11 SETTEMBRE. DODICI ANNI DOPO





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Ormai sono trascorsi dodici anni da quelle immagini che sono rimaste impresse nella memoria di tutti, anche di chi una memoria non l’ha più. Dodici anni fa l’America subiva il peggior attacco della sua storia. Le celebrazioni in memoria non solo delle vittime dell’11 Settembre ma anche di un attacco al cuore dello stato rappresentato da quelle torri implose e sparite nell’arco di attimi terribili, quest’anno sono state ridimensionate rispetto agli anni passati, con il presidente americano Barack Obama che dopo i minuti di silenzio alla Casa Bianca in ricordo dei due aerei che hanno colpito le Torri Gemelle, parteciperà a una commemorazione presso il Pentagono di Washington. Accesi i fasci di luce al World Trade Center, simbolo di un’America che non si ferma e piega, dove ormai spicca la Freedom Tower. Gli americani non hanno dimenticato la violenza di quanto accaduto in quella data destinata a restare nei libri di storia per sempre, non hanno dimenticato parenti e amici che hanno trovato la morte in quelle torri, non hanno spesso dimenticato l’odio verso il paese che ha cominciato questa guerra.

Un’America che non si ferma dunque, un’ America che lotto e va avanti e costruisce. Simbolo evidente di questa crescita inarrestabile è il l nuovo Ground Zero che prevede la costruzione, già in atto, di quattro torri che ospiteranno uffici, negozi, aree dedicate ad esposizioni artistiche, una nuova stazione dei mezzi pubblici, ma soprattutto un memoriale e un museo dedicati all’attentato. Lavori imponenti e investimenti di milioni e milioni di dollari per dimostrare la voglia di andare avanti, di crescere e non dimenticare. La prima torre, Freedom Tower, esternamente è già ultimata e la cerimonia di inaugurazione e apertura al pubblico è prevista per il 2014. La seconda torre conterà 88 piani e avrà il tetto a forma di diamante e sarà inaugurata presumibilmente nel 2016, mentre la terza torre, opera del famoso architetto Richard Rogers, conterà 80 piani il 2015.

E’ stata quasi ultimata invece la quarta torre di 64 piani che dovrebbe essere inaugurata già a fine anno.

Un’America inarrestabile, che dimostra ogni giorno che quel famoso 11 Settembre 2001 è stato solo uno stop momentaneo ad un’economia e una società in grado di superare anche gli attacchi più duri, quelli al cuore, un cuore che non si arresta ma che riprende a battere forte più di prima, indifferente alle critiche del mondo tutto che spesso la definisce spregiudicata. Il silenzio e il rispetto e il ricordo per le vittime non si fermerà mai, parola degli americani.

Rossella De Palma

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