Andria:Padre Mario del Santuario SS.Salvatore di Andria incontra gli studenti dell’I.C. “Tattoli – De Gasperi”





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La tecnologia riveste un ruolo centrale nella trasmissione del Vangelo, e avvicina a Dio. Lo ha detto, nel corso di un incontro con gli studenti dell’istituto “Tattoli – De Gasperi” impegnati nel Pon di giornalismo, padre Mario, uno dei responsabili del santuario del Santissimo Salvatore, retto dai padri dehoniani, figli spirituali del fondatore padre Leone Dehon, il quale credeva nella diffusione della parola di Dio attraverso i mezzi di comunicazione. Attività rivolta soprattutto alle fasce più deboli, vale a dire gli anziani e gli ammaltai.

A suo parere è fondamentale la trasmissione della messa in televisione, così come spiegare a quanta più gente possibile il significato dell’insegnamento principale di Gesù e cioè “amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”.

“E’ importante”, ha spiegato padre Mario, “la diffusione delle celebrazioni religiose in diretta TV perché così riusciamo a raggiungere un pubblico più numeroso, così come abbiamo fatto durante i mesi della pandemia”.

Il sacerdote ha anche spiegato che il santuario è stato realizzato agli inizi del 700, ha subito varie ristrutturazioni, e nella costruzione è stato utilizzato marmo proveniente dalle cave di Corato.

Alla domanda su come è stata la prima volta che ha visto il santuario, e cosa lo ha colpito di più, padre Mario ha risposto che era ragazzo e non era rimasto particolarmente impressionato e quando è ritornato dopo qualche anno, lo ha colpito in particolare l’affresco della Madonna di Trimoggia, in cui sembra che lo sguardo della Vergine ti segua ovunque.

Fabrizio Tandoi 2D

Luciana Minervini 2A

Sabino Abbinante 1E

Alessandro Pecoraro 2A

I.C. Tattoli -De Gasperi

Chiesa, comunicazione e tecnologia

 

Andria – Solitamente associamo le parole “comunicazione” e “tecnologia” a tutte le forme di interazione sociale, che dominano la società globalizzata in cui viviamo. Due termini che ci riconducono a quelle attività che compiamo ogni giorno – ricerche su Google, playlist preferita su Spotify, YouTube ecc. – e raramente ci capita di associare alla sfera spirituale. Ad allargare i nostri orizzonti è stato l’incontro di noi ragazzi del Pon di giornalismo con uno dei sacerdoti del santuario del santissimo Salvatore ad Andria, che ci ha raccontato quanto sia importante la comunicazione della Chiesa attraverso la tecnologia. Il principio propulsivo è di poter raggiungere tutti, senza lasciare indietro nessuno, in particolare gli ammalati e i disabili. È così che, quotidianamente, dalla navata centrale del Santuario, grazie a un sofisticatissimo sistema di telecamere, e attraverso il potente segnale di Tele Dehon, viene trasmessa la Santa Messa e il Rosario. Anche durante il lungo periodo dei lockdown, causati dall’emergenza sanitaria da Covid 19, la Chiesa è potuta andare incontro alla devozione dei fedeli, grazie alla trasmissione delle Messe in diretta. Padre Mario alla domanda su quali sensazioni ha provato durante la sua prima diretta tv, ci ha detto che era impacciato, ma allo stesso tempo si è sentito parte di una comunità, molto più grande della Chiesa in sé. Padre Mario ci cita una frase dal Vangelo che è stata importante nel suo percorso: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi” (15,9-17) e, per farci comprendere l’universalità di concetti e principi cristiani, ci congeda con una citazione di Isaac Newton: “Io non credo in Dio perché lo vedo tra le stelle”.

 

Mastrorillo Sara

2^B I.C. “Tattoli- De Gasperi” -Corato

 

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