CARTELLE TARI UTENZE DOMESTICHE: UNA VERGOGNA TUTTA ALTAMURANA





conf

Tanti soci e cittadini questi giorni stanno ricorrendo presso la sede della CONFCONSUMATORI DI ALTAMURA a seguito dell’arrivo dell’avviso di pagamento della TARI. Questo nuovo tributo, che ha sostituito la precedente TARSU, ha svelato chiaramente tutte le devastanti conseguenze paventate dallaCONFCONSUMATORI sin dall’entrata in vigore della Legge, se questa non fosse stata conformata alle esigenze delle singole comunità. Infatti, a livello locale, non è stata concretamente considerata, sebbene fosse stata richiamata all’interno della Delibera del Consiglio Comunale, la gradualità impositiva legata al principio che ‘chi inquina paga’. La TARI è calcolata sommando le due componenti che fanno riferimento alla superficie calpestabile dell’immobile ed al numero dei componenti del nucleo familiare. La pecca, purtroppo, sta nell’imposizione di tariffe per nulla bilanciate in quanto la quota che fa riferimento al numero degli occupanti è ingiusta e per nulla graduale tanto che, rispetto allo scorso anno, le tariffe risultano tutte incrementate, anche notevolmente. Il principio del ‘chi inquina paga’ è stato completamente disatteso considerando che le quote variabili sono:

 

Nucleo familiare Quota fissa (€/mq/anno) Quota variabile(€/anno)
1 componente

1.34

118.82

2 componenti

1.55

227.68

3 componenti

1.68

194.52

4 componenti

1.80

185.52

5 componenti

1.82

180.63

6 o più componenti

1.75

198.74

 

La CONFCONSUMATORI DI ALTAMURA denuncia proprio i criteri di applicazione adottati per le quote variabili in base al numero dei facenti parte il nucleo familiare che ha portato ad appesantire il bilancio soprattutto delle famiglie con pochi componenti e con abitazioni piccole che risultano più penalizzate rispetto alle famiglie più numerose. Secondo logica, le famiglie più numerose avrebbero dovuto pagare di più, tranne le esigenze comprovate derivanti da basso reddito o altro. Ebbene, è notevole ed evidente la disparità di trattamento e l’illogicità nella costruzione delle tariffe.

Paradossalmente, ad esempio, considerando un immobile di 100 metri quadri, una famiglia di 5 persone, che produce molta più spazzatura, paga praticamente la stessa somma di una famiglia composta da 3 persone. Ma, illogicamente, se il nucleo familiare è composto da 6 persone, a parità di metratura, arriva addirittura a dover pagare € 9.00 in meno rispetto ad una di sole 2 persone.

 

Nucleo familiare Quota variabile Quota fissa per 100 mq Totale per immobile
1 componente

€ 118.82

€ 134.00

€ 252.82

2 componenti

€ 227.68

€ 155.00

€ 382.68

3 componenti

€ 194.52

€ 168.00

€ 362.52

4 componenti

€ 185.52

€ 180.00

€ 365.52

5 componenti

€ 180.63

€ 182.00

€ 362.63

6 o più componenti

€ 198.74

€ 175.00

€ 373.74

 

Da simulazioni effettuate si può verificare come l’imposizione di queste tariffe risulta poi ancora più inspiegabile se si effettua il confronto con altri Comuni che già da anni attuano la raccolta differenziata e che hanno scelto dei criteri più equi e corretti nell’adozione delle quote variabili. Un esempio è quello del comune di Milano che per lo stesso appartamento di 100 mq calcola un’imposta di € 268.93. Ma ancora più assurdo è notare che un Comune a noi più vicino, Gravina in Puglia, pur usufruendo dello stesso servizio fornito dal medesimo gestore, computa una contribuzione di € 232.70.

 

Immobile di 100 mq

2 componenti nucleo familiare

Altamura € 382.68

Gravina € 232.70

Milano € 268.93

 

A parte la non obiettività delle tariffe variabili, la CONFCONSUMATORI contesta che, ancora una volta, una decisione così importante per i cittadini sia stata presa senza la consultazione obbligatoria delle Associazioni dei Consumatori, così come previsto dalla L. 244/2007, per quello che riguarda i criteri di applicazione delle tariffe. Allo stesso modo la CONFCONSUMATORI confuta la non consultazione nella gara d’appalto che ha determinato la società di riscossione del tributo. Tali mancate consultazioni rendono illegittima l’approvazione della delibera del Consiglio Comunale n. 35/2014 ed il provvedimento di affidamento alla Società designataria, pertanto riservandosi la nostra Associazione le opportune azioni, anche giudiziarie, per l’impugnazione sia dei deliberati sia delle cartelle, singolarmente o collettivamente attraverso una class-action.

Oltre tali considerazioni e secondo una tradizione tutta italiana ormai consolidata, si sono verificati parecchi errori nel calcolo tariffario con il necessario controllo della giustezza delle somme da pagare.

Da ultimo, ma non per importanza, le esenzioni ed i benefici di legge, che consentono a singoli o famiglie di risparmiare sulla tariffa, non vengono applicati automaticamente, pur trattandosi di dati già in possesso della Pubblica Amministrazione, ma devono esser reclamati e dimostrati dal beneficiario.

In questi due ultimi casi, il cittadino è costretto a ricorrere a consulenti, a perdere soldi e tempo, quindi con la sostanziale perdita del beneficio di legge: ancora una volta, come denunciato dalle Associazioni dei consumatori, la Pubblica Amministrazione si dimostra non come la suprema associazione dei cittadini ma un Ente avvertito come nemico e unicamente impositore.

A tal proposito si invitano i cittadini che dovessero individuare irregolarità circa la propria cartella a contattare la CONFCONSUMATORI ALTAMURA presso i nostri uffici in Via Già Corte d’Appello 11/13 per una consulenza gratuita e per le azioni del caso.

Michele Micunco  Presidente Confconsumatori di Altamura

 

Commenti

Commenti


Condividi