Vincenzo Cipriani L’Artista Poliedrico tra Danza Musica e un Sogno Chiamato Sanremo





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Oggi abbiamo il piacere di incontrare Vincenzo Cipriani, un artista che incarna la passione, la resilienza e un’energia contagiosa. Nato a Molfetta, Vincenzo ha saputo fondere in maniera unica due mondi solo apparentemente distanti: quello della danza e quello della musica. Due volte campione italiano, plurifinalista ai Campionati del Mondo di Danze Latino-Americane e cantautore prolifico, Vincenzo ci apre le porte del suo universo artistico. Benvenuto, Vincenzo!
Grazie a voi per questa opportunità! È sempre un piacere poter raccontare il mio percorso.
Partiamo proprio da qui, Vincenzo. La tua biografia artistica evidenzia un connubio insolito e affascinante tra la tua carriera di ballerino professionista e quella di cantautore. Come sei riuscito a unire queste due grandi passioni e in che modo l’una influenza l’altra?
È una domanda che mi fanno spesso, ed è il cuore del mio percorso. Le mie due grandi passioni, la danza e la musica, non sono mai state separate nella mia vita; si sono sempre nutrite a vicenda. La danza mi ha insegnato la disciplina, l’espressività, la capacità di comunicare emozioni senza parole, e soprattutto, la perseveranza. Sul palco, ogni movimento è un’espressione, proprio come ogni nota in una canzone.
Quando ho iniziato a scrivere, è stato naturale per me infondere quella stessa energia e quel ritmo nella mia musica. La mia produzione musicale, con le sue sonorità latin pop, reggaeton e dance, riflette proprio questo: vuole far muovere il corpo e l’anima. La danza mi ha dato la grinta e la dinamicità che porto nei miei brani, mentre la musica mi ha offerto un nuovo canale per trasmettere i messaggi positivi e inclusivi che mi stanno tanto a cuore. È un cerchio che si chiude, dove ogni passo di danza trova la sua melodia e ogni melodia invita a ballare.
Hai scritto oltre 350 testi e pubblicato più di 35 brani originali in pochi anni, con una produzione indipendente intensa e vibrante. Questo è un impegno notevole. Cosa ti spinge a una tale prolificità e quali sono le maggiori sfide che affronti come artista indipendente?
È vero, l’impegno è grande, ma la spinta viene da una necessità interiore profonda: la voglia di comunicare. Ogni testo, ogni canzone, è un pezzo di me, una storia di resilienza, passione, sudore e voglia di vivere. La musica per me è uno strumento per dare sorrisi, forza e speranza a chi è in difficoltà, a chi ha paura di inseguire i sogni, a chi non si sente abbastanza. Questo desiderio di connettere e ispirare è il mio motore principale.
Come artista indipendente, le sfide sono molteplici e spesso anche molto costose. Dalla produzione dei brani alla realizzazione dei videoclip, dalla promozione sui social media alla distribuzione sulle piattaforme, ogni fase richiede investimenti significativi non solo di tempo ed energia, ma anche economici. Non ci sono scorciatoie, come dico sempre; ho camminato a piedi, cantando, danzando e scrivendo, finanziando il mio sogno con sacrifici e una dedizione costante. Ma la soddisfazione di vedere la mia musica raggiungere le persone, e ricevere i loro messaggi di apprezzamento, ripaga ogni fatica.

La Musica di Vincenzo: Un Inno alla Vita e alla Rinascita
Parliamo dei tuoi album. Hai pubblicato tre lavori in pochi anni: “L’Ispirazione” (2023), “Volare” (luglio 2024) e l’attesissimo “La Magia delle Stelle” (giugno 2025). C’è un filo conduttore che lega questi progetti? E, in particolare, cosa possono aspettarsi gli ascoltatori da “La Magia delle Stelle”?
Assolutamente sì, c’è un filo conduttore molto chiaro che attraversa tutti i miei album: il tema della rinascita personale, della resilienza e del potere dell’amore e della libertà. “L’Ispirazione” è stato il mio debutto, un viaggio alla scoperta dell’identità personale e dell’amore autentico. Con “Volare”, ho voluto raccontare un percorso di cambiamento interiore e consapevolezza, invitando a non arrendersi mai.
Con “La Magia delle Stelle”, uscito proprio questo mese, ho voluto elevare ulteriormente questi concetti. Questo album è un vero e proprio viaggio sonoro tra dance, pop latino e reggaeton, che celebra la libertà, la passione e l’energia del ballo tra ritmo ed emozione pura. Troverete brani pensati per farvi muovere, come “Festa! Festa!” o “Il ballo della tribù!”, ma anche canzoni che invitano alla riflessione, come “Sognare un grattacielo!” o “Un mondo migliore!”. È un inno al coraggio e alla gioia di vivere, un invito a non smettere mai di sognare, perché non è mai troppo tardi per farcela. Ogni singolo è una piccola storia che porta con sé un messaggio positivo e inclusivo, proprio come tutti i miei testi.
Oltre alla tua prolificità discografica, hai avuto anche esperienze televisive importanti, come “Tu Sì Que Vales” e “E Viva il Videobox” con Fiorello. Che impatto hanno avuto queste apparizioni sul tuo percorso artistico e sulla tua visibilità?
Partecipare a programmi televisivi nazionali è stata un’esperienza incredibile e molto formativa. “Tu Sì Que Vales” nel luglio 2023 e “E Viva il Videobox” con Fiorello nell’aprile 2024 mi hanno offerto una vetrina importantissima e una visibilità che, da artista indipendente, è difficile ottenere altrimenti.
Queste esperienze mi hanno permesso di far conoscere la mia musica e la mia energia a un pubblico più vasto, e anche di testare il mio impatto sul palco in contesti diversi. È stata l’occasione per mostrare il mio stile personale, la mia forte identità musicale e quella che definisco “energia da palco” che mi caratterizza. Sono stati momenti di grande emozione e crescita, che mi hanno dato ulteriore carica per proseguire su questa strada.

Sanremo e Oltre: Un Sogno Chiamato Realtà

Il tuo obiettivo dichiarato è Sanremo 2026. Nella tua dichiarazione d’intenti affermi: “Oggi, a 54 anni, non cerco fama effimera ma un palco vero per raccontarmi con sincerità, ritmo e passione.” Cosa significherebbe per te calcare quel palco e cosa pensi che Vincenzo Cipriani potrebbe portare al Festival?
Sanremo, per me, è il sogno di una vita. Non è una questione di fama effimera, ma di poter calcare un palco che è un’istituzione, un luogo dove la musica italiana si rivela in tutte le sue sfaccettature. A 54 anni, la mia è una candidatura matura, frutto di un percorso fatto di tantissimo impegno, passione vera e sacrifici. Non ho cercato scorciatoie, ho costruito la mia arte passo dopo passo, o meglio, ballo dopo ballo e nota dopo nota.
Portare Vincenzo Cipriani a Sanremo significherebbe portare un artista popolare, autentico e trasparente. Qualcuno che crede profondamente nella vita, nella rinascita e nell’amore. La mia musica è fatta per dare energia e ispirazione, e credo che questo messaggio positivo e la mia energia contagiosa possano essere un valore aggiunto per il Festival. Vorrei dimostrare che non è mai troppo tardi per inseguire i propri sogni e che l’arte può davvero costruire ponti emotivi e culturali, come cerco di fare ogni giorno anche nel mio lavoro di docente di sostegno precario nella scuola primaria. Sarebbe un’opportunità incredibile per condividere questo messaggio su un palco così importante.
La Magia delle Collaborazioni: La Voce di Gabyh
Molti dei tuoi brani sono arricchiti dalla splendida voce di Gabyh, madrelingua spagnola di origine messicana. Come è nata questa collaborazione e che impatto ha avuto la sua presenza sul tuo percorso musicale e sulle tue canzoni, in particolare con le loro sonorità latine?
La collaborazione con Gabyh è nata in modo molto naturale, quasi per destino. Ci siamo conosciuti e sin da subito c’è stata una grande sintonia artistica. Lei, con le sue origini messicane e la sua padronanza dello spagnolo, ha portato una dimensione autentica e vibrante alle mie sonorità latine, che per me sono fondamentali. La sua voce non è solo un accompagnamento; è una parte integrante del messaggio che voglio trasmettere.
Avere Gabyh al mio fianco in questo viaggio artistico è un valore aggiunto immenso. La sua energia, la sua professionalità e la sua capacità di interpretare le canzoni con quell’anima latina che cerco, rendono ogni brano più completo e coinvolgente. È una vera fortuna poter condividere il palco e lo studio di registrazione con lei, e il suo contributo è stato fondamentale per dare un tocco ancora più distintivo e autentico alla mia musica. È una partnership che arricchisce non solo il sound, ma anche l’esperienza complessiva per gli ascoltatori.

Infine, Vincenzo, ci hai parlato del tuo progetto artistico come di una “promessa mantenuta a sé stesso”. Qual è il messaggio più importante che desideri lasciare al tuo pubblico e a chiunque stia lottando per realizzare i propri sogni?
Il messaggio che desidero lasciare è uno solo: non smettete mai di credere nei vostri sogni. La vita è un viaggio, a volte in salita, ma ogni difficoltà è un’opportunità per crescere, per reinventarsi. La mia musica è un inno al coraggio, al ballo come linguaggio dell’anima, e all’amore come forza creatrice.
Se un ballerino professionista a 50 anni decide di diventare cantautore, scrive oltre 350 testi, pubblica tre album e punta a Sanremo, è perché ha una profonda fede nel potere trasformativo dell’arte e della passione. Non importa l’età o le difficoltà che si incontrano; l’importante è mantenere viva la fiamma della propria passione e continuare a lottare per ciò in cui si crede. Non è mai troppo tardi per farcela, e spero che la mia storia e la mia musica possano essere un piccolo incoraggiamento per tutti a non mollare mai.
Grazie mille, Vincenzo, per questa chiacchierata così ispiratrice. Ti facciamo un grande in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti e per il tuo sogno Sanremo!
Grazie a voi! È stato un piacere.
Ascoltate subito “La magia delle stelle” e lasciatevi trasportare dalla sua energia! ????

https://youtube.com/playlist?list=PLJPhzEtKZhJb2DEXsDq-O_0caJ6Vmluev&si=nX-CMlbp8_2Ep-rE

https://distrokid.com/hyperfollow/vincenzocipriani1/la-magia-delle-stelle-2

https://open.spotify.com/intl-it/album/707M5nciQLoYQGBEWWiDd5?si=ppTaAGEaRLeUnZpAmDm3lw

Paola Copertino

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