MESAGNE, PUGLIA EXPO’ PREMIA 7 ECCELLENZE PUGLIESI





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La Puglia non sarebbe quella che è senza il turismo, l’agricoltura, senza i suoi trulli, senza le sue spiagge e il suo mare, ma nella nostra regione c’è anche molto altro.

“La Puglia che si innova e si rinnova” questo è stato il pensiero che ha animato il quarto Open Day organizzato da Puglia Expò sul tema “Turismo, Agricoltura, Paesaggio, Artigianato. Un laboratorio di nome Puglia, Storie virtuose per innovativi linguaggi” ideatore dell’evento Michele Bruno con Giacomo Mojoli e Pierangelo Argentieri. Il convegno è stato ospitato, domenica scorsa, nella suggestiva location Tenuta Moreno di Mesagne, un angolo di paradiso del Salento; l’obiettivo raccontare le storie di successo di sette “eccellenze imprenditoriali” che hanno scelto di investire in Puglia e hanno creato nuove realtà di business con linguaggi innovativi e contemporanei.

Si parte con Francesco Camassa, l’artigiano della carne, che esercita la sua professione di macellaio a Grottaglie; conosciuto in tutto il mondo e legato alle tradizioni, la sua azienda è stata tramandata di padre in figlio sin dal 1900. Camassa ha fatto del concetto di frollatura, procedimento di invecchiamento della carne finalizzato a renderla più morbida e gradevole al palato, il punto di forza della sua azienda arrivando a superare, in più occasioni, il record di novecento giorni di frollatura. Nel 2016 fonda, insieme ad altri dieci colleghi macellai provenienti da ogni parte d’Italia, l’Associazione Italiana Macellerie Artigiane della quale è anche presidente. Nel 2018 la Nazionale Italiana Macellai arriva a Belfast dove Francesco viene premiato come uno dei sei migliori macellai al mondo.

La seconda realtà racconta la storia di Chiara e Laura Pirro, e Giulio Mandrillo, tre giovani architetti di San Marco in Lamis (FG); il loro sogno nasce nel ripostiglio della casa che condividevano a Pescara durante il periodo universitario dove, con i materiali di scarto per plastici, iniziano a realizzare i primi lavori come oggetti di design particolari. Nasce cosi’ il loro primo prodotto “Meladì”, un portamela giornaliero in legno che prende alla lettera il detto “una mela al giorno”. I tre ragazzi decidono di non essere i “tanti cervelli in fuga”, tornano a S. Marco in Lamis e aprono il loro studio “DDuM- Manintelligenti Strategie di Design”. Con la filosofia del “riuso”, entrano nel mondo del packaging progettando involucri originali per i prodotti di varie aziende dando una seconda vita ad un imballaggio; ecco che una gift box in legno per delle bottiglie di olio diventa un oggetto di arredo utilizzabile come vaso da fiori o porta mestoli da cucina. Nel 2018, sono stati selezionati tra i dieci migliori studi under 35 dal prestigioso premio nazionale Nib New Italian Blood.

Interessante è anche la storia di Odette Fada, excutive chef, la sua carriera si sposta da Brescia a New York per poi approdare a Ugento dando nuova vita al Castello di Ugento, una dimora storica a 5 stelle, diventato anche sede del Puglia Culinary Centre grazie alla leadership di Odette. Gli allievi dell’esclusivo Culinary Institute of America arrivano in questo luogo per apprendere le tecniche della cucina pugliese, imparando a conoscere i prodotti, i sapori locali e le nostre tradizioni; infatti lo stile culinario di Odette è fortemente caratterizzato da un gusto intenso e ha come obiettivo la celebrazioni dei piatti regionali. Un altro fiore all’occhiello del Castello è la presenza di un giardino Biologico certificato, fortemente voluto da Odette, dove si coltivano molteplici prodotti utilizzati poi nella cucina dell’Hotel, basti pensare che dalle rose del giardino Odette ne ricava uno squisito rosolio.

C’è chi pur non essendo pugliese ha deciso di investire in Puglia, questa è la storia della Famiglia Falvo con Edoardo e Alfredo Falvo, già imprenditori vinicoli  in Toscana, ora titolari della Masseria Li Veli a Cellino San Marco (Br). La loro avventura inizia tra il 1999 e il 2000 quando la famiglia Falvo decide di acquistare un’antica Masseria del leccese dandole nuova vita; la Masseria era stata fondata nel 1985 dal marchese Antonio de Viti de Marco, aristocratico leccese, economista  e deputato dal 1901 al 1931. Nel 2007, a seguito di una riorganizzazione familiare, i fratelli Edoardo e Alfredo, con l’aiuto del padre Alberto, acquistano personalmente la struttura intravedendo il grandissimo potenziale di questo luogo. Riescono ad aumentare la produzione vinicola ed il marchio, in pochi anni, si afferma in tutto il mondo arrivando a essere inserita, per ben tre volte consecutive, tra le migliori 100 cantine italiane della rivista americana Wine Spectator. I vigneti della Masseria Li Veli si estendono per circa 36 ettari e, ad oggi interamente restaurata, è diventata anche un luogo di soggiorno per chi vuole trascorrere del tempo tra i profumi del vino e la quiete di questa terra.

Si prosegue con Domenico Scordari fondatore dell’azienda Natura&Benessere a Martano (Le) facendo come punto di forza della sua azienda la coltivazione dell’aloe. Appassionato sin da bambino dalla bellezza della natura, nel 1989 fonda N&B, un piccolo laboratorio di produzione artigianale di estratti vegetali e prodotti naturali da proporre a medici, farmacisti e dermatologi. E’ l’inizio dell’ascesa, Scordari inizia a creare una filiera di prodotti con soluzioni naturali e biologiche per la bellezza e il benessere acquistando, nel 2002, una tenuta di 15 ettari destinata alla coltivazione e all’estrazione biologica di Aloe Vera insieme a quella del rosmarino, salvia, mirto, limone, lavanda, grano e ulivi. All’interno della tenuta, è presente anche il Natural Bio Resort & Spa per vivere un soggiorno a contatto con la natura. Nel 2018, Domenico Scordari ha ricevuto una laurea ad honorem in Sostenibilità ambientale e marketing direzionale e continua con i suoi progetti, realizzando nuovi laboratori i cui lavori inizieranno a breve.

Tra le sette eccellenze non può mancare l’attenzione al settore dell’artigianato con Domenico Mazzarelli, l’artigiano della camicia. La Camiceria Mazzarelli nasce, nel 1960, a Castellana Grotte (Ba), è un laboratorio artigianale di camicie da uomo di altissima qualità dove ogni capo viene segnato e tagliato a mano. Punto di forza del loro lavoro è la cucitura delle maniche che avviene in tre fasi: cucitura e ribattitura per i fianchi, cucitura e ribattitura delle maniche e assemblaggio delle maniche al giromanica della camicia, tutto rigorosamente a mano. L’azienda, sul mercato da ormai tre generazioni, utilizza tessuti pregiati e raffinati portando l’artigianalità pugliese in tutto il mondo; non a caso sono stati invitati dal Pontefice Benedetto XVI, in udienza privata, per la consegna di tre camicie personali realizzate su misura e interamente cucite a mano.

Terminiamo il nostro viaggio a Mandredonia (Fg) dove Massimo Borrelli ci racconta la sua realtà Pasta ARTE Marketing e comunicazione per una nuova agricoltura. Massimo è un imprenditore agricolo che ha fondato la sua azienda sul principio dell’innovazione, ha studiato legge, si è specializzato in economia internazionale e decide di tornare nella sua terra. Per valorizza i propri prodotti interamente biologici, nel 2007 da vita a un progetto chiamato A.R.T.E. (agricoltura rinnovata terra ed energia). Il suo punto di forza è stato portare nella sua azienda agricola l’impianto di biogas che permette di produrre energia elettrica e termica rinnovabile e, anche, concime organico rendendo i suoi processi produttivi energicamente autosufficienti. Nella sua azienda ha rivalutato la semina su sodo (sistema di coltivazione che si basa sull’assenza di qualsiasi tipo di lavorazione meccanica del terreno), i doppi raccolti, il terreno sempre coperto, no arature e semina su terreni non lavorati, utilizzando solo concime biologico prodotto dal suo impianti di biogas. La sua agricoltura segue il modello 4.0 che prevede la rilevazione dell’umidità del consumo di carburante e proteine, il tutto in tempo reale, al fine di ottimizzare i costi e fornire migliore qualità al suo prodotto. Nella sua azienda non si produce solo pasta biologica di altissima qualità ma anche legumi secchi, cereali decorticati e perlati, oleaginose e mandorle. Nel 2017 è stato delegato, come portavoce degli interessi del settore, per la sezione di Bioeconomia Nazionale di Confagricoltura e nel 2018, alla Camera dei Deputati, ottiene il premio eccellenze alimentari Made in Italy.

L’evento si è concluso con l’iniziativa “Le nuove frontiere del Gusto” dove  20 aziende pugliesi, dal Gargano al Salento, hanno deliziato i palati degli ospiti con i loro prodotti, il messaggio lanciato è che si può mangiare bene anche con pizza, panini, sandwich & chips, se gli ingredienti utilizzati sono di prima scelta, perché, come ha dichiarato Giacomo Mojoli, giornalista e design thinker, «dobbiamo saper pensare localmente, ma progettare internazionalmente» .

Sara Caldara


 

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