FURORE: IL PAESE DEI DIPINTI E DELL’AMORE
E’ una delle perle nascoste della costiera Amalfitana, arroccato sull’altopiano di Agerola; Furore offre panorami mozzafiato per chi vuole visitare quest’angolo della costiera, godendosi la vista delle piccole baie dall’alto e, non solo, perché, complice i suoi molteplici sentieri, costituisce una meta ideale per vari percorsi di trekking.
Questo piccolo borgo di circa mille abitanti, è denominato anche il “paese che non c’è” per la presenza di poche case dai tetti rossi, costruite su ripidi pendii, a picco sull’intenso mare blu del Tirreno, per le sue vigne coltivate sui terrazzamenti, per i suoi alberi di limoni che colorano la natura circostante, per i suoi campanili ricoperti da colorate maioliche. Nonostante il suo centro storico, formato da stretti vicoli e panoramiche mulattiere, è quasi inesistente non potrete resistere al suo fascino misterioso, percorrendo numerosi scalini che permettono l’accesso al paese dalla strada che collega Agerola ad Amalfi.
Pochissimi sono i monumenti da visitare, tra cui la piccola chiesa di San Giacomo con il suo pittoresco campanile ricoperto di colorate maioliche, perché le vere opere d’arte di questo luogo, considerato uno dei borghi più belli d’Italia, sono i dipinti che possiamo trovare quasi su ogni casa, murales colorati che costituiscono l’anima del paese. Appena arrivati a Furore, a sinistra troviamo i verdeggianti terrazzamenti che circondano il suo centro storico, mentre a destra troviamo le sue bianche casette, con tetti colorati e pergolati, dove sui muri spuntano i primi murales, realizzati dal 1983, da artisti italiani e stranieri. Ad oggi si contano circa 120 opere tra dipinti e murales, i più imponenti si trovano all’entrata del borgo e sono lunghi quasi 30 m raffiguranti le scritte “Frammenti di vita” e “Furore rima d’amore” insomma i muri di questo paese raccontano storie, miti e leggende.
Il sentimento dell’amore è il filo conduttore di Furore, perché, una volta che ci si addentra nel centro storico, si ha la possibilità di visitare il Giardino della Pellerina, un’opera pubblica inaugurata nel 2017, dedicata agli innamorati. Il Giardino non è altro che un Viale, denominato Viale Cupido, costituito da quaranta pilieri laterali che segnano il cammino e rivestiti da maioliche sulle quali sono raffigurate colombe azzurre. Infatti, i colori di questo sentiero sono il bianco e l’azzurro quasi a voler simboleggiare la purezza e il divino del sentimento amoroso. Il viale Cupido termina alla piazzetta Afrodite dove troviamo la Fontana delle sette Cannelle con sette rubinetti, ciascuno dei quali prende il nome dai vari aspetti di un sentimento come Agape (amore) oppure Ludus (desiderio) e così via. Oltre ai pilieri , il viale è costeggiato da panchine, ognuna delle quali riporta sulla spalliera una frase, un verso d’amore come quelli di Dante e D’Annunzio, o una strofa di una canzone di Tiziano Ferro, Vasco Rossi e altri artisti.
Ma il fiore all’occhiello di Furore resta il suo “Fiordo”, una profonda spaccatura della roccia a causa del lavoro del torrente Schiato, ora quasi sempre a secco, visibile dalla strada sovrastante e percorrendo il ponte sospeso alto trenta metri. Infatti, il nome di questo paese deriva dal rumore delle onde che “furiose” si infrangono sugli scogli del fiordo. Ad oggi, l’accesso alla spiaggetta del fiordo avviene solo via mare; l’accesso via terra è stato chiuso e sulla statale è quasi impossibile sostare con l’auto per godersi l’affaccio, in quanto non ci sono parcheggi essendo consentita la sosta solo ai motorini. Dal ponte si puo’ ammirare la piccola baia turchese e la selvaggia vegetazione di questo luogo, location di una gara internazionale di tuffi che si tiene tutti gli anni a luglio e, soprattutto, testimone della storia d’amore tra l’attrice Anna Magnani e il regista Roberto Rossellini che qui girò un suo film intitolato, non a caso, “L’Amore”.
Furore, per la sua posizione centrale, potrebbe rappresentare una base di partenza per visitare l’intera Costiera Amalfitana, percorrendo la panoramica strada litoranea, essendo molto vicina a Positano e Amalfi, ma chi ha visitato il “paese che non c’è” sente nell’aria la quiete di questi luoghi, lontano dalla costiera mondana e caotica, all’ombra di un verdeggiante albero di limoni.
(Si ringrazia per le foto Mirella Rutigliano)
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