#SPEAKEASY. L’INGLESE SENZA BANCHI E LAVAGNE…SOLO MUSICA





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Riparte il corso #SpeakEasy di potenziamento della lingua inglese in una summer edition tutta da vivere e scoprire, oggi 28 giugno – ore 18,30 – STUDIO 50, Trani. Gli anni 70 e 80 saranno i protagonisti indiscussi di un apprendimento che va al di là di banchi e lavagne e penetra nella vita vera. Alla sua terza edizione il corso vuole trasferire competenze in lingua parlata e consolidarne le strutture grammaticali-morfo-sintattiche  in un procedimento che parte dal suono.

ll lavoro che si compie “dietro le quinte” di questo progetto è molto faticoso. Spesso, prima di arrivare alla scelta di un unico brano da inserire in programmazione, si rivela necessario ascoltare, riascoltare, studiare, analizzare, appuntare 4-5 contributi musicali che siano in linea con le giuste impostazioni morfo-sintattiche e ritmiche da trasferire. Questo porta ad elaborare 40-50 pezzi ad edizione. Al contempo, però, sono talmente tante le emozioni che scaturiscono da questo effluvio di note e parole…che tutto assume un colore un sapore quasi inesprimibile. Ci sono imprese che sembrano impossibili. #SpeakEasy è uno di quei progetti che trasforma la parola “impossibile” in “possibile”. Strutture che si intrecciano in modo parossistico terrorizzando chi vi si approccia per la prima volta si convertono in uno spirito di conquista che diviene leggenda per chi lo prova. E’ molto difficile far comprendere il valore di un progetto di apprendimento come questo. Le famiglie sono ancora convinte che “il banco” con penna e “calamaio”, con fogli, quiz, grammatica, grammatica, grammatica sia CONOSCERE LA LINGUA STRANIERA. In realtà, tutte le volte che quell’esperienza scolastica viene riprodotta in territorio straniero, nel 90% delle volte, subisce un’irrimediabile umiliazione che diviene insuccesso, tanto da risultare molto difficile chiedere anche indicazioni stradali. Perché avviene questo? L’Italia, a differenza di molti altri Paesi d’Europa, poggia su un sistema didattico che crede che esercizi, letture e traduzioni siano la “stessa” lingua parlata all’estero. Esistono in inglese quelle che vengono definite “frasi idiomatiche” dette anche “idiotismi”. Cosa sono? Sono delle forme specifiche espressive che, tradotte letteralmente, non produrrebbero un senso logico ma necessitano di una traduzione estesa, come i proverbi. Vi sono brani che riportano queste strutture frequentemente e, una volta individuate, non abbandonano mai più la memoria. Cosa fa #SpeakEasy? E’ un processo di potenziamento che induce ad apprendere strutture complesse della lingua parlata e renderle “eterne”, ovvero indimenticabili. Tutto, però, avviene in modo quasi inconsapevole…attraverso il primo elemento presente in natura: il suono. Spesso le programmazioni sono veri e propri “salti nel fuoco”. Purtroppo, non è attraente vincere facile. Ed ecco che il piacere si trasforma in molto, ma molto di più.

Metodologia resa nota al pubblico da Clive Malcolm Griffiths nel celebre programma onair “SpeakEasy” di Radio Montecarlo, convertito in metodologia didattica dalla EF (Education First) agli inizi del 2000, ha sempre riscontrato non poche difficoltà nella sua diffusione, probabilmente a causa delle innumerevoli competenze richieste ai docenti: linguistiche, musicali,comunicative e ritmiche. Città dell’Infanzia, con la collaborazione di Studio 50, l’hanno reso un FATTO tangibile e concreto permettendogli di divenire UNICO progetto di potenziamento e integrazione di competenze linguistiche di questa tipologia sul territorio. Una rivoluzione culturale che parte dalla lingua per arrivare alla musica e viceversa con una irrinunciabile compagna: l’emozione.

In realtà, non c’è molto da spiegare… bisogna solo VIVERE. Are you ready for the strangest class ever?

Corso a numero chiuso. Massimo 15 posti.

Per info: Tel. WhatsApp 392 731 9726

EVENTO: https://goo.gl/LzjmCm

MODULO INFORMAZIONI: https://goo.gl/iUu3Wd

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