Ruvo,Talos Festival seconda serata





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È stata un successo la seconda serata della diciottesima edizione del “Talos Festival”! Dopo una splendida apertura, fuochi d’artificio con due concerti particolarissimi: a dimostrazione di ciò la platea e le gradinate sono quasi totalmente occupate. La temperatura é piú mite e dopo l’intervento di Pino Minafra, questa volta in doppia veste, Direttore Artistico e Musicista, difensore della libertà e della creatività presente in ognuno di noi, a presentare la serata é il giornalista Francesco Versienti.

Una breve introduzione al primo concerto é d’obbligo: Javier Girotto e Luciano Biondini, rispettivamente sassofono e fisarmonica, sono la prova di come il jazz sia in tutti i sensi ‘contaminazione musicale’, un mix di musica proveniente da diversi paesi.
Girotto infatti ha portato al jazz italiano il contributo delle sonorità argentine, del paese che gli ha dato i natali. Ed ecco che in duo con Luciano Biondini, musicista umbro virtuoso della fisarmonica, trova un privilegiato interlocutore e nasce un progetto musicale innovativo che ha comunque una lunghissima storia.
Un’altra ragione della presenza di Javier Girotto al Festival è l’aver suonato in banda a Cordoba, una città crocevia di tante importanti culture, ugnuna ha dato il suo contributo…anche alla musica.
Ad far addentrare il pubblico nell’universo musicale da scoprire è Javier che con simpatia e autoironia cerca di esprimere a parole l’intesa musicale che si è venuta a creare con Luciano, divenuta nel tempo una vera e propria telepatia, anche nell’improvvisazione, facile da soli ma estremamente difficile in duo!
Con il suo accento argentino illustra poi il programma che eseguiranno: “Aides Tango” di Girotto, un brano totalmente improvvisato e “Prendere o Lasciare” di Biondini… affinchè ciascun ascoltatore possa ‘prendere o lasciare’ ciò che di improvvisato ha ascoltato con il brano precedente. Chicca finale un brano dedicato alle Cascate Iwatsu che si possono ammirare in Argentina.
Applausi interminabili per una performance ricca di energia, pathos, un grido d’amore per “due grandi guerrieri della bellezza” così come il M° Minafra li ha salutati.
Secondo set per la “MinAfric Orchestra” che, oltre a Pino e Livio Minafra, annovera musicisti del calibro di Gaetano Partipilo, Roberto Ottaviano, Giuseppe Tria, Fabio Accardi, Giorgio Vendola, Vito Francesco Mitoli, Carlo Actis Dato, Beppe Caruso, Sebi Tramontana, Nicola Pisani e Marco Sannini. In occasione del “Talos Festival” peró si avvalgono della collaborazione delle fantastiche Faraualla (Gabriella e Maristella Schiavone, Serena Fortebraccio e Teresa Vallarella.
Vario e ricco di energia e colore anche in questo caso il programma, tratto da un repertorio che fonde suoni di diverse geografie.
In scaletta brani di composizione di Livio Minafra (tra cui “Maccarone” e “Mediterraneo”), un brano composto da Gabriella Schiavone e arrangiato da Roberto Ottaviano “Maciare”, “La danza del grillo” di Pino Minafra, “Fabula Fabis” di Nicola Pisani con parole di “Sind” di Gabriella Schiavone. Chiusura ad effetto, tra l’entusiasmo del pubblico con “Fantozzi” di Pino Minafra.

Alessandra Brucoli



 

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