ALTAMURA,CRISI DI GOVERNO O FIDUCIA?





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Oggi alla Camera e Senato verrà chiesta la fiducia al Governo Letta, epilogo o possibile soluzione alla crisi che aleggia sin dalla costituzione del nuovo Governo. Con le dimissioni da parte dei Ministri facenti capo al PdL si è ufficialmente aperta una crisi, non nuova negli ultimi anni. Il Ministro Carrozza commenta: «Non solo l’aumento dell’IVA ma a rischio sono altri provvedimenti come l’investimento sulla scuola. I ministri che hanno fatto questa scelta di dimettersi ne dovranno rendere conto agli italiani». Il pretesto è stato l’aumento del’Iva, che è stato visto da Berlusconi come una violazione dei patti di Governo. Berlusconi ribadisce che ha invitato a presentare le dimissioni per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani. Insomma in un’incessante guerra di soldatini senza tregua, nel contempo il popolo italiano, stanco prende la valigia di “cartone”, come i nostri avi in passato, ed emigra alla l’estero per la crisi economica che ha svuotato le tasche degli italiani, causato da un Governo che non governa, che sembra aver dimenticato l’obiettivo fondamentale “il bene comune”.

Ho chiesto agli esponenti del Pd, del Pdl e del Movimento Cinquestelle di Altamura, di commentare la situazione attuale in cui verte il Governo italiano, quali le conseguenze causata dalla crisi e le eventuali soluzioni. Un confronto democratico tra tre posizioni differenti da cui si evince la necessità di un cambiamento immediato.

On. Liliana Ventricelli Pd: «Quando noi del Pd accusiamo sovente il Pdl di esser un Partito schiavo di un padre-padrone, non credo parliamo senza conferme oggettive. Davanti ad un Paese che si sveglia con la notizia della pubblicazione dei dati istat sulla disoccupazione ad agosto (40,1% nuovo record dagli anni ’70), la nuova e disastrata Forza Italia è occupata a saldare i conti interni e a trovare una via d’uscita per i problemi giudiziari del suo leader. Questo atteggiamento sta offendendo la dignità di tantissimi italiani che hanno serio bisogno di interventi urgenti. Domani il Presidente Letta verrà alle camere chiedendo la fiducia su un programma chiaro che guardi alle esigenze del Paese: riforma elettorale, misure per il lavoro, la scuola, ricerca e innovazione. I parlamentari del Pdl decidano quali sono le loro priorità, se si vuol guardare davvero ai problemi reali. La tenuta di questo governo deve essere verificata in parlamento, siamo contrari a finte dimissioni e a continue minacce sulla stabilità del Paese. Auspico una piena responsabilità nel voto di domani e un rilancio dell’azione di governo».

 

Michele Cannito attivista Cinquestelle: «Siamo dinanzi ad una delle crisi più serie della storia italiana degli ultimi 60 anni. Le soluzioni? Pdl, Pd (soci d’affari da 20 anni) devono andar via da questo Paese. Chi continuerà a votare ‘sta gente, non merita più la cittadinanza italiana. Lo stesso dicasi per chi continua a fare il “guardone”. Il M5S ha dato un duro colpo al “sistema”, ma in questo delicato momento, da solo, non può far nulla! Ci vogliono altre persone perbene che si mettano in prima linea, confluendo nel M5S! Grillo ha ribadito, ieri, che se dopo questo ennesima crisi di Governo, c’è ancora qualcuno, in Italia, che continua a votare Pd e PDL, vorrà dire che il M5S, cesserà di esistere e andrà via da questo Paese. Capisco lo sfinimento di Beppe, che ha dato ( e continua a farlo!) tantissimo a questo Paese. Lui ha cambiato la Storia di questo Paese e forse dell’Europa, fra qualche mese. Lui, usa queste parole, perché è sicuro che se si va al voto, si VINCE! E a vincere è il Paese! Anch’io ne sono sicuro. Quindi, la soluzione? voto subito!! E daremo l’Italia agli italiani. A quel punto la missione del M5S, sarà finita. Beppe Grillo e anche molti di noi non hanno velleità politiche o candidature da rivendicare, noi abbiamo solo un OBIETTIVO: “guardare i nostri figli in faccia , senza vergogna e dire loro “Papa’ ha dato il proprio contributo al cambiamento del Paese!”»

 

Pasquale Giorgio esponente del Pdl: «Ci facciamo carico, con sacrificio e coraggio, di tutte le ristrettezze economiche che il governo centrale impone alle amministrazioni locali e ai cittadini, ma non a sé stesso. Dopo l’assurdo taglio dei servizi resi in favore delle periferie d’Italia, primo fra tutti quello relativo ai tribunali minori e alle sezioni distaccate, le fibrillazioni politiche in atto porteranno ancora maggiori disagi. La mancata erogazione della prima rata IMU rischia di ricadere sui cittadini, a causa della mancata approvazione del d.l. IVA che, fra l’altro, conteneva la proroga dei termini per le anticipazioni di tesoreria e l’integrazione del fondo di solidarietà comunale per 120 milioni di euro. Misure, queste, indispensabili per la vita dei comuni, erogatori di servizi essenziali in favore dei cittadini, che rischiano di essere così trasformati in esattori per conto del grasso governo centrale ed indotti alla incapacità di operare. É indispensabile che la politica compia uno sforzo ulteriore, alleggerendo il peso economico dello Stato in tutte le sue articolazioni, attraverso riforme selettive e ponderate che consentano nuovi investimenti e reale riduzione delle tasse. In questa città, da pochi anni riconosciuta tra i “comuni virtuosi”, abbiamo operato razionalizzazioni per circa 10 milioni di euro rispetto ad un bilancio di circa 40, garantendo qualità dei servizi e livelli occupazionali. L’auspicio, ora, é che Roma sappia essere più vicina ai bisogni delle periferie, agli sforzi delle amministrazioni locali, alle speranze dei cittadini e al coraggio delle imprese. Sono, questi, gli ingredienti necessari alla formazione di un Governo realmente degno di fiducia e capace di risollevare le sorti del Paese».

 

 

 

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