Controlli caldaia, le regole per i nuovi libretti





caldaia

Dopo una serie di rinvii, dal 16 ottobre scorso è entrato in vigore il nuovo libretto per la climatizzazione.

Di cosa si tratta?

Tutti gli impianti termici – sia esistenti che di nuova installazione – di controllo di efficienza energetica.

Ma andiamo per ordine.

La prima novità prevista dal nuovo decreto è che sono interessati tuttiovranno essere muniti del nuovo libretto per la climatizzazione e dalla stessa data sono cambiate anche le modalità di gli impianti presenti nell’abitazione, non solo caldaie e sistemi di riscaldamento, ma anche sistemi di climatizzazione estiva od impianti solari ; la seconda novità è che questa nuova disposizione prevede una diagnosi completa per verificare sicurezza, salubrità e igiene.

L’obiettivo è quello di addivenire ad una “diagnosi” completa delle nostre abitazioni, verificare che siano sicure, salubri e che i sistemi di riscaldamento/rinfrescamento in uso, siano energeticamente efficienti.

Ma concretamente l’occupante dell’abitazione, colui che tecnicamente è definito responsabile dell’impianto, cosa deve fare?

Intanto va precisato che il responsabile dell’impianto è, nel caso di abitazione privata, il proprietario o l’inquilino nel caso di unità immobiliare locata.

Diverso è il caso di uno stabile munito di impianto centralizzato. In questo caso il responsabile dell’impianto è l’amministratore. Fa eccezione però, nella fattispecie in esame, l’eventuale impianto di condizionamento presente nella singola unità immobiliare, anche se locata : per quest’ultimo impianto, colui che dovrà provvedere a sue spese a farne verificare la sicurezza, è il locatario o proprietario se è esso stesso l’occupante dell’apprtamento.

Ma – come precisato dallo stesso Ministero dello Sviluppo Economico-, il nuovo libretto, rispondente alle caratteristiche previste dal D.M. 10.02.2014, dovrà essere acquisito da ogni singolo occupante l’unità immobiliare, in occasione del prossimo controllo di manutenzione che sarà effettuato. Ciò non significa che possiamo disfarci del libretto sino ad oggi conservato con le annotazioni di tutti i controlli già effettuati dai manutentori autorizzati. Entrambi i libretti dovranno coesistere: uno per il rapporto sull’efficienza in cui saranno registrate le prestazioni degli impianti ed uno per l’uso e la manutenzione per la sicurezza in cui saranno annotati i controlli e la normale manutenzione.

E’ quanto mai opportuno evidenziare che i controlli di cui trattasi devono effettuati da personale autorizzato. Come è possibile verificare che trattasi effettivamente di manutentori abilitati ? Nel dubbio, è sufficiente richiedere di esibire il modulo della Camera di Commercio che attesti i requisiti e la professionalità di quella ditta/lavoratore autonomo.

Ricordiamo in proposito che affidare lavori di qualsivoglia genere nella nostra proprietà a personale che non possiede i necessari requisiti per lo svolgimento dell’opera richiesta, si configura per chi ha commissionato il lavoro (committente) in un reato sanzionato.

Per i cittadini inadempienti al nuovo decreto che omettano di far sottoporre a verifica secondo le nuove regole gli impianti termici – sia di riscaldamento che di climatizzazione – è prevista una sanzione da 500 a 3000 euro. Sanzioni sono previste anche a carico dell’installatore/manutentore che comunichi in maniera errata e/o incompleta le risultanze dei controlli effettuati agli Organismi preposti.

La periodicità dei controlli e della manutenzione per l’efficienza, è stata devoluta alle singole Regioni. Di massima dovrebbe variare tra i due ed i quattro anni. La manutenzione e la verifica della sicurezza dovrebbe essere attuata con periodicità annuale.

Un provvedimento quello di cui si è trattato, approvato per migliorare l’efficienza energetica nelle nostre case e per rispettare gli obiettivi imposti dall’Europa del 20 per cento di riduzioni di Co2 entro il 2020. Un impianto termico correttamente manutenuto, è sicuramente più efficiente di uno non controllato. Non solo. Ridotte saranno anche le possibilità di incidenti domestici. Ma inevitabilmente tutto ciò si tradurrà anche in un maggior esborso per le tasche degli italiani!

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