Un traguardo storico: l’Alta Murgia proclamata Geoparco Mondiale UNESCO





Foto presidente logo UNESCO

Il video di annuncio del presidente dell’Ente: https://youtu.be/sry7Tg7R6UQ

 

È ufficiale: oggi 9 settembre 2024, alle 4:30 ora italiana, l’Alta Murgia è stata proclamata all’unanimità Geoparco Mondiale UNESCO. Questo prestigioso riconoscimento rappresenta un traguardo storico non solo per la Puglia, ma per l’Italia intera, confermando l’inestimabile valore geologico, naturale e culturale di questa terra. Con l’ingresso nella rete internazionale dei Geoparchi, il Parco dell’Alta Murgia si unisce a un’élite mondiale di territori impegnati nella tutela del patrimonio e nella promozione di uno sviluppo sostenibile. Attualmente, sono 213 i Geoparchi UNESCO in 48 Paesi: l’Alta Murgia è il 12esimo Geoparco riconosciuto in Italia.

 «Con immenso orgoglio accogliamo il riconoscimento dell’Alta Murgia come Geoparco Mondiale UNESCO – dichiara il presidente del Parco, Francesco Tarantini – Questo titolo premia l’impegno nella valorizzazione del territorio, ma soprattutto rappresenta un’opportunità per stimolare la crescita delle comunità locali attraverso le iniziative future che andremo a realizzare. Il nostro territorio ha ora una vetrina internazionale che ci permetterà di promuovere le nostre eccellenze in tutto il mondo. Con questo riconoscimento – conclude Tarantini l’Alta Murgia si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, puntando a progetti di conservazione, educazione e valorizzazione che porteranno beneficio al nostro territorio.»

Il percorso verso questo traguardo è iniziato nel 2021, quando il Parco Nazionale dell’Alta Murgia ha dato avvio all’iter di candidatura. La prima missione di valutazione si è svolta nel 2022, durante la quale i commissari UNESCO hanno esplorato il patrimonio geologico, naturale e culturale del territorio. Successivamente, lo scorso luglio, si è tenuta la seconda missione di valutazione, focalizzata sulla gestione sostenibile del territorio e il coinvolgimento delle comunità locali. Questi passaggi chiave hanno portato alla proclamazione avvenuta oggi.

Diventare Geoparco Mondiale UNESCO significa entrare a far parte di una rete globale di territori riconosciuti per il patrimonio geologico di rilevanza internazionale. I Geoparchi sono aree geografiche dove siti e paesaggi di grande valore geologico sono gestiti in modo olistico, attraverso un approccio integrato che include la protezione, l’educazione e lo sviluppo sostenibile. Questi territori preziosi promuovono la consapevolezza sulle sfide ambientali, come il cambiamento climatico e l’uso sostenibile delle risorse, creando al contempo opportunità di crescita per le comunità locali grazie al geoturismo. Un elemento fondamentale della missione di un Geoparco è il coinvolgimento attivo delle comunità locali, che collaborano per valorizzare non solo il patrimonio geologico, ma anche gli aspetti culturali e naturali del territorio. La designazione come Geoparco UNESCO ha una durata di quattro anni, dopo i quali il territorio è sottoposto a una rigorosa valutazione per garantire il rispetto degli standard di eccellenza richiesti.

Il riconoscimento è stato possibile grazie a un lavoro sinergico che ha coinvolto numerosi soggetti: il Governo italiano, nelle persone dell’On. Gilberto Pichetto Fratin ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’On. Antonio Tajani ministro degli Affari Esteri e del sottosegretario di Stato al MASE con delega alle aree protette Sen. Claudio Barbaro, che hanno offerto un sostegno fondamentale per il raggiungimento di questo traguardo; la Regione Puglia, che ha contribuito con l’approvazione della perimetrazione delle aree contigue al Parco, incentivando la tutela e la valorizzazione dell’Alta Murgia; la comunità dei 15 comuni, che ha dimostrato unità e impegno lungo tutto il percorso di candidatura; il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Bari, che ha fornito un supporto scientifico alla redazione del dossier di candidatura insieme all’Ordine dei Geologi della Puglia e alla SIGEA; la Direzione Regionale Musei Puglia e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari e per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, che hanno offerto un costante contributo prima e durante le missioni di valutazione; la struttura interna dell’Ente Parco, che ha coordinato ogni fase con dedizione e competenza; infine, le associazioni culturali e ambientali, che hanno contribuito in modo significativo alla promozione del patrimonio geologico dell’Alta Murgia.

 PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA

Istituito nel 2004, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia si estende per 68.077 ettari sulla parte più elevata delle Murge pugliesi. Il territorio è uno scrigno di biodiversità dove si alternano doline, colline, inghiottitoi, lame, grotte, scarpate, creste rocciose e boschi di quercia e conifere. Chiamato il “cuore di pietra” della Puglia, è tra i pochi esempi al mondo di prateria arida mediterranea, modellata dal carsismo che ha scolpito nei millenni la roccia affiorante. L’azione dei venti e delle piogge ha dato forma a un eccezionale repertorio di siti geologi, dal 2021 oggetto di un iter di studi per entrare nella rete internazionale dei Geoparchi UNESCO. Visitare i geositi è un viaggio lungo la storia della terra, sin dall’età dei dinosauri. Tra questi, hanno particolare importanza Cava Pontrelli con circa 25.000 impronte di dinosauro rinvenute, Grotta di Lamalunga che conserva lo scheletro dell’Uomo di Altamura, un neandertaliano vissuto tra 130.000 e 190.000 anni fa, le Miniere di bauxite, il Pulo di Altamura e il Pulicchio di Gravina. Monumento simbolo del Parco è invece Castel del Monte, la fortezza ottagonale voluta da Federico II nel XIII secolo, oggi Patrimonio UNESCO e tra i siti culturali più visitati.

L’area del Parco comprende tredici comuni (Altamura, Andria, Bitonto, Cassano delle Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo, Spinazzola, Toritto) tra le province di Bari e BAT (Barletta-Andria-Trani).

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