TRANI, “NON PAGARE E SORRIDERE”. Quando il lavoro degli educatori perde dignità nell’indifferenza





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Quando si parla di “lavoro” si presuppone che esso sia tutelato da un assioma fondamentale che abbia la “dignità” come epicentro.  Seguendo una definizione strettamente linguistico-concettuale il lavoro è  <<Attività materiale o intellettuale per mezzo della quale si producono beni o servizi, regolamentata legislativamente ed esplicata in cambio di una retribuzione>> Dizionari.repubblica.it. Ora, nonostante la sua definizione chiara, attualmente il lavoro sta subendo non pochi cambiamenti, quasi tutti legati alla “mancata o esigua retribuzione”. Quello che ne sancisce, quindi, la sua natura, frequentemente, cede passo a “ritardi”, nei migliori dei casi, e “volontariato forzato” (alias “gratis”) in altri. Al centro del vortice, in questo momento, sono oltre cinquanta educatori impegnati nella  “assistenza specialistica”, ovvero quel servizio integrativo, in orario curriculare, svolto insieme ai docenti di sostegno, che garantisce un valido supporto e una maggiore copertura di ore nei confronti degli alunni diversamente abili. Le scuole interessate sono le primarie e le secondarie di I grado di Trani e Bisceglie.  Gli educatori parlano di un “forte ritardo sui pagamenti da parte dell’ente preposto” che riguarderebbe il “saldo aprile – maggio 2017 in poi”; competenze che, come da legge, dovrebbero essere liquidate agli educatori, dopo erogazione da parte della Provincia. Al di là del “botta e risposta” degli ultimi giorni da parte delle cooperative coinvolte “Panacea”  secondo cui  «Il ritardo menzionato ” aprile – maggio 2017 in poi”(cfr.) – riguarda la cooperativa Prometeo e non la sottoscritta aggiudicataria» e «l’asserito pagamento , proveniente dalla Provincia, nei nostri confronti, da novembre sino ad oggi, non è mai avvenuto» (TraniViva) – e “Prometeo” che dichiara che <<il ritardo delle spettanze degli operatori impegnati nel servizio di assistenza specialistica nell’a.s. 2016/2017, di competenza della scrivente cooperativa, è relativo esclusivamente al periodo intercorrente tra 22/04/2017 al 31/05/2017 ( il servizio non è stato erogato nel mese di giugno );
- per tale periodo l’Ufficio di Piano del Comune di Trani ( unico ente erogatore delle risorse a copertura delle spese del servizio ) ha provveduto, nei giorni scorsi, all’atto dirigenziale di impegno e liquidazione.>> (TraniViva) , il risultato non cambia. Gli educatori non hanno ancora ricevuto il becco di un quattrino e continuano a svolgere il proprio compito assolutamente scevri da qualsivoglia informazione su come, dove, quando questi “compensi” saranno erogati. Il servizio svolto da questi professionisti è un valore aggiunto nel percorso educativo di studenti con maggiori esigenze didattiche e la sua interruzione arrecherebbe notevoli disagi a tutto il modus operandi scolastico che si ritroverebbe ad dover fronteggiare le difficoltà oggettive di una didattica in preda al caos con scarsi risultati per tutti i discenti. La cooperativa Prometeo precisa, inoltre, che <<l’Ufficio di Piano e del Comune di Trani ( Comune capofila dell’Ambito territoriale Trani-Bisceglie) dispone delle risorse vincolate trasferite dalla Regione Puglia ( rif. Piano Regionale delle politiche sociali ) e delle risorse di co-finanziamento ( obbligatorie e pari al 100% del contributo trasferito dalla Regione ) proprie dei Comuni di Trani e Bisceglie, dove, probabilmente, sono annidate le motivazioni del ritardo dei pagamenti.>> (TraniViva). Pertanto, il Comune di Trani, ancora una volta, diviene bersaglio di cattivo management. Le motivazioni, in realtà, sono poco interessanti, quello che conta per questi lavoratori è ottenere risposte certe, quindi DATI. Sarebbe opportuno non temporeggiare ulteriormente, come sta avvenendo ed è abitudine fare su altri fronti non poco gravi, e di giungere a una soluzione. Sappiamo perfettamente che, in questo marasma pre-elettorale, tutto passa in secondo piano rispetto alle fanta-campagne delle atrocità verbali col sorriso, tuttavia, il rischio di “stop servizio” è proprio dietro l’angolo, ed è l’unico dato certo al momento. Quindi, mano sul cuore, erogazione all’educatore.

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