Molfetta: Renato de Scisciolo incontra Fabio De Nunzio
Dai più piccoli bisogna partire per installare valori come legalità, comportamenti corretti, rispetto degli altri, tolleranza ed educazione .
Proprio per questo, il presidente dell’ Associazione Antiracket Puglia che ha sede a Molfetta Renato De Scisciolo ha preso parte a Terlizzi presso l’ Aula Magna del plesso Vendola ad un incontro che ha visto protagonista Fabio De Nunzio.
Conosciamolo meglio.
Fabio De Nunzio è conosciuto al grande pubblico televisivo per i 18 anni da inviato della trasmissione televisiva di Canale 5 “Striscia la notizia” con il nome d’arte de “Il Buon Fabio”, protagonista di oltre 1000 puntate e di 10 conduzioni di “Striscia la Domenica”.
Dallo spettacolo al reportage, dalla denuncia sociale alla cultura, il suo percorso artistico è costellato di esperienze.
Ha iniziato come capo villaggio nelle più importanti organizzazioni turistiche, conduttore radiofonico, presentatore di spettacoli, attore in programmi televisivi di emittenti importanti, Telenorba e Antenna Sud su tutte, fino a quando, nel 1997, Antonio Ricci lo sceglie come inviato di “Striscia la notizia”.
E’ da allora che il “Buon Fabio” è entrato nelle case degli italiani. Alla fine dell’esperienza su Canale 5 ha iniziato una collaborazione come inviato per 2 anni nella nota trasmissione di Rai 1 “Il caffè di Raiuno” trattando prevalentemente con i suoi reportage: discriminazioni, barriere architettoniche e il bullismo scolastico. A questo ha alternato le presentazioni del suo libro “Sotto il segno della bilancia news” con il quale ha vinto cinque premi letterari ed ha ricevuto tantissimi riconoscimenti in tutta Italia. Grazie al libro è stato nominato “Cavaliere della Pace ad Assisi”.
Da diversi anni viaggia in tutta Italia incontrando centinaia di alunni e genitori per contrastare ogni forma di bullismo, cyberbullismo, cybershaming e ogni forma di violenza.
Ha creato l’unico calendario in Italia contro il bullismo e il cyberbullismo.
Per i suoi meriti è stato anche fra i premiati del Premio Azzarita che riconosce i pugliesi che si sono distinti in vari ambiti della comunicazione.
Durante l’ incontro che rientra in un progetto legalità, è stato ricordata con un minuto di silenzio anche l’ultima vittima di bullismo.
I piccoli si sono mostrati molto interessati visti i temi trattati e la capacità di Fabio di interagire con i più piccoli.
Fondamentale quindi che si parta dai più piccolini per diffondere il rispetto e la cultura della tolleranza. Chi meglio di Fabio che ha patito sulla sua pelle battute ed episodi di bullismo, può trasmettere certi valori? E i ragazzi percepiscono quando si è veramente coinvolti come il ” buon Fabio”.
Paola Copertino
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