“Grembi” al Museo diocesano di Molfetta





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La mostra temporanea “Vito Zaza, dal Silenzio al Mistero. Viaggio nelle maternità violate”, promossa nel decimo anniversario della morte dell’insigne molfettese ed inaugurata ai primi di maggio di quest’anno, è incentrata su un tema particolarmente caro allo scultore che, dopo un lungo periodo di ritiro dalla creazione artistica, ha inteso lanciare un messaggio a sfondo sociale, sinora inedito.

“L’arte ha il compito e il dovere di denunciare, di fare vomitare – aveva scritto Vito Zaza – l’arte è colei che si deve avventare alla gola, che deve sferzare e che deve avere la forza di scuotere le coscienze. Queste devono essere le mie maternità. Queste cose devono essere le mie maternità, un urlo spaventoso e drammatico e al tempo stesso un omaggio al coraggio di questa donna”.

Intorno a questi propositi dell’artista è stata pensata l’esposizione nei nuovi ambienti del Museo Diocesano, chiamando a raccolta diverse espressioni e forme comunicative che potessero amplificarne il messaggio. A partire dalla fotografia di Roberto Lusito, che accompagna le opere in mostra con alcuni scatti in bianco e nero tesi a dialogare con i temi espressi impressi nella terracotta. Passando per i versi poetici del giornalista Enzo Quarto, inseriti nel catalogo della mostra, edito per l’occasione con contributi di Monsignor Pietro Maria Fragnelli – Vescovo di Trapani e amico dell’artista – del critico d’arte Anna D’Elia e del direttore del museo don Michele Amorosini.

Sabato 3 agosto, alle ore 20, sarà la volta delle performance teatrali: a dialogare con le opere ed a condurre i visitatori gli attori del Teatro dei Cipis, Giulia Petruzzella e Corrado la Grasta, in un reading dal titolo “Grembi. Dalle poesie di Enzo Quarto alle sculture di Zaza”. L’evento sarà preceduto da accompagnamenti gratuiti alla mostra dal 30 luglio sino al 2 agosto, sempre alle 20 con accesso libero.

La mostra, promossa dalla Fondazione Museo Diocesano con il patrocinio e sostegno della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e dell’Amministrazione Comunale della Città di Molfetta e realizzata dalla ati “Arte in Arte” di cui la FeArT società cooperativa è capogruppo, resterà visibile sino all’8 settembre, festa della Madre di tutti i molfettesi, nelle sue tre sezioni: l’esposizione permanente delle sale dedicate a Mara e Diana; la serie di grafiche colorate i “Frammenti” ed i “Reperti” del 2013-2014; il “Silenzio”, ovvero i 20 bassorilievi a indirizzo sociale.

L’ingresso è gratuito dal martedì alla domenica, dalle 18 alle 21.

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