Ruvo,Talos Festival energia,musica,ma anche poesia
Il concerto degli allievi di pianoforte del M° Enrico Palladino, in collaborazione con l’Unione Italiana ciechi e ipovedenti, ha aperto la terza giornata del Talos Festival.
L’esibizione dei ragazzi si è tenuta presso l’ auditorium della scuola media Giovanni XXIII.
E’ il Direttore Artistico Pino Minafra a introdurre la serata descrivendola come “un’occasione preziosa e rara” soprattutto per la sua valenza sociale.
L’ Unione Italiana ciechi ed Ipovedenti, infatti, è un’associazione che ha come obiettivo quello di assistere e aiutare questi ragazzi ad integrarsi nella società attraverso programmi di studio e corsi di formazione.
Tra questi vi è il laboratorio di innovazione che prevede lo studio del piano forte, del canto e la didattica della notazione Braille, strumento imprescindibile per tali attività.
E’ poi l’assessore Pasquale de Palo a prendere la parola facendo notare come la serata sia strettamente legata alla conferenza tenuta il 5 settembre con S. Barile c’è voglia di riscatto in tutte le persone che nella loro vita hanno avuto ”un incidente di percorso”.
Ma se le persone che le circondano non collaborano questo riscatto non ci sarà mai.
Queste le parole del musicista che sottolineano quanto sia importante la presenza e la collaborazione della gente e soprattutto l’attenzione e la sensibilità che le istituzioni devono avere nei loro riguardi.
Istituzioni che sembrano a volte essere assenti e reticenti.
Ne sa qualcosa Luigi Iurlo, presidente dell’associazione Unione italiana ciechi e ipovedenti, il quale denuncia il completo disinteresse da parte delle amministrazioni di moltissimi comuni ”Per questi ragazzi, per l’integrazione, noi ce la mettiamo tutta, ma la maggior parte dei comuni sono assenti, sono latitanti” e dunque tutte le loro iniziative sono autofinanziate o sono sostenute dalle famiglie e dall’associazione.
E’ questa la dura realtà che l’associazione vive giorno per giorno e perciò il Talos Festival diventa una grandissima occasione per la valorizzazione degli allievi del M° E. Palladino ma anche un modo per sensibilizzare la cittadinanza.
La serata vera e propria prende avvio con la lettura da parte di Rossella Stallone della poesia ”Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale” di Eugenio Montale, accompagnata al pianoforte dallo stesso M° Palladino.
”Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho sceso perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue” questi i versi del poeta genovese che riverberano nella sala gremita di gente, e sottolineano quanto gli occhi dell’anima di sua moglie siano in grado di vedere meglio dei suoi e guardare oltre… perché è questo che si dovrebbe fare, guardare oltre, ben oltre lo sterile ‘vedere’. Questa è dunque l’energia che i ragazzi trasmettono durante il concerto; un’energia limpida e travolgente che viene riproposta attraverso l’esecuzione dei vari brani. Un repertorio ampio che spazia dalla musica classica con le sinfonie di Chopin, Bach e Rachmaninoff a brani di musica contemporanea con ”Immagine” di John Lennon, brani del musicista Giovanni Allevi e con l’interpretazione canora dei brani ”I will always love you ” e ” Memory” da parte delle sorelle Di Cugno.
La serata si conclude con i ringraziamenti del direttore artistico Pino Minafra al M° E. Palladino e ai suoi allievi e all’Unione italiana ciechi e Ipovedenti per questa occasione così importante sia a livello artistico ma soprattutto al livello sociale perchè ci ha reso consapevoli di quanto sia importante collaborare per poter camminare insieme, per poter creare quel ”terreno fertile” che permetta il ”riscatto”.
Di contro, l’energia, il dinamismo, la passione, il brio, il ritmo, sono solo alcuni essenziali ingredienti del mix alchemico che ha coinvolto e trasportato il pubblico presente al PalaColombo di Ruvo di Puglia, in occasione del concerto serale.
Protagoniste la ’Birbantband Italian Street Band’ e la ‘Route 99’, con ospite il Maestro Dario Cecchini. Un’anteprima difficile da considerare tale, a detta del Direttore Artistico Pino Minafra, poiché svela già gli alti livelli raggiunti dalla manifestazione.
In un’atmosfera coesa, giocosa e onirica la Birbantband, nata nel 2011 da un’idea del clarinettista Vincenzo Jurilli, apre la serata in maniera energica e distintiva, unendo alla propria musica un coinvolgente e fresco quadro coreografico.
La banda, nella sua esibizione, si pone un obiettivo: ripercorrere le ‘radici della loro identità’, scavando, con una fame senza confini, nella ‘storia e nelle emozioni di una storia vissuta, con addosso la trepidazione di una storia ancora da vivere’.
Attraverso dei racconti annotati su di un libro da Domenico Cantatore, testimonianza e veicoli di storia realmente vissuta tra le mura delle città che viviamo ancora, i tredici componenti della banda si addentrano tra le vicende della Ruvo antica, sviluppando immagini che, come spiegato da loro, divengono soggetto e predicato musicale, dipinte nota per nota su una tela immaginaria e collettiva.
L’arrivo dell’acqua pubblica in paese, il mormorio della folla che si riuniva in piazza, la condivisione di sentimenti comuni di una società tenace. ‘Un ritmo dell’anima che si estende tra pietra e cielo, che regala l’infinita freschezza delle consuetudini di un tempo’: è questo ciò che la banda ha detto di aver assaporato durante le prove della loro esibizione.
Il raccontare tutto ciò con la musica, con il movimento, con le parole, rende inevitabile non essere coinvolti e travolti da un’onda di passione e dinamismo per cui è impossibile assopirsi e non rimanere catturati dal carisma e dalla forza che sprigionano questi ‘’ragazzi birbanti nell’animo’’.
Si riscopre il gusto di questa materia primordiale, spaziando da pezzi leggendari (‘I feel good’, James Brown) passando per un mix di musica moderna ed attuale, fino ad arrivare ad un tributo al M° Dario Cecchini che interverrà poco dopo.
La Birbantband lascia il segno nel Talos 2014, regalando una fetta della vita dei nostri nonni rivista in chiave giocosa, scorrevole e dal gusto piacevolmente nostalgico.
Segue irrompendo dal fondo del PalaColombo la ‘Route 99 Street Band’, nata nel 2012 ad opera di Giuliano Teofrasto, e subito viene instaurata una bella complicità tra musicisti e pubblico. Quest’ultimo viene spesso sollecitato a partecipare in maniera attiva al concerto, coinvolto con leggerezza e brio, accompagnato in un percorso tra le nuances della musica jazz e specialmente attraverso diversi pezzi del maestro Dario Cecchini (proveniente dalla street band ‘Funk Off’), che si accoderà alla Route 99 in un magico gioco di assioli e simbiosi armonica.
Complici dalla prima all’ultima nota, l’esplosivo connubio tra il sassofonista e la banda travolge gli spettatori in un piacevole excursus tra i più noti pezzi di Cecchini, stringendo a sé il pubblico e coinvolgendolo come difficilmente si riesce a fare.
Anche qui la forza e l’energia si configurano come uniche realtà sostanziali, matrici di un jazz irriverente e fertile, da cui si coglie l’infinita passione dei musicisti, inebriati di allegria e accompagnati da coreografie ricche di giochi speculari.
Nel clima autentico di compartecipazione e corrispondenza artista-pubblico che si viene ad instaurare, la musica ne fa da protagonista, proseguendo in maniera fluida verso una conclusione frizzante ed applaudita. Appoggiato vivamente dal pubblico, il Direttore Artistico richiede alla band e al sassofonista un ultimo pezzo, quasi nessuno volesse interrompere la magica alchimia creatasi nel palazzetto dello sport.
Al termine dell’esibizione del maestro Dario Cecchini e della Route 99, Pino Minafra invita i giornalisti stranieri Gerry Koster e Michael King, arrivati a Ruvo di Puglia dall’Australia e dal Canada, presenti al PalaColombo per assistere alla manifestazione.
Così si conclude questa terza giornata, ma l’anteprima prosegue oggi, con l’inaugurazione della mostra fotografica di Rocco Lamparelli ‘’Musica e Territorio’’ alle ore 18:00 presso l’Ex-Convento dei Domenicani, e a seguire Vincenzo Mazzone e Nicola Pisani (batteria e sax rispettivamente) nella Serd Band della Asl di Ruvo di Puglia.
Alle 20.00 poi in Largo Cattedrale si esibirà la banda ‘Vito Giuseppe Millico’ di Terlizzi, ne ‘Gli Incantesimi della Musa’, diretta dal M° Salvatore Campanale.
Biagio Campanale & Alessia De Lucia foto di Rocco Lamparelli
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