” Itet Gaetano Salvemini ” di Molfetta per la giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo





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Data la chiusura della scuola, il 2 aprile abbiamo trasmesso sui social network del Salvemini un podcast che hanno registrato gli studenti nella sala radio. Lo si può ancora ascoltare: racconta due storie dal cuore blu, quella di un ragazzo, chiamato con il nome di fantasia Mario, che frequenta oggi il quinto anno e quella di Alessandro Sgherza un ex studente del Salvemini. Nel podcast c’è anche la testimonianza della madre di Alessandro.
Il messaggio lanciato con queste due storie a confronto è: “L’autismo, come il mare è complesso, infinito, sconosciuto. A volte è torbido, altre limpido, piace a tutti, tranne a chi non sa nuotare e lo teme… Anche l’autismo ha in sé una moltitudine di sfaccettature che difficilmente ci permette di classificarlo o di descriverlo in maniera chiara. Ci si tuffa nel mare blu, si sale a galla e si nuota trovando il giusto equilibrio”. Mario e Alessandro “sono un esempio di quanto la scuola in rete con il territorio riesca a tutelare i diritti anche delle persone più fragili. Ma dalle parole di chi strada ne ha fatta, non si nascondono le paure per un mondo dove le certezze a volte mancano… Alessandro la sua strada l’ha trovata. Mario la sta cercando. Cosa possiamo fare nel DOPO DI NOI? Non dimenticatevi di NOI!”

Quindi il podcast invita a riflettere sulla legge dopo di noi…. Il 2 aprile è quotidianità, è presenza assidua e inclusione anche dopo e fuori la scuola. Cosa si può fare a tal proposito per non lasciare sole le persone autistiche e le loro famiglie nel dopo di noi ?

All’esterno della scuola, un lampione e una scia di farfalle blu hanno preannunciato la creazione di qualcosa di bello oggi. Hanno catturato l’attenzione di tutti. Perché? L’installazione ha simboleggiato la luce su un mondo tutto blu dove volare è sognare qualcosa di possibile, essere liberi di essere se stessi.

Nella mattinata di oggi, per l’appunto , gli studenti del Salvemini hanno realizzato un flashmob dal titolo “Un mondo tutto blu”. Sulle note di “Volare” dalle classi gli studenti (circa 500) sono scesi in via Martiri della Resistenza. Sono intervenute le istituzioni che hanno accolto l’iniziativa: la preside prof.ssa Pasqualina Pierro, gli assessori Carmela Minuto e Anna Capurso. Messaggio comune nelle loro dichiarazioni è dare importanza all’inclusione e alla diversità come valore aggiunto, come ricchezza. È intervenuto poi Alessandro Sgherza che ha voluto aderire anche al flashmob per raccontare, davanti a una calorosa e gioiosa platea, di come ha superato alcune delle sue difficoltà a scuola per esempio nell’ambito della comunicazione grazie al fondamentale supporto della sua docente di sostegno, prof.ssa Rita Campi. Ha lanciato un messaggio positivo: insieme tutto è possibile e più bello.
Di seguito è partita una piccola performance teatrale dove alcuni studenti, sotto le direttive della studentessa e ballerina Antonella Minervini, hanno dato forma a un mondo tutto blu sulle note di “Onde” di Ludovico Einaudi.
Il testo della performance:

“Vorrei
Che ti guardassi con i miei occhi
Vorrei
Che ti ascoltassi con il mio cuore
Vorrei
Che tu sapessi come ci si sente con i miei sogni
Vorrei
Che tu scoprissi un mondo nuovo
Un mondo tutto blu
Perché così a me piace vederlo…
“Ma non esiste un mondo blu!”
“Non è vero, prova a chiudere gli occhi…. E immagina…”
Sopra di noi il blu del cielo
Sotto i nostri piedi il manto blu della nostra palestra
Blu come il fiore dell’amicizia
Che nasce dall’incontro di più colori ….
In fondo il mondo è un grande Art Attack, mi diceva un amico…
Quindi mescola bene il tuo amore con il mio,
mettici un po’ dell’allegria di due amici che fanno insieme un puzzle,
di mistero,
mescola il ciano con il magenta
e……
apri gli occhi: questo è il mio mondo tutto blu”.

Di seguito è partito il flashmob sulle note di: “Disco Paradise” di Annalisa, Articolo 31 e Fedez; “Italodisco” di The Kolors.

Il tutto è stato ripreso dall’alto dai droni messi a disposizione dalla scuola e utilizzati dagli studenti del Cat per le loro lezioni laboratoriali.

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