Alimenti : dove e come conservarli correttamente?





alimenti

Dopo aver affrontato l’argomento “alimenti” durante la rubrica settimanale di FATTI & MISFATTI “Salute e Sicurezza sul Lavoro .. e non solo”, diversi telespettatori hanno chiesto alla redazione, con alcune email, ulteriori chiarimenti relativamente alle corrette modalità di conservazione degli alimenti.

Ho pensato quindi di rispondere loro con la seguente riflessione.

Dopo aver fatto la spesa, tornati a casa, si pone il problema di dove conservare gli alimenti appena acquistati. Spesso questa operazione viene compiuta frettolosamente senza pensarci più di tanto. L’importante è liberare le buste della spesa. In che modo? Normalmente ciò ha poca importanza.

Invece è fondamentale conservare gli alimenti in modo corretto: per preservare le caratteristiche organolettiche dell’alimento
 , per  prevenire la possibilità che si determino malattie trasmesse dagli alimenti
stessi e non ultimo per  ottimizzare i costi sopportati per la spesa.

Cosa conservare nel frigo:

- burro, margarina

- latte fresco, panna

- yogurt

- formaggio

- uova intere (all’interno della loro confezione originale e con la punta rivolta verso il basso), tuorli, albumi

- prodotti ittici freschi

- carni fresche

- alimenti in scatola aperti

- alimenti per bambini aperti

- alimenti cotti e preparati in casa

- prodotti affumicati

- succhi di frutta se la confezione è stata aperta

- frutta e verdura fresche: è meglio non lavare frutta e verdura prima di riporla in frigo per non causare un aumento di umidità che favorisce la crescita di muffe e batteri .

Alcuni consigli :

  • la temperatura del frigorifero non deve essere inferiore a 4,5 °C;

  • il frigo non deve essere mai sovraccaricato in quanto al suo interno l’aria deve poter circolare liberamente;

  • gli alimenti maggiormente deperibili devono essere posizionati nel luogo più freddo del frigorifero;

  • utilizzare contenitori per conservare carne e pesce. Evitare contaminazioni tra alimenti crudi e cotti.

Cosa conservare nel congelatore:

- pane

- burro

- ricotta (congelare appena aperta in un contenitore ermetico)

- tuorli ed albumi

- prodotti ittici freschi da consumarsi non a breve

- carni fresche ( tempo max conservazione 8/10 mesi). La carne grassa si deteriora prima. Riporre la carne, preferibilmente a fettine anzichè a pezzi interi, in specifici sacchetti per freezer, porzionarla, e segnare la data di congelamento. La carne cruda scongelata non va ricongelata.

- gelati e sorbetti

- surgelati

La temperatura del congelatore dovrebbe essere pari a -18°C.

Tutti gli alimenti, non sono sterili e la carica microbica sempre presente viene rallentata dalla temperatura del frigorifero (4/5°C) o bloccata da quella del congelatore (< -18°C) ma riprende appena la temperatura aumenta. Pertanto è importante che quando si tirano fuori gli alimenti dal frigo siano immediatamente cucinati; quelli tirati fuori dal congelatore non devono essere scongelati a temperatura ambiente ma in frigorifero o nel forno a microonde o sotto l’acqua corrente (se chiusi in buste sigillate). Particolare attenzione deve essere posta nel trattamento della carne macinata in cui lo sviluppo dei batteri è enormemente facilitato dalla grande superficie presentata dal prodotto.

Cosa conservare in dispensa :

- pane da consumare nell’immediato, cereali, farine,

- biscotti, grissini, crackers

- pasta e riso

- alimenti in scatola

- brodo in cubetti o granulare

- salse (ketchup etc) e mostarde

- maionese: se il prodotto è aperto conservare in frigorifero

- cioccolato, cacao

- caffè, tè

- zucchero, miele, sale

- olio, aceto

- spezie ed erbe aromatiche (in contenitori a chiusura ermetica lontani da fonti di calore e luce)

- aglio, cipolle, patate, zucchine, pomodori etc.

- frutta secca (noci, nocciole…)

- liquori

- latte a lunga conservazione: se il prodotto è aperto conservare in frigorifero

- marmellate, salse: se le confezioni sono aperte, conservare in frigorifero.

Alcuni consigli :

la dispensa deve essere un luogo asciutto, fresco e buio, lontano da fonti di calore con temperatura ideale tra 10 e 21 °C. Opportuno lo stoccaggio degli alimenti sfusi – non custoditi negli imballaggi originali – in contenitori in vetro, plastica. Eseguire periodicamente la pulizia della dispensa al fine di rimuovere eventuali residui di alimenti e con questi possibili parassiti.

Una regola generale da applicare sempre : “prima dentro – prima fuori”. Vale a dire: tirare fuori e consumare per primi gli alimenti che sono stati riposti per primi.

Riporre gli alimenti acquistati più di recente dietro o sotto quelli già presenti nel frigorifero.

Questo sistema aiuterà a consumare gli alimenti prima della loro data di scadenza ed a ridurre la quantità di cibo da buttare via.

Come spesso accade, al termine della preparazione, finiscono sempre per residuare degli avanzi alimentari.

Cosa fare? Buttarli? Sicuramente è antieconomico. Meglio recuperarli. Come ?

  • Riporli in frigorifero solo dopo che si sono raffreddati. Custodirli in un qualsiasi altro luogo, a temperatura ambiente, può risultare dannoso per la salute. Tale pratica scorretta potrebbe infatti favorire la crescita di microorganismi in grado di produrre tossine;

  • Prima di riporli in frigo, trasferiamoli dai contenitori di cottura in altri puliti e richiudibili;

  • Consumare gli avanzi entro le successive 24 – 48 ore dopo aver provveduto al loro riscaldamento completo. Se non si presume una consumazione a breve, è opportuno congelarli ed al momento della consumazione sottoporli a riscaldamento completo.

Lo spreco mensile medio a famiglia per cibo gettato è infatti di circa 30 euro. E complessivamente, nella filiera a monte che include la  produzione agricola e industriale e la catena della distribuzione, si buttano in Italia ben € 3.554.969.445 di cibo all’anno.

 

 

 

 

 

 

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