Favara nasce la farm cultural park





foto Michele Di Tommaso

La Sicilia non è solo terra di stragi e di mafia ma, come nella storia è accaduto spesso, terra di cultura. La letteratura, la poesia, la pittura, la scultura o meglio l’arte in genere hanno avuto ed hanno ancora in questa isola mediterranea grande linfa e vitalità, ponendosi spesso all’avanguardia nel mondo per le linee innovative seguite. In questa ottica si pone FARM CULTURAL PARK, un progetto di riqualificazione, in primo luogo, di un centro storico di pregio, ma anche di un intero territorio da un punto di vista sociale ed economico. Il progetto nasce a Favara, comune di 30.000 abitanti alle porte di Agrigento, non distante dalla bellissima Valle dei Templi, dall’idea di un mecenate privato, il notaio Andrea Bartoli, che come da lui stesso asserito nella trasmissione televisiva della Rai Uno Mattina in Famiglia, ha investito la somma di 350.000 euro per recuperare architettonicamente una parte del centro storico della cittadina favarese, dove mette a disposizione del visitatore, in maniera del tutto gratuita, un sito dove poter ammirare opere di arte contemporanea ed internazionale. Ma il sito non è solo mera esposizione ma si pone principalmente anche come luogo di aggregazione, di incontro e di scambio culturale in cui organizzare e realizzare eventi che diventano momenti di brillante e vivace vita intellettuale tali da colpire il visitatore che ricorderà questa terra siciliana non solamente ed esclusivamente per i nefasti eventi criminosi che l’hanno portata agli onori delle cronache quotidiane.

Michele Di Tommaso

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