ALTAMURA, AFFRONTA LA BATTAGLIA CONTRO IL CANCRO





1899282_10204134040585113_839307027880363100_o(1)

Nell’accezione medico-scientifica, il cancro al seno è inteso come una patologia per cui una massa di tessuto tende a crescere in maniera eccessiva rispetto ai tessuti normali. Il malato, invece, la intende con una sola parola: paura.

Il terrore di non poterne uscire, l’ansia di non poter più vivere, la consapevolezza di dover soffrire.

Si entra davvero in un tunnel buio senza mai più uscirne?

A questo interrogativo risponde il Dott. Francesco Schittulli con il suo libro “Con il nastro rosa”. La presentazione del libro, con annessa argomentazione, si è tenuta il 1° Dicembre 2014 presso il Teatro Mercadante.

Intervistato dalla giornalista Mariella Colonna, il Dott. Schittulli (Chirurgo-oncologo nonchè Presidente della Lega contro i tumori) ha raccontato il modo in cui è stato scritto il libro, ossia a quattro mani: con il Dott. Aldo Forbice, che ne ha voluto fortemente la stesura. Insieme, hanno deciso di raccontare la testimonianza di trenta donne sopravvissute al tumore al seno: le fasce d’età prese in considerazione vanno da un minimo di ventisei ad un massimo di settant’anni.

Il dottore ha esplicitato ai presenti come questa forma di tumore colpisca l’organo materno intaccando tre aspetti principali: maternità, estetica e sessualità, per cui la donna viene logorata sia fisicamente che psicologicamente.

Negli ultimi anni questa malattia è aumentata: come spiega Schittulli, il 30% delle donne soggette al cancro al seno hanno meno di cinquant’anni e i dati relativi all’aumento della patologia sono in crescita. Ciò è dovuto a varie cause, quali genetiche, ambientali, alimentari, sedentarie o anche riguardanti materiali cancerogeni con cui si creano i vestiti.

Come combatterla dunque? Schittulli insiste molto sulla prevenzione fatta di controlli costanti già dall’età di 10-11 anni: come sostiene infatti, dal passato al presente ci sono stati molti cambiamenti abitudinali che hanno inciso sullo sviluppo del corpo femminile, per cui la donna oggi è più precoce nel ciclo mestruale, ma allatta in età più adulta.

Perciò, il dottore-autore esorta a rispettare costantemente la “tripletta” di controlli: visita senologica-ecografia-mammografia. Tra la prevenzione vi è anche la sana alimentazione accompagnata da una regolare attività fisica.

I casi di tumore raccontati nel libro parlano di un riscatto della donna con l’uscita trionfante dallo status depressivo di “malati”: Schittulli ricorda, piacevolmente, donne che col sorriso davano sostegno ai proprio cari, come se la malattia non appartenesse a loro.

Di seguito, esplicita calorosamente il suo affetto e la sua stima verso il Dott. Veronesi (Ministro della Sanità) grazie alla cui proposta, oggi, è possibile operare il tumore al seno asportando solo la parte colpita, senza rimuovere tutto l’organo ghiandolare. Questo è stato reso possibile anche dall’avanzamento degli studi e dal potenziamento tecnologico degli strumenti con cui si opera.

Ma il primo passo verso una guarigione efficace è non nascondersi. Paradossalmente è una fortuna che i casi di tumore al seno siano aumentati: questo provoca un’apertura sociale al problema, un dialogo continuo e un sostegno inter ed extra-familiare, stabilendo così un benessere psicologico che aiuta a superare il disagio biologico. In merito, ad Altamura, come in altre città, si aprirà prossimamente la sede della LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori, di cui Schittulli è il presidente nazionale) che agirà su tre fronti: la prevenzione primaria (stili e abitudini di vita), quella secondaria (promozione di una cultura della diagnosi precoce) e l’attenzione verso il malato, la sua famiglia, la riabilitazione e il reinserimento sociale.

Numerosi gli interventi dal pubblico di donne e uomini che hanno mostrato le proprie debolezze, hanno raccontato le proprie esperienze e hanno esplicato i propri dubbi.

Un teatro commosso dinanzi alle parole finali del dottore: “Ogni giorno in Italia si ammalano mille persone, dobbiamo perciò creare un’alleanza politica e sanitaria basata sulla Meritocrazia. Viva la vita!”.

 MARIA BRUNO

 

Commenti

Commenti


Condividi