PROFONDA RIFLESSIONE sul tema “I NONNI: UNA RISORSA PER LE FAMIGLIE” all’ANEB di Molfetta
Venerdì 8 novembre alle ore 19,15 nella sede ANEB di Molfetta
Don Vincenzo
di Palo
, parroco della Chiesa San Pio X di Molfetta, ha guidato il numeroso
pubblico presente a una profonda riflessione su un tema di grande attualità:
“I
NONNI: UNA RISORSA PER LE
FAMIGLIE”
. L’iniziativa è stata organizzata
dall’ANEB (Associazione Nazionale Educatori Benemeriti) – come ha precisato il
presidente prof.
Michele Laudadio
- per dare il giusto merito e la opportuna
attenzione alla lodevole funzione dei nonni – e molti soci anebini lo sono – quale
supporto indispensabile alla vita famigliare dei propri figli nella gestione dei
nipotini.
In una società in cui entrambi i genitori lavorano – ha detto il Presidente nel suo
intervento – con turni di lavoro che spesso li fanno rientrare a casa troppo tardi
la sera, la gestione della vita dei figli diventa difficile: accompagnarli a scuola al
mattino e riprenderli all’uscita, seguirli nel pomeriggio nei compiti a casa,
portali al catechismo, al calcetto o in palestra o a corsi di musica, canto ecc. Da
soli i genitori non riescono ad adempiere a tutti questi compiti. Allora a chi
chiedere aiuto? A una baby sitter? Ma quante famiglie possono permettersi la
spesa di avere a disposizione una baby sitter? Pertanto, l’aiuto e la
collaborazione dei nonni – specialmente se in buona salute – diventano una
risorsa indispensabile per le famiglie. E poi i nonni riescono ad instaurare con i
propri nipotini un rapporto di armoniosa complicità e di profondo affetto, che
una persona estranea alla famiglia non può creare pur se preparata e con tanta
esperienza. Questo donare in maniera incondizionata amore e affetto dei nonni
ai propri nipotini che a loro volta restituiscono ai nonni in maniera spontanea e
eccessiva, questo legale d’amore così forte che si instaura tra nonni e nipoti, ci
fa comprendere il pianto dirotto dei nipoti sulla bara nonni. Don Vincenzo di
Palo nel suo intervento – dopo aver ricordato quest’ultimo episodio spesso
vissuto durante i funerali di molti nonni – si è rifatto ad alcune riflessioni di
Papa Francesco
sui Nonni. Nell’Omelia letta in Canada il 26 luglio 2022 il
Papa affermava: “Oggi è la festa dei nonni di Gesù: Gioacchino e Anna, di cui
Gesù ha sperimentato
la VICINANZA, la TENEREZZA e la SAGGEZZA
. I
nonni sono sempre vicini ai nipoti, li amano in maniera incondizionata e
soddisfano ogni loro desiderio. In loro prevale la vicinanza e la tenerezza ma -
ha osservato Don Vincenzo – i nonni non devono sostituirsi alla figura
genitoriale. Sono i genitori che devono trasmettere ai propri figli dei valori ed
essere essi stessi esempi di vita corretta e di rispetto verso gli altri. I nonni con
modalità diverse devono affiancare i figli in questa azione educativa nei
confronti dei nipoti mai sovrapporsi ad essi. La priorità educativa è dei genitori,
per cui se nei nonni prevale la tenerezza o una carezza nei confronti dei
nipotini, i genitori se necessario devono rimproverare i propri figli. Don
Vincenzo ha – poi – letto alcuni passi del discorso
“LA CAREZZA E IL
SORRISO”
fatto da Papa Francesco ai nonni e ai nipoti il 27 aprile del 2024.
“La fede l’ho ricevuta da mia nonna, dalla quale per prima ho imparato a
conoscere Gesù che mi ama, che non ci lascia mai soli e ci sprona ad essere
vicini gli uni agli altri e a non
escludere
mai nessuno”.
Questa frase se da un
lato ci fa riflettere sul fatto che sono i nonni a insegnare ai nipoti a farsi il segno
di croce, a recitare una preghiera, a portarli a messa la domenica, dall’altro
pone l’accento sulla
“cultura dello scarto”.
Spesso gli anziani vengono
lasciati soli e devono trascorrere gli ultimi anni della loro vita lontano da casa e
dai propri cari. Gli anziani non devono essere lasciati soli perché in essi vi è la
“saggezza della vita”.
L’esperienza di vita maturata dai nonni con gli anni,
coscientizzata e valorizzata diventa
“insegnamento”
per i nipoti. I nonni
hanno il dovere della memoria e del donare senza aspettarsi qualcosa in
contraccambio. Don Vincenzo ha esortato pertanto i nonni a emozionare i
giovani sui valori della vita, integrando il loro contributo all’azione educativa
dei genitori: date fiducia ai giovani, supportateli con il vostro affetto,
trasmettete valori quali l’amore, l’amicizia, la solidarietà, il rispetto per il
proprio corpo e di quello altrui che ci porta a capire il comandamento
“NON
UCCIDERE”
, la fiducia in sé stessi e negli altri. Dopo aver emozionato i ragazzi
allora potremo introdurre delle regole di vita che non verranno considerate dai
giovani come delle restrizioni alla loro libertà ma, invece, come una guida al
raggiungimento del benessere non solo proprio ma di tutta la società.
Ancora
una volta Don Vincenzo ha saputo con le sue riflessioni raggiungere il cuore
degli ascoltatori, suscitando in loro emozioni e insegnamenti.
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