L’intervista a Vincenzo Compagnone curata dai ragazzi Pon Giornalismo

Il giorno 25 marzo 2021 abbiamo intervistato in modalità telematica, Vincenzo Compagnone, giornalista professionista, che ha risposto con grande disponibilità e passione alle nostre domande.
Che ruolo ha avuto il mondo dell’ informazione nel riportare i fatti della pandemia?
La pandemia sta monopolizzando l’ informazione in questo periodo epocale. E’ stato un evento epocale ha colto un po’ tutti di sorpresa, sui giornali online e cartacei non si parla d’ altro da almeno un anno. Forse abbiamo sottovalutato le epidemie che si sono verificate negli anni passati che erano rimeste confinate in altre parti del mondo come il virus Ebola, la Sars. All’ arrivo della pandemia ci siamo trovati abbastanza impreparati. Anche noi giornalisti, siamo stati costretti, non dico a diventare degli scienziati anche perché la dote dei giornalisti è quella di essere eclettici, però abbiamo dovuto documentarci tantissimo e stare attenti a quello che scrivevamo per non cadere nella disinformazione che in questi casi è la trappola più pericolosa.
Come è nata la sua passione giornalistica?
Sono stato appassionato della scrittura sin da piccolo. Credo che questa passione mi sia stata inculcata da mio padre: era molto attento a comprarmi i giornali più affidabili e voleva sempre sapere ciò che accadeva nel mondo. Mi ha comprato anche l’ enciclopedia. Mi portava ogni giorno tre giornali : La Gazzetta dello Sport , il giornale locale e Il Giorno e a volte mi comprava anche Il Piccolo , un giornale locale con cui al giorno d’ oggi collaboro . Leggendo molto ho imparato anche a scrivere molto bene infatti a scuola nei temi e in italiano ero bravo . Anche i miei professori del liceo classico mi hanno incoraggiato a diventare un giornalista. Quando mi sono laureato ho cominciato a collaborare con un piccolo giornale locale che si chiamava il Messaggero Veneto e dopo ho proseguito la mia carriera collaborando con altri giornali.
Ci dice qualche trucco del suo mestiere?
Quando ti occupi ad esempio di cronaca nera ma non solo, il tuo ruolo è simile a quello di un detective: c’ è chi deve scoprire le cose. Il tenente Colombo, appartenente a una serie TV, sembrava che investigasse in maniera molto distratta come se fosse disinteressato e secondo me questo è un trucco che può essere usato da un giornalista. Ci si reca in un posto e si finge di essere distratto ma in realtà bisogna osservare e aguzzare bene le orecchie, sentendo e vedendo cose che gli altri giornalisti non riescono a notare.
Che ruolo ha avuto il mondo dell’ informazione nel riportare i fatti riguardanti la pandemia ? Pensa che ci siano state notizie volutamente nascoste o monopolizzate dalla stampa?
In generale il racconto della pandemia è stato fondamentale, abbiamo reso un servizio che permette di non far cadere i lettori e gli ascoltatori nell’ allarmismo , la disinformazione e la sottovalutazione . Si deve cercare di trovare un giusto equilibrio nel raccontare le cose, è ovvio che non sono uno scienziato ma intervistando ho delle notizie in più. Purtroppo mi è capitato di leggere delle cose davvero strampalate, su twitter in particolare. E’ infatti necessario sempre documentarsi da fonti attendibili e accreditate.
Ad esempio sui social ci sono alcune persone che negano l’esistenza del Covid-19 . Anche se credo che questo non sia manipolaggio delle notizie ma un gruppo di persone incoscienti che dicono cose assolutamente false, condizionano comunque altre persone. Ad esempio le persone negazioniste o quelle che pensano che il vaccino sia dannoso influenzano molte altre.
Redazione n. 1
Abbattista Domenico, Zitoli Fedele, Ieva Livia, Casalino Patrizia , Giannotti Daniele , Cialdella Debora .
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Articolo “Vincenzo Compagnone”
In questo articolo ci soffermeremo sulla professione che tutti noi, frequentanti del PON di giornalismo, vorremmo fare: il giornalista.
Questa volta infatti abbiamo incontrato un grande esempio per noi giornalisti in erba.
Stiamo parlando dell’importante giornalista Vincenzo Compagnone. Vero,conosciamo molto meglio altri due giornalisti che ci guidano e ci insegnano questo meraviglioso mestiere: Savino Buonpensiere e Carlo Sacco. Ma questa volta il giornalista in questione non ci ha guidato bensì è stato da noi intervistato. Esperienza “nuova” anche per Vincenzo Compagnone che si è trovato dall’altra parte e dunque al posto di essere l’intervistatore è diventato l’intervistato.
La carriera, del nostro ospite , è segnata dall’opportunità di diventare giornalista di “Il Messaggero Veneto” . Al momento , Vincenzo è il direttore responsabile di Gorizia News. È autore di 100 giorni nel Friuli terremotato, scritto nel 1976. Lui ha collaborato con la RAI sia come corrispondente da Gorizia che come conduttore di programmi d’intrattenimento. È senz’altro un buon esempio da seguire, per noi giornalisti in erba , sono proprio i giornalisti come Vincenzo Compagnone , che mettono l’amore nel fare questo lavoro ,che hanno portato a noi , aspiranti giornalisti, ad amare questo lavoro e a farlo diventare il nostro sogno.È Stato un bellissimo incontro,indimenticabile .
Il nostro articolo termina qui , alla prossima!!!
Articolo a cura di :
Paola Martina Arbore
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Cataldo Fiore
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Ylenia Bove
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