TOSCANA, RIFLETTORI ACCESI SULLA VIA FRANCIGENA





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La storia della Via Francigena inizia nell’anno 990 l’arcivescovo inglese Sigerico viaggiò a piedi tra Roma e Canterbury e descrisse le 79 tappe del suo itinerario verso Canterbury, annotandole in un diario. Percorse il tracciato, valicando l’Appennino in Italia in corrispondenza dell’attuale Passo della Cisa, e dopo la Valle del Magra si allontò dalla costa in direzione di Lucca. Da qui, per non avvicinarsi troppo alle zone in mano bizantina, il percorso proseguiva per la Valle dell’Elsa per arrivare a Siena, e quindi attraverso le valli d’Arbia e d’Orcia, raggiungere la Val di Paglia e il territorio laziale, dove il tracciato si immetteva nell’antica Via Cassia che conduceva a Roma.

Questo percorso divenne centrale quando la dominazione Longobarda lasciò il posto a quella dei Franchi, prese il nome di “strada originata dalla Francia”, che oggi è diventata un grande itinerario storico, valorizzata dall’Unione Europea, percorsa da milioni di camminatori ogni anno.

“Il modo migliore per raccontare un mondo è quello di mostrarlo;  il modo migliore per raccontarlo è farlo fare da chi non appartiene a quella cultura e ci entra in contatto per la prima volta. Sarà quindi lui, il pellegrino del 2017 ad usare gli strumenti che meglio conosce per rivelare il significato del cammino ed il territorio attraversato dal percorso ufficiale della Via Francigena. Un racconto di viaggio dunque su quel che vede attorno a sé e sul significato soggettivo e profondo del cammino”. Così esordiscono gli organizzatori di “Visioni in Movimento”.

Promosso dalle associazioni Mattador (Trieste) e Visionaria (Siena). Stilato per l’estate 2017, il progetto mira alla residenza artistica e formativa per due giovani filmmaker europei che avranno la possibilità di produrre il proprio lavoro dedicato appunto alla via Francigena e all’esperienza dei grandi itinerari europei.

I partecipanti dovranno avere età compresa fra i 18 ed i 30 anni, col requisito di catturare a livello cinematografico la strada francigena. Durante il periodo di residenza poi saranno organizzati incontri, laboratori e lezioni per formare i due autori residenti (aperti comunque al pubblico) su come si racconta un territorio e si produce un film “in cammino”.

Visionaria e Mattador, assieme al Comune di San Gimignano e alla casa di produzione Kiné e a Culture Attive, ospiteranno due giovani autori nel tratto di via Francigena che unisce San Gimignano e Siena (due tappe del percorso ufficiale San Gimignano-Monteriggioni e Monteriggioni-Siena) con l’intento di far loro sviluppare il proprio progetto e produrre due brevi film che diano uno sguardo autoriale e personale sul cammino.

Il linguaggio scelto è quello del cinema breve, che negli ultimi anni sta vivendo in Italia ed in generale in Europa un momento di grande creatività: sarà il migliore per raccontare un mondo che di anno in anno sta crescendo, in particolare in Toscana, da dove dieci anni fa il grande progetto ha avuto inizio con la posa del primo cartello, a Monteriggioni, il 29 ottobre 2007.

In questa prima edizione toscana, terminate le 5 lezioni in movimento, gli autori saranno supportati a realizzare il loro progetto in successive 30 giornate di lavoro, in parte ospitati sul territorio e in parte dalla loro residenza seguiti da tutor fino al montaggio e alla finalizzazione del loro film”.

Per partecipare alla selezione basta avere l’età compresa tra i 18 ed i 30 anni ed essere cittadini europei. Sarà sufficiente inviare il proprio progetto alla mail francigena.visionaria@gmail.com, il testo completo del bando è a disposizione di tutti gli interessati nei siti delle due associazioni: www.visionaria.eu e www.premiomattador.it.

 

 

 

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