LARINO,L’ARTE INCLUSIVA NEL SOCIALE





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Creare opere artistiche in un carcere significa parlare di arte inclusiva sperimentale finalizzata al processo di riabilitazione sociale dei reclusi , rivolta a valorizzare le risorse, le potenzialità , e l’autostima . E’ giusto ritenere che l’Arte debba essere soltanto vista per essere apprezzata ? Se per un momento provassimo a chiudere gli occhi e a farci guidare dalle mani , accompagnati dal suono di una musica o da una voce , vi assicuro ci troveremmo immersi in una nuova dimensione spaziotemporale unica nel suo genere. E’ stato quello che ho provato , un’esperienza emozionante , partecipando all’evento socio – culturale “ L’Arte è …” organizzata all’interno della Casa di reclusione e circondariale di Larino ( Cb ) Sabato 16 maggio 2015 , brillantemente condotta dalla Prof.ssa Tarulli Angela seguendo un percorso multisensoriale nella bellezza di un intreccio nella prima parte dell’incontro dedicata all’ arte inclusiva degli studenti reclusi integrate ad espressioni ed opere artistiche del “mondo esterno “ , all’arte al femminile presentata dalla Prof.ssa Civitella Giovanna , all’ impegno nel sociale collegato anche alla nascita della Croce Rossa , all’ arte in pittura dell’Avv. Giuseppe Romano , alle creazioni artistiche di torte stilizzate in pasta di zucchero della designer Antonella Franchetti , alla creazione di un piccolo orto urbano in una bottiglia di plastica , alla realizzazione dei “ I fiori della pace “ , alle poesie “ la Libertà” e “ Chiusi in una stanza “ rappresentate con un video digital story telling . Nella seconda parte dell’incontro dedicato alla cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale EIP SCUOLA-UNPLI “ Salva la tua lingua locale “, la Prof.ssa Terzano – EIP Scuola ha brillantemente recitato le poesie vincitrici 1^-2^premio e menzioni d’onore . E’ stata un’occasione speciale in cui ho apprezzato nuove forme d’espressioni artistiche , tra arte inclusiva , tecnologia , letteratura , pittura , poesia e multimedialità. Nel corso dell’evento ho condiviso il collegamento realizzato tra l’arte inclusiva ed il sociale perché parte proprio dal sociale la mano tesa pronta ad aiutare ed a facilitare il re-inserimento nella comunità, apprezzando la sensibilità dei temi sociali presentati nel corso dell’evento nella visione del powerpoint della storia della Croce Rossa , del video poetry “ Vita sfuggente” dedicato ai bambini morti in Nepal per il terremoto e del video “ I fiori della pace” arte inclusiva realizzata dagli studenti reclusi , iscritti alla scuola media Bernacchia di Termoli , video progettati e realizzati dalla Prof.ssa Tarulli Angela . La creatività non ha limiti ed ho apprezzato le creazioni artistiche della designer Antonella Franchetti con torte in pasta di zucchero dall’inconfondibile cake design , realizzando durante l’evento una rosa . L’arte , da sempre , ha svolto un ruolo sociale di intermediazione tra la società e suoi modelli , tra gli uomini del passato , presente e futuro in un tempo immobile e lascia un segno indelebile nella vita spirituale dell’uomo avvolto tra la vita e la morte. L’arte è capace di lasciare esprimere la coscienza morale , che comunica il pensiero libero di esprimere la sua verità , così intimamente legata ad una coscienza sociale che non impedisce di appartenere davvero a noi stessi. L’obiettivo , dell’arte inclusiva collegato al sociale è dichiaratamente quello di realizzare delle dinamiche virtuose di relazione e di partecipazione, volte in particolare a formulare proposte operative di tipo artistico e creativo. Su un terreno non ideologico in cui prevalga sempre l’azione, L’arte è …..l’idea senza retorica, la libertà di essere, di esprimersi, di osservare. Una cultura inclusiva che dia spazio a tutti in una dimensione che integri tutte le possibili forme espressive artistiche inclusive sociali che risvegli ciascuno di noi dal suo sonno sensoriale stimolando la creatività e il desiderio di esprimersi in un incontro con l’Altro secondo una pluralità dei punti di vista secondo la prospettiva di “ l’arte è relazione “ che si realizza nello sguardo di chi ascolta, osserva , riflette…e non quale una forma muta e conclusa . “ L’arte trasforma gli oggetti fisici in relazioni sociali , è sempre dinamica ed è naturalmente inclusiva .L’arte fa paura al potere , perché un mondo così connesso è un potere immenso” citazione di …..Massimo Brizzi

Marcella Fallucchi Responsabile Coordinatrice gruppo Croce Rossa Sezione di Larino

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