Confesercenti: «Basta con i titoli ad effetto! La nostra offerta è variegata»





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Il coordinatore provinciale di Fiepet- Confesercenti Terra di Bari, Antonello Magistà, replica alle denunce sui rincari nel settore turismo in Puglia. La presidente di Confesercenti Bari, Raffaella Altamura, invita ad aprire un tavolo di concertazione e ricorda come l’aumento dei prezzi sia proporzionale a quanto sta accadendo in tutti i settori. E l’assessore regionale smentisce che il trend turistico pugliese sia in ribasso (a luglio 2023 +10% rispetto allo stesso periodo del 2022)

Un’estate all’insegna di prezzi alle stelle ed aumenti che starebbero mettendo a rischio il futuro del turismo e della ricettività in Puglia? Il dibattito è aperto, apertissimo, ma la parola d’ordine deve essere quella di non fare di tutta l’erba un fascio. I turisti vanno via perché la spesa arriva sino a 500 euro pro capite al giorno? Non è detto, o almeno dipende da quali servizi si voglia usufruire. Le zone maggiormente coinvolte sarebbero quelle del Gargano e del Salento, ma è chiaro che anche il barese rischia di essere tirato dentro. Tra l’altro, l’assessore regionale al turismo, Gianfranco Lopane, ha smentito i dati in ribasso per quanto concerne le presenze in Puglia. Anzi, l’assessore ha rilanciato snocciolando un dato che va in controtendenza rispetto ai titoloni di questi giorni: in attesa del resoconto ufficiale, nel mese di luglio la nostra regione avrebbe registrato un trend del 10% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Insomma, la Puglia tira ancora.  Il coordinatore provinciale Fiepet – Confesercenti Terra di Bari, Antonello Magistà, parte da un presupposto molto importante: «La qualità del nostro turismo si è elevata. Con una fetta di questo turismo, circa la metà, che arriva da paesi stranieri», spiega Magistà. Il coordinatore provinciale di Fiepet non ci sta a sentir parlare di un attacco a 360° al sistema: «Intanto, vorrei invitare i miei conterranei ad evitare di fare più clamore ed interessarsi davvero alla realtà. Senza giustificare i casi estremi- aggiunge Magistà- il turismo “mordi e fuggi” fa numero ma anche tanto caos, molto spesso senza rispettare le nostre città ed il nostro territorio, a differenza di un turismo più qualificato e rispettoso». Il coordinatore provinciale Fiepet entra nel dettaglio delle cifre snocciolate (e denunciate…) in questi giorni: «Voglio raccontare la mia esperienza di una giornata al mare trascorsa con la famiglia. E in Puglia… Posso dire di essere stato servito e coccolato nel migliore dei modi, spendendo meno della metà dei 500 euro denunciati dagli articoli dei giornali. Per turismo di qualità intendo anche che gli addetti che lavorano all’interno della struttura- aggiunge Antonello Magistà- parlano senza problemi almeno due lingue, oltre all’italiano». L’invito è quello di non farsi del male da soli: «Ovviamente non siamo perfetti e c’è ancora tanto lavoro da fare, non dobbiamo nemmeno prestarci al gioco chi ha interesse a far del male alla nostra regione. Io credo che pochi territori come il nostro- aggiunge il coordinatore Fiepet- offrano la possibilità di scegliere quanto, come e dove spendere. Nessuno può precludere ad un imprenditore di attuare il proprio modello di offerta, e se proporla ha un costo per l’impresa, avrà, di conseguenza, anche un costo più alto per i fruitori, che, a loro volta, possono sempre scegliere in quale struttura andare. La Puglia è fortunata, perché può permettersi di proporre focaccia e birra (che è anch’essa una grandissima ricchezza), o, dall’altra parte, offerte più qualificate, che hanno un costo diverso. Qualsiasi ospite, che sia un turista o locale, è libero di scegliere in base ai propri parametri. Chi, per mille motivi, non può permettersi o non vuole scegliere strutture con costo superiori, ha sempre la possibilità di optare tra un numero importante di alternative. Questa, secondo me- sottolinea Antonello Magistà- è una ricchezza e non un limite. Poche regioni offrono questo tipo di opportunità. Amiamoci di più perché noi pugliesi siamo fortunati!». Anche Raffaella Altamura, presidente di Confesercenti Bari, invita a non mettere tutti nello stesso calderone: «Almeno dal punto di vista mediatico, c’è il serio rischio che il caro prezzi ci travolga. Per quanto concerne la situazione nel barese- spiega Raffaella Altamura- ritengo assolutamente necessario aprire con urgenza un tavolo di confronto con la Città metropolitana di Bari ed attuare politiche che puntino alla crescita del livello culturale degli imprenditori turistici. L’offerta variegata deve esserci e la Puglia, ed in particolare il barese, può permettersi di accontentare qualsiasi tipo di richiesta, ma è fondamentale non lasciare nulla al caso o all’improvvisazione. Purtroppo, in questi giorni, è diventato quasi lo sport preferito sparare a zero sui rincari, ma dobbiamo anche fare in modo che siano anche offerti servizi all’altezza. Voglio dire che l’aumento dei prezzi non deve avvenire perché “tanto lo fanno tutti”, ma deve essere giustificato da una proporzionale crescita dell’offerta. Altrimenti si rischia di fare il gioco di chi denigra il nostro territorio per trarre vantaggi», aggiunge la presidente di Confesercenti Bari. In conclusione, Raffaella Altamura rammenta come l’aumento dei prezzi sia contingente rispetto a quello che sta accadendo in tutti i settori del Belpaese: «L’aumento dei prezzi non deve essere visto a tutti i costi come una speculazione. Prima il Covid, poi la crisi energetica con l’aumento dei costi dei beni di prima necessità, l’aumento delle materie prime hanno portato inevitabilmente gli imprenditori ad aumentare i prezzi, le cui percentuali sono assolutamente in linea con quanto sta accadendo in tutti i settori».

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