ALTAMURA, PROGETTI E IDEE PER IL FUTURO
Presentata qualche mese fa ad Altamura, l’Associazione “Fuori le mura” sta preparando il decollo.
A parlarne è uno dei capisaldi del gruppo Adriano Pisculli: altamurano di trent’anni, laureato in economia e finanza, con specialistica in “International Business and Development”, con un bagaglio culturale arricchito da diverse esperienze in Italia e fuori dai confini nazionali.
Perché la scelta di ritornare qui e fondare un’Associazione “poliedrica”?
Al termine della mia esperienza in Finlandia, ho ritrovato alcuni amici con svariate esperienze “di vita” e abbiamo deciso di fondare un’Associazione. Tutti, con competenze diverse ma accomunati da iter formativi consistenti (sia sul territorio che nel Nord Italia o all’estero), siamo concordi nell’obiettivo di portare la nostra esperienza a servizio della città.
Siamo un gruppo, ci sosteniamo a vicenda perché crediamo nella progettualità.
Dal vostro esordio ufficiale ad oggi, avete pensato a dei progetti?
Ci sono molti progetti in cantiere, nati sulla base di idee ed esperienze diverse. Stiamo facendo il possibile per sostenerli, nonostante le varie difficoltà che si presentano, proprio perché siamo consapevoli che potrebbero portare benefici alla città e migliorarla in maniera radicale.
Purtroppo Altamura, attualmente, è in una situazione di stallo.
Ad esempio, la proposta di una “pista ciclabile” ad oggi è impensabile: come si può realizzarla se in primis i marciapiedi non sono a norma e il piano urbanistico è ancora poco congeniale?
Gran parte dei progetti già presenti sul territorio sono privi, a mio parere, di uno studio adeguato.
Uno dei nostri progetti, inerente alla raccolta differenziata, è stato studiato nei minimi particolari: a partire da approfondite ricerche scientifiche sui dati geologici, per finire agli aspetti culturali e demografici del territorio. In questo modo è possibile constatare se le nostre idee sono realizzabili sul territorio in questione, e così capire se potranno essere apprezzate ed effettivamente utili ai cittadini.
Perché avete focalizzato l’attenzione qui al Sud e non altrove?
La risposta a questa domanda rientra in un progetto: “Keep the brain” realizzato proprio contro la fuga dei cervelli, perché i talenti qui ci sono e devono essere valorizzati, non bisogna necessariamente spostarsi e chiedere il supporto di altre regioni per realizzarsi. Per questo: perché sono convinto che la terra dove sono nato è in grado di migliorare la sua staticità, supportata appunto da chi ha l’esperienza giusta per portare cambiamenti incisivi.
Sarebbe presuntuoso credere di poter ridurre il problema della disoccupazione, in quanto un compito troppo arduo per noi, ma di certo la Comunità europea, e soprattutto con l’importanza da poco assunta da Matera, può offrire tanto: quest’ultima, infatti, ha dato vita ad un progetto di europeizzazione della zona, creazione di infrastrutture, diffusione dell’inglese a supporto del turismo.
Altamura ha grosse possibilità dal punto di vista turistico, urbanistico e culturale. Sfrutteremo al meglio il supporto europeo e accoglieremo la collaborazione di altre associazioni sia altamurane che limitrofe, così da crescere e supportarci a vicenda.
Come pensate di proseguire?
Noi tutti siamo pieni di grinta e volenterosi. Tuttavia siamo realisti e sappiamo bene che i progetti per essere realizzati necessitano di un supporto imponente, come il “lasciapassare” dal palazzo di città, per poi essere rappresentati da qualcuno di politicamente esposto e valente.
Per cui punto a “la politica a servizio della città”: l’Associazione è apartitica ma non apolitica, infatti al suo interno i sono ragazzi con diverse ideologie e ciò non è motivo di disturbo, bensì di stimolo per una crescita completa.
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