Alcol esiste una quantità “sicura” ?





700_dettaglio2_300_homepiccola_alcol2

Alcol. Un termine indicante una polvere adoperata dalle donne orientali per tingersi ciglia e sopracciglia e che ha poi mutato il suo iniziale significato sino ai giorni nostri. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato l’alcol una droga. Ossia una sostanza tossica in grado di determinare una dipendenza sicuramente maggiore rispetto alle droghe più note .

Le bevande alcoliche sono costituite in massima parte da alcol etilico (etanolo) sostanza tossica, potenzialmente cancerogena che apporta una gran quantità di calorie : 1 g. di alcol è uguale a 7 Kcal. Si pensi che un bicchiere di vino da pasto (12°), una lattina di birra di media gradazione, un bicchiere di aperitivo, un bicchierino di superalcolico contengono ognuno 12 g. di etanolo, all’incirca 85 Kcal.

Circa 2 milioni sono i consumatori di bevande alcoliche nel mondo e di questi circa 76 milioni soffrono di disturbi correlati all’alcol con un altissimo numero di vittime: 1,8 milioni di morti all’anno nel mondo e solo in Europa sono più di 55.000 i giovani tra i 25 e 29 anni che ogni anno perdono la vita a causa del consumo eccessivo di alcol.

Perché ? Perché soprattutto i giovani fanno ricorso a questa droga, ancorchè legale? Le motivazioni sono le più disparate: apparire più emancipati, essere accettati dal gruppo, poter essere più alla “moda”, quale segno di ribellione, per sfidare il rischio etc etc.

La motivazione di fondo può essere varia ma la conseguenza inevitabile è una sola: alcolismo caratterizzato dal desiderio irrefrenabile di assumere alcolici, dalla dipendenza sia fisica che psicologica con tendenza a consumare quantità via via maggiori di sostanza, mutamento dello stile di vita con tutte le sequele a ciò connesse.

Ma esiste una quantità di alcol “sicura”, ossia priva di effetti nocivi sulla salute dell’uomo?

Premesso che trattasi di un parametro molto soggettivo correlato con una serie di situazioni personali e quindi non univoco, per cui la quantità che per un individuo risulta essere moderata per un altro può essere eccessiva, più fonti indicano quale “consumo moderato” una quantità di alcol pari a 2-3 unità alcoliche al giorno (all’incirca 2 bicchieri di vino) per gli uomini e un’unità per le donne. Trattasi di quantità da assumere preferibilmente durante i pasti distanziando le assunzioni l’una dall’altra.

Del tutto sconsigliata è l’assunzione di alcol in particolari circostanze: esempio per la guida di veicoli. La norma, ricordiamo, ha fissato a 0,5 g. per litro di sangue, il limite massimo per potersi mettere alla guida. Ma valori anche inferiori (0,2 – 0,3 g/litro di sangue) determinano euforia, sottostima dei rischi etc.

In caso di accertamento alcolimetrico eseguito attraverso lo strumento chiamato etilometro, in dotazione alle Forze dell’Ordine che misura la quantità di alcol nell’aria espirata, l’esame sarà ripetuto due volte con due misurazioni successive a distanza di cinque minuti l’una dall’altra. Con un tasso alcolico riscontrato tra 0.5 e 0.8 g/l, le sanzioni previste sono: ammenda da 500 a 2.000 Euro, sospensione patente da 3 a 6 mesi; maggiore sarà il tasso alcolico accertato, più severe saranno le sanzioni applicate.

Anche in campo lavorativo una specifica normativa ha individuato una serie di attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l’incolumità o la salute dei terzi, per le quali ed alle quali è tassativamente vietato assumere e somministrare bevande alcoliche:

  • addetti alla guida di mezzi di trasporto su strada, rotaia, acqua ed aria;

  • attività di insegnamento nelle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado;

  • mansioni sanitarie (medico specialista in anestesia e rianimazione; medico specialista in chirurgia; medico ed infermiere di bordo; medico comunque preposto ad attività diagnostiche e terapeutiche; infermiere; operatore socio-sanitario; ostetrica caposala e ferrista,vigilatrice di infanzia o infermiere pediatrico e puericultrice, addetto ai nidi materni e ai reparti per neonati e immaturi; mansioni sociali e socio-sanitarie svolte in strutture pubbliche e private;

  • attività comportanti l’obbligo della dotazione del porto d’armi, ivi comprese le attività di guardia particolare e guardia giurata;

  • addetti alla vendita di fitosanitari ;

  • lavoratori addetti ai comparti della edilizia e delle costruzioni e tutte le mansioni che prevedono attività in quota, oltre i due metri di altezza etc.

E’ compito del medico competente ovvero dei medici del Servizio Prevenzione e Protezione con funzione di vigilanza, disporre i controlli alcolimetrici nei luoghi di lavoro, nei casi previsti dalla normativa.

“Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare. Se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare. E se non succede niente? Si beve per far succedere qualcosa “ (Charles Bukowski)

Commenti

Commenti


Condividi