Ruvo,seconda serata del Talos Festival





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Dopo l’avvincente prima serata del Talos 2014, il Festival apre la seconda giornata nell’accogliente auditorium della scuola media Giovanni XXIII.

Per questo primo appuntamento pomeridiano, al pubblico ruvese (e non) viene proposta una conferenza-concerto sulla figura di Salvatore Barile, ruvese di nascita e di spirito.

Il direttore artistico Pino Minafra e l’assessore Pasquale de Palo prendono per primi la parola introducendo il tema della conferenza e ringraziando il gruppo GAL Murgia Più per avere interamente offerto questa preziosa serata.

Il maestro Minafra definisce la serata “sopra le righe, un evento che va oltre la musica e serve a formare il pubblico ruvese”.

Successivamente lascia il microfono alla flebile ma decisa voce di Salvatore Barile che racconta la sua incredibile storia assieme al Dott. Giovanni Esposito, suo medico.

Salvatore inizia la sua storia.

E’ un trombonista affermato quando, all’età di 38 anni, gli viene diagnosticato un tumore alla laringe che in seguito a un intervento gli viene asportata.

Sebbene riesca a parlare a malapena e con difficoltà,eruttando l’aria, Salvatore esprime ai medici il suo sogno di voler continuare a suonare il suo trombone.

I medici lo etichettano inizialmente come pazzo, ma in seguito trovano una soluzione protesica che potrebbe dargli qualche speranza di parlare con più facilità, di suonare non se ne parla, Salvatore viene dunque operato ancora una volta, un intervento molto invasivo che gli lascia sul collo un foro chiuso da un cerotto bianco: per parlare senza particolari sforzi deve esercitare una pressione costante sul cerotto.

Salvatore parla ora normalmente, ma non nasconde di aver fatto tanta fatica a superare difficoltà psicologiche, fisiche e ad essere accettato dagli uomini “normali” con una voce squillante e possente.

Il suo sogno di suonare il trombone è sempre vivo nella sua mente, ma sembra ancora pura follia. Nonostante le esigue speranze, Salvatore ci prova  e dopo vani tentativi un suono esce dal suo trombone.

E’ la gioia pura, una sensazione bellissima che sorprende lui stesso e i medici.

Oggi Salvatore suona il flicorno tenore, il suo trombone ha bisogno di due mani per essere suonato: lui è come se ce n’abbia solo una. Il nostro concittadino gira l’Italia a raccontare la sua emozionante storia, testimoniando come il mistero della musica sia così forte da spingere un uomo senza le corde vocali a suonare uno strumento a fiato.

Ma Salvatore va oltre tutto ciò: la sua storia insegna che per superare le più grandi difficoltà occorre sì un pizzico di fortuna, ma anche tanta forza di volontà, sacrificio e passione.

A dimostrazione di ciò, Salvatore proseguito la serata suonando con il suo amico pianista Domenico Bruno brani come “Tu si’ na cosa grande”, “Vesti la giubba”,” con te partirò” e “nessun dorma”.

Come già anticipato da Pino Minafra, ognuno di noi, uscendo da quell’auditorium, è un po’ cresciuto e in futuro affronterà le difficoltà in maniera diversa, magari avendo nella mente l’immagine di un uomo, il suo dito sul collo, il suo flicorno e le sue melodiose note.

 

Il secondo appuntamento, presso il Pala Colombo di Ruvo di Puglia, ha visto esibirsi l’Orchestra di Fiati del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, diretta dal M° Annibale Dambra, insegnante di Musica d’insieme per fiati nello stesso conservatorio.

Come spiegato da una delle componenti dell’orchestra, l’obiettivo che questo  progetto si pone è in primo luogo quello di valorizzare l’impegno e il talento dei giovani musicisti coinvolti nell’ensemble, in secondo luogo quello di condividere e diffondere la cultura musicale, partendo dai brani più vicini alla tradizione del nostro territorio, per poi arrivare ad affacciarsi alla musica internazionale.

L’introduzione iniziale arriva però solo dopo il primo brano, è la musica infatti la protagonista assoluta della serata e senza bisogno di presentazioni l’orchestra travolge subito il pubblico con l’energia della banda: apre con la marcia “Vita Pugliese”, composta dal maestro G. Piantoni.

Il secondo brano proposto è invece del compositore leccese L. Quarta “ Giardini Orientali” .

I brani successivamente eseguiti rivolgono lo sguardo al mondo americano: prima la suite dedicata al compositore J. T. Williams, poi un omaggio al compositore Henry Mancini con una serie di brani tra cui la celebre “Moon river”.

A seguito dei brani italiani “Wind” e “Ballata”, un piccolo “blitz” del direttore artistico del Festival, Pino Minafra, che ha sottolineato l’importanza del Conservatorio inteso non soltanto come luogo dove “conservare” l’immenso patrimonio musicale del passato, ma sopratutto come “luogo-motore” di un laboratorio che deve produrre una “nuova” musica proiettata sul presente e sopratutto sul futuro.

L’orchestra è stata definita dal M° una “macchina da guerra” che ha connotato l’impronta della serata, definita storica proprio perché forse per la prima volta un’Orchestra di Fiati proviene da un “museo”.

Il M° Gianpaolo Schiavo, Direttore del Conservatorio, intervenuto subito dopo, ha innanzitutto ringraziato l’Amministrazione del Comune di Ruvo di Puglia, l’Assessore Pasquale De Palo e lo stesso Pino Minafra, mettendo successivamente in evidenza l’impegno dei giovani componenti dell’Orchestra e la grande passione dei loro insegnanti, tra cui i M° Di Benedetto, Di Maso, Girardi, Palmisano, Chiarulli, presenti in sala.

La parola è tornata poi alla musica. Ad un’altra parentesi statunitense con la “A festive Overture” del newyorchese Reed, sono seguite due composizioni originali per Orchestra di fiati, “Queen’s Park Melody” e “Oregon”.

A conclusione del concerto, non poteva mancare l’omaggio alle due anime del Talos: “Pinocchio”, composizione di Livio Minafra, e “Fantozzi” del papà Pino, che ha diretto in prima persona il brano, divertendo i musicisti e tutto il pubblico.

Incoraggiati poi dallo stesso Direttore Artistico, i musicisti hanno concluso la serata concedendo il bis del brano di apertura, “Vita Pugliese”.

Marco Ciliberti & Felice Berardi    -    foto di Rocco  Lamparelli

 

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