziuncola e si spogliò per essere a contatto con la nuda terra.

Disse poi ai suoi compagni di avvisare delle sue condizioni di salute donna Jacopa dei Settesogni, pia donna. La nobile vedova romana gli avrebbe dovuto portare del panno grezzo di color cenere per confezionare una tonaca e un po’ del dolce che era solita preparargli quando era a soggiornare a Roma.Si tratta del mostacciolo, fatto con mandorle, zucchero e miele.

Donna Iacopa visitò Francesco e fu ammessa al suo capezzale, in deroga alle regole vigenti. La nobile pia donna raccontò ai frati che aveva avuto una visione in cui veniva invitata a recarsi in visita da Francesco recando con sé i doni in questione, compresi i ceri che dovevano ardere dopo il trapasso.

I figuranti hanno quindi raccontato questo momento di grande commozione in cui San Francesco trasmise il suo testamento spirituale prima di lasciare questa terra.

Invitò loro ad amare Dio, ad ispirarsi alla povertà, alla pace e a premunirsi contro i pericoli di questo mondo. Attraverso questa rievocazione i presenti sono stati invitati a fare sua l’esperienza di padre Francesco, riportandola nella vita quotidiana.

A conclusione della cerimonia, l’Ordine Francescano Secolare ha offerto ai presenti i mostaccioli, come momento di condivisione e fraternità.

Nella giornata del 4 ottobre si è poi tenuta una solenne celebrazione eucaristica alla presenza di autorità civili e militari a cui è seguita la processione del simulacro per le vie del quartiere.

   Paola Copertino

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