MOLFETTA, “CIBO E COLORI DI PUGLIA” PER FORMARE UN ATLANTE DEL GUSTO





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Si è tenuta presso il Nettuno ricevimenti, il 17 e 18 Novembre,  il meeting di due giorni organizzata dall’Associazione Cuochi Baresi. Un viaggio alla scoperta dei colori, dei sapori e dei profumi per conoscere la cultura enogastronomica della nostra regione, “Cibo e Colori di Puglia”.

Intervistato il presidente dell’Associazione Cuochi Baresi, Franco Lanza:

- Qual è l’obiettivo di questa due giorni?

Promuovere le professionalità del territorio attraverso i prodotti del territorio stesso, mettendo in risalto il settore agroalimentare che in Italia e principalmente al meridione è ricco di prodotti eccellenti.

- Sentiamo molto spesso parlare di “bio”, quanto, questo termine sia usato solo per moda?

Il termine “bio” è poco trattato dai ristoratori, che preferiscono, vista la posizione geografica che ci offre davvero tutto, più il concetto di km0 più che bio, seppure si cerca di preferire produzioni più naturali possibili. E per quanto riguarda la cucina dedicata al pesce, si predilige quella del pescato quotidiano che non risulta assolutamente semplice, cercando di evitare il pesce più sofisticato che appartiene ad altri mari, bensì rendere fantasioso, gustoso ed attraente il pescato del nostro mare.

- Il concetto di mangiar sano come viene vissuto nel settore professionale?

Mangiare sano, corrisponde ad un vero e proprio ritorno al passato, questo in quanto a semplicità e genuinità. È bello creare innovazione su piatti tradizionali, con prodotti tipicamente tradizionali, in cui prevale il concerto di nutrimento dell’alimento. Difatti quest’anno per il tema del concorso abbiamo puntato sull’orecchietta, perché è il simbolo gastronomico (associato alle rape) che rappresenta la nostra regione, nel mondo. Quindi abbiamo voluto lanciare la provocazione creativa sull’uso di un formato di pasta che è legato ad un caratteristico stile rustico.

- Oggi sentiamo parlare di tipologie variegate di farina, come si approccia questo, al mondo della produzione culinaria?

L’invasione dell’industria ha condizionato, sotto l’aspetto economico, la produzione con materie prime a basso costo per cui, evitando l’uso di tutte quelle farine di cui oggi sentiamo parlare il cui uso influiva molto sui costi poiché sicuramente più elevati. Oggi vengono fuori anche per la stragrande quantità di allergie e intolleranze alimentari, in questo caso ogni consumatore finale riesce ad avere un prodotto finito ideale per il proprio organismo ed alla reazione che ha al consumo.

Il motto che vogliamo lanciare in questa occasione è “giocare in casa” perché in Italia, ogni regione ha una sua tipicità e quasi a voler creare un atlante alimentare, con l’obiettivo di mantenere la tipicità degli alimenti e delle ricette, seppure con una rivisitazione indotta dall’uso della tecnologia e secondo regole di marketing attuali.

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