TRANI, IL VOLONTARIATO PUO’ SALVARE LA BIBLIOTECA





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Mi offro volontario, sostenuto dall’associazione culturale Piazza 2.0 di cui mi onoro di far parte sin dalla fondazione, di assicurare il funzionamento della biblioteca “Bovio” per quanto riguarda il rapporto con studenti, studiosi, docenti ecc.ecc. Le mie credenziali? 36 anni di servizio in biblioteca, di cui 22 da direttore. Una quindicina di pubblicazioni di varia cultura e di biblioteconomia. Possono bastare ? In caso contrario c’è molto altro…”

Questo l’appello del dottor Mario Schiralli, già direttore della biblioteca comunale per quasi un quarantennio, inerente alla questione della stessa che, data l’emergenza finanziaria è costretta ad interrompere i servizi che normalmente offre ai suoi fruitori.

Fine dei fondi, impossibilità di retribuire i dipendenti della cooperativa che fino ad oggi ha gestito i servizi, fine della biblioteca come polo attivo.

Solo qualche giorno addietro il commissario straordinario Maria Rita Iaculli aveva confermato la delicata situazione delle finanze tranesi, tale da poter garantire esclusivamente le spese obbligatorie per legge. Immediata la reazione di tutti coloro che tra studio e amore per la lettura, popolano la biblioteca comunale che, per legge, appunto, non rientra tra le spese obbligatorie di un comune. E’ partita così una raccolta firme, una petizione, per intenderci, al fine di sensibilizzare cittadini ed istituzioni a questo problema poiché, la cultura è cibo per la mente, quanto il pane lo è per il corpo.

Ma mancano i soldi, così, chi per trentasei anni ha vissuto la biblioteca in tutti  i suoi spostamenti, problemi, momenti felici e non, si è messo a disposizione volontariamente, gratuitamente. Il limite?  L’impossibilità? Personalmente, ovvero una sola persona, un privato, non può prendersi questo “onere”. La soluzione? Un’associazione presenta un progetto, partecipa ad una “selezione” e poi può, con una squadra di volontari, tenere in piedi un polo di studenti e fruitori per i servizi che la biblioteca può offrire, relativamente a servizi agli studenti e manifestazioni.

E’ proprio per questo che anche l’associazione Piazza 2.0 sta presentando al comune il progetto completamente volontario per garantire il servizio biblioteca.

“Sono stato direttore della biblioteca – dice Schiralli – per quasi quarant’anni. Si può mettere a disposizione una squadra, facendo pervenire alla commissione una serie di proposte. Lucia de Mari, presidente dell’associazione, stamattina manderà una mail alla segreteria del sindaco ed al commissario, proponendo di prendere garantire i servizi che la biblioteca offre, chiaramente per il contatto con gli studiosi e l’organizzazione di manifestazioni, non di pratiche. Proporranno me come persona esperta e con cognizione del patrimonio librario presente all’interno.

Sono onorato, sbalordito dalle attestazioni sui social quanto per strada. A me farebbe piacere perché vedere la biblioteca soffrire, dopo averla vissuta attivamente per tanti anni, fa male. Le proposte da presentare devono avere un vincolo, una condizione e la condizione è che si debba essere esperti del settore, ora dipende tutto dalla commissione esaminatrice. Cosa ci avvantaggia? L’esperienza, i titoli, le qualifiche. Ora aspettiamo una risposta e ci aspettiamo che sia positiva”.

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