In Salento con le emozioni in festa: Sant’ Oronzo





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Dopo l’ intensa a e strepitosa estate salentina tutta divertente, colorata e ricca di emozioni i leccesi aspettano con ansia e gratitudine le giornate che vanno dal 24 al 26 agosto per festeggiare i Santi Giusto e Fortunato per concludere nella serata del 26 con i festeggiamenti e la devozione per il Santo Patrono Sant’ Oronzo.

La festa inizia la mattina del 24 agosto quando nell’ aria in città si respira un clima di frizzantezza, tutti son felici si va in centro ” alla Fiera” con le bancarelle colorate e le urla dei commercianti atti a convincere i passanti all’ acquisto; si vendono i giochini per i bimbi, attrezzi per le faccende domestiche, gioiellini, abiti e poi i mimo per le vie di Lecce, l’ arte on the road senza freni o inibizioni.

La festa si estende generalmente a partire da Porta San Biagio percorrendo  interamente Viale Lorè, Via Trinchese sino ad arrivare poi nella maestosa ed affascinante Piazza Sant’ Oronzo dove tutte le luminarie risplendono di luce propria illuminando le vie del centro ed i cuori dei leccesi, si continua percorrendo le vie del corso le quali condurranno direttamente al Duomo dove si potrànno salutare e pregare i Santi Giusto, Oronzo e Fortunato.

Per le vie del centro tra luci, musica, bancarelle e tanta folla si sceglie spesso di riposare e scambiare qualche chiacchera davanti ad un panino poichè tanti sono i camioncini pronti a soddisfare ogni richiesta del passante/cliente, sono grandi, tutti colorati, ognuno con una storia da descrivere raccontare, ognuno con carni locali di gusto e qualità: la competizione non manca affatto, ognuno propone specialità diverse ma dopo essersi saziati il dolce non può e non deve mancare per un vero leccese e allora  via con la

” cupeta leccese” mandorle o  arachidi, ricoperte interamente di miele il tutto caramellato ed assemblato, una vera bontà per i sensi.

Di certo non possono mancare le giostre punto di incontro e di divertimento, sarà verso lo stadio di Lecce che, infatti, ogni anno andranno ad ubicare le tante giostre tutte molto divertenti ed alcune soprattutto per i più temerari;

anche qui sfilata di camion per la degustazione di panini e pietanze tipiche salentine  e tante luci colorate, la musica trasporta verso un onda che non vuole fermarsi perche è qui proprio durante la festa di Sant’ Oronzo che i leccesi si sentono fieri ed orgogliosi quasi un “patriottismo” felice, l’ attesa del pranzo del 26 dove tutte le mamme iniziano a dare del proprio meglio e quindi parmigiana di melanzane, pollo fritto per secondo per finire con l’ anguria ed il pasticciotto leccese.

L’ ultima serata della festa è quella dedicata, oltre ai vari spettacoli ed ai cortei, ai cosi tanto attesi e sognati fuochi d’ artificio; tutti con i nasi in aria ad ammirare i botti tutti colorati, sempre più belli, diversi, disegnano le emozioni dei cuori dei leccesi e gli occhi brillano dall’ emozione e sempre dallo stupore, cosi, con un pò di nostalgia si pensa a tutta la splendida estate vissuta e a quanto questa abbia portato con se.

Le tradizioni sono e resteranno tali, dietro di esse una storia, un vissuto che i cittadini leccesi hanno ben interiorizzato e fatto proprio.

Quando arriva finalmente la tanto attesa festa per i leccesi si accende dunque uno spirito giocondo e spensierato ma bene sanno che Sant’ Oronzo porterà via l’ estate e gia, come se fosse la fine di una stagione  e l’ inizio di una nuova vita ,cosi si tirano le somme di tutto quello che la splendida estate salentina ha saputo regalare e si  pensa cosi a tutto quello che di nuovo verrà.

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