Etichetta energetica,consigli e informazioni





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La necessità di proteggere l’ambiente, pur mantenendo un adeguato livello di benessere, è alla base delle scelte riguardanti la produzione ed il consumo dell’energia.

L’uso razionale delle risorse, energetiche ma non solo, comporta un doppio beneficio: il singolo cittadino pagherà una bolletta meno cara e la collettività si avvantaggerà di un minore inquinamento ed una minore necessità di importare energia e materie prime dall’estero. Ridurre i consumi di energia elettrica ed altre risorse è possibile. Anche in casa nostra possiamo fare molto adottando una serie di accorgimenti e comportamenti, senza per altro grandi sacrifici o rinunciare al comfort, ma solo con un po’ di attenzione, programmazione e buona volontà. 
Le possibilità di risparmio sono tante e spesso sotto gli occhi di tutti. 
Limitare i consumi irrazionali ed eliminare gli sprechi di energia e di acqua sin da oggi significa non solo ridurre le spese (le “bollette” saranno più leggere e le spese della gestione familiare più contenute) ma anche contribuire ad un ambiente più pulito; significa pensare al futuro.

Ecco quindi perché è stata adottata l’etichetta energetica :suo scopo è quello di informare gli utenti finali sul consumo di energia e di altre risorse essenziali dei prodotti coperti, per consentire un impiego più razionale e favorire il risparmio di energia e di acqua oltre che ridurre l’inquinamento atmosferico. inoltre, promuovendo la scelta dei modelli con consumi più contenuti ed elevate prestazioni al momento dell’acquisto, l’etichetta favorisce lo sviluppo tecnologico dei prodotti. Dapprima l’etichetta energetica è stata applicata ai principali elettrodomestici: si è partiti nel 1998 con i frigoriferi e congelatori, cui sono seguiti lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, lavasciugatrice, lampade ad uso domestico, forni elettrici ed infine condizionatorinel 2003.

Le etichette delle diverse apparecchiature presentano elementi ricorrenti ed una veste grafica che non è variata nel tempo: una serie di frecce di lunghezza crescente e di colore diverso; ad ogni freccia è associata una lettera che indica la classe di efficienza energetica; di solito sono visibili solo 7 frecce con le rispettive lettere. Il nome del produttore o del marchio e l’identificazione delmodello sono sempre presenti, insieme all’indicazione del consumo annuo di energia elettrica in kWh. A parità di altre caratteristiche tecniche o prestazionali gli apparecchi con consumi più bassi hanno la freccia più corta di colore verde, quelli con consumi più alti hanno la freccia più lunga di colore rosso.

L’etichetta deve essere posta dal negoziante, ben visibile, davanti o sopra a tutti gli apparecchi esposti per la vendita anche se ancora contenuti nel loro imballaggio. Quando non è possibile per il consumatore prendere diretta visione dell’apparecchio – ad esempio nelle vendite per corrispondenza o via internet – è fatto obbligo al venditore di renderne note le prestazioni energetiche e funzionali sui cataloghi di offerta al pubblico o on-line.

Dal primo settembre 2013 l’etichetta energetica è diventata obbligatoria anche per le lampade elettriche (lampade a filamento, fluorescenti, a scarica ad alta intensità e LED) e le apparecchiature d’illuminazione immesse sul mercato comunitario dal 1 settembre 2013. Sono escluse dall’obbligo di etichettatura particolari tipologie di lampade e moduli LED con un flusso luminoso molto basso (inferiore ai 30 lumen), se commercializzati per funzionare con batterie e quelli commercializzati per applicazioni il cui scopo primario non è l’illuminazione.

Per questo particolare gruppo di prodotti l’etichetta energetica può essere applicata sulla lampada o stampata sugli imballaggi. L’etichetta da applicare sulle lampade è formata da tre settori:

SETTORE 1: dove viene identificata la lampada, riportando il nome od il marchio del costruttore ed il nome del modello

SETTORE 2: dove sono riportate le classi di efficienza energetica e si evidenzia a quale classe appartiene lo specifico modello di lampada. Vi è infatti riportata la serie di frecce di lunghezza crescente e colore diverso, associate a una lettera dell’alfabeto (dalla A++ alla E). La lettera A++ (e la relativa freccia verde più corta) indica dunque, a parità di altre caratteristiche, le lampade con i consumi più bassi di energia, le lettere C, D o E (con le relative frecce più lunghe dal giallo al rosso) indicano i prodotti che hanno i consumi più alti. in questo spazio può essere anche riportato il simbolo dell’ECoLaBEL, l’ecoetichetta assegnata dalla Unione Europea

SETTORE 3: dove viene riportato il consumo di energia in kWh per 1000 ore di funzionamentoall’anno.

Se l’etichetta viene invece stampata sull’imballaggio sono possibili quattro diverse versioni, due a colori e due in bianco e nero, che contengono meno informazioni e hanno dimensioni ridotte.

L’etichetta da applicare sugli apparecchi per l’illuminazione deve essere stampata nelle diverse lingue nazionali. E’ formata da quattro settori:

SETTORE 1: dove viene identificata la lampada, riportando il nome o il marchio del costruttore e il nome del modello

SETTORE 2: dove è contenuta l’indicazione sulla compatibilità dello specifico apparecchio per l’illuminazione con lampade di diverse classi di efficienza energetica

SETTORE 3: dove si evidenzia la gamma delle classi di efficienza energetica – dalla A++ alla G – delle lampade che possono essere utilizzate con l’apparecchio. L’informazione deve indicare con una crocetta le classi di efficienza energetica delle lampade non compatibili con l’apparecchio e le classi di efficienza energetica delle lampade che l’utente può sostituire.

Il possibile utilizzo di moduli LED deve essere specificamente indicato con le lettere “LED”.

SETTORE 4: dove viene riportata una frase che indica se:
- l’apparecchio di illuminazione funziona con lampade o con moduli LED – se l’utilizzatore finale può/non può sostituire le lampade od i moduli LED – se le lampade od i moduli LED sono o non sono forniti con l’apparecchio.  L’etichetta può essere anche esposta con orientamento orizzontale.

 

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