OPERAZIONE “SISTEMA TRANI”. I NOMI





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Custodia cautelare in carcere per Giuseppe Di Marzio, Antonello Ruggiero, Nicola Damascelli, Maurizio Musci. Arresti domiciliari per Luigi Riserbato ed Edoardo Savoiardo.

Ecco i nomi dei destinatari delle misure di custodia cautelare disposte dal gip Francesco Messina, su richiesta del pubblico ministero, Michele Ruggiero, riguardo l’inchiesta della Procura della Repubblica di Trani relativamente a questioni su appalti pubblici e altri provvedimenti della civica amministrazione.

di seguito il comunicato stampa, letto in conferenza questa mattina dal procuratore Carlo Maria  Capristo.

«Su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, la divisione Digos della Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un provvedimento cautelare nei confronti di pubblici amministratori e dirigenti del Comune di Trani.

Le ipotesi di reato a base dell’ordinanza cautelare sono quelle di associazione a delinquere, concussione, corruzione elettorale (voto di scambio), turbata libertà dei pubblici incanti ed altro: reati ascritti ad un comitato politico-affaristico denominato “Sistema” che “comandava” in città.

Imponendo assunzioni lavorative – secondo logiche clientelari di scambio o di asservimento alla loro parte politica e dietro minacce di ritorsioni – presso società operanti a servizio del Comune. Illecitamente interferendo, turbando e/o comunque pilotando le gare nei pubblici appalti. Sollecitando la corresponsione di tangenti in denaro o di altre utilità in cambio dell’aggiudicazione di gare d’appalto. Intimidendo avversari politici ed oppositori interni alla maggioranza mercé ritorsioni (quali licenziamenti) in danno di cittadini/elettori vicini a detti avversari politici/oppositori.

Misure interdittive sono state altresì richieste nei confronti di soggetti apicali della dirigenza amministrativa comunale. Gli odierni provvedimenti costituiscono una prima ed urgente risposta ad un diffuso ed insidioso sistema di condizionamenti ed interferenze illeciti nella gestione di appalti, ed in generale, della cosa pubblica del Comune di Trani.

Le complesse ed accurate indagini svolte da personale della Polizia di Stato di Trani e della Digos di Bari hanno preso avvio da un incendio di origine dolosa che nel settembre 2013 causava la distruzione del capannone di un’azienda di infissi di proprietà di un noto consigliere comunale locale. Nel corso di approfondimenti investigativi emergeva una connessione di quel drammatico episodio con la procedura di aggiudicazione dell’appalto milionario bandito per la vigilanza agli immobili comunali di Trani.

Un’analisi accurata, da parte degli investigatori, della procedura adottata disvelava, sia prassi e metodiche criminose costituenti tipica manifestazione del fenomeno noto come “voto di scambio”, sia meccanismi di inquietante turbativa nella gestione degli appalti pubblici (non solo in quello menzionato della vigilanza) e nella condizione della stessa vita politica dell’amministrazione cittadina, ad opera di taluni appartenenti alla classe dirigente.

I risultati investigativi sono stati resi possibili oltre che dall’impegno profuso dal personale della Digos, dalla coraggiosa e leale collaborazione con l’autorità giudiziaria di cittadini che hanno compreso e consapevolmente scelto l’importanza del potere di denuncia del malaffare. L’ufficio della Procura della Repubblica assicura il proprio deciso impegno nella prosecuzione delle investigazioni per accertare eventuali ed ulteriori fatti-reato e profili di responsabilità penale ad ogni livello».

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