La Puglia è una delle aree tartufigene più ricche con ben 58 località





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Chi l’ha detto che il tartufo lo si trova solo nelle langhe o in Umbria? La Puglia è una delle aree tartufigene più ricche con ben 58 località in cui insistono insediamenti naturali e terreni coltivati. Con una quotazione tra i 500 euro al chilogrammo per il tartufo nero fino ai 3000 euro al chilogrammo per il bianco la stagione dei tartufi in Puglia vive una fase molto fortunata, con il raccolto in Puglia di tartufi dalla profumazione intensa e una consistenza carnosa e compatta in 7 aree vocate dai Monti Dauni e Gargano alle zone Murge nord-ovest e sud-est, fino alla Valle d’Itria, Arco Jonico e Salento. In Puglia anche due “città del tartufo”: Giurdignano in provincia di Lecce e Roseto Valfortore in provincia di Foggia.

Nel Salento anche l’unica azienda di trasformazione: Giuliano Borgia, il primo imprenditore pugliese ad aver creato un’azienda tartuficola con filiera completa, dalla coltivazione alla trasformazione del prodotto. Del tartufo tra cultura e cucina contadina se ne è parlato a Orsara di Puglia, a Villa Jamele la tenuta dello chef Peppe Zullo su iniziativa dell’Associazione Regionale Pugliese del Tartufo. Un convegno voluto dall’orsarese Michele Frisoli, punto fermo dell’associazione, e al quale sono intervenuti diversi esperti come Gianluigi Gregori, direttore del Centro Sperimentale della Tartuficoltura di S. Angelo in Vado nelle Marche. Le conclusioni sono state affidate al direttore del dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, Gianluca Nardone. “La Puglia – ha spiegato Giuliano Borgia che è anche il vice presidente dell’ARPT – ha una straordinaria vocazione alla tartuficoltura che può creare un nuovo turismo. C’è ancora un’enorme indotto da sviluppare ad iniziare dal turismo enogastronomico, ai tour tra boschi, pinete e tartufaie”.

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