BISCEGLIE, SOLD OUT PER IL MODERNO “DON CHISCIOTTE” DI GIOVANNI DE FEUDIS





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Il Comune di Bisceglie ancora una volta in prima fila a dar voce alla cultura, e, la città risponde senza riserve visto il fantastico “Sold out” per un’antica opera di 1200 pagine il “Don Chisciotte – storia di un sogno interrotto, ma rivisitato, scritto e prodotto in chiave squisitamente moderna e contemporanea da un biscegliese doc, Giovanni De Feudis con l’aiuto regia di Chiara Centioni e recitato, narrato ed interpretato da un Giorgio Pasotti senza filtri, dritto al pubblico, trasversalmente protagonista in quanto oltre che lettore e narratore anche ballerino, assieme al corpo di ballo coreografato da Tony Lofaro sulle musiche più famose del cinema per bambini arrangiate con arte e maestria da Fabio Beltramini.

“Perché, nessuno deve avere il potere di farci smettere di sognare… per vivere sempre con un sano pizzico di follia che è sinonimo di genio… ed il genio é innovazione, forza e cambiamento… per guardare avanti… Non smettete mai di sognare perché prima o poi anche solo una parte del sogno si avvererá!”. Queste le parole di presentazione del produttore Giovanni De Feudis, seguite dal ringraziamento all’amministrazione comunale rappresentata in sala con la presenza del Sindaco Francesco Spina ed il vicesindaco e assessore alla cultura Vittorio Fata, e non solo, per aver dato la possibilità ai ragazzi di scuola superiore di assistere allo spettacolo nelle ore mattutine, a costo zero, con lo strabiliante riscontro di averli visti incantati per tutta la durata dello spettacolo.

Il “Don Chisciotte” descritto dalla tradizione è romantico e folle, mentre ieri al Teatro Garibaldi é stato rappresentato nelle vesti di un uomo folle sí, ma coraggioso intento a vivere i propri sogni a costo della vita. Il frode cavaliere errante che non smette di fantasticare perché non smette mai di dar voce al bambino che è in lui. Combatte e vive per la giustizia e l’amore giocando un ruolo che nasce dalla fantasia e prosegue felicemente in confusione con la realtà. Al cospetto di quanti, hanno sempre visto la scrittura e l’arte come strumenti malipolatori, bruciati con la paura di poter deviare le menti degli studenti, deviandoli verso l’oscuro limite provocato dall’ignoranza. Perché, “la storia ci ha insegnato che ciò che nasce dalla mente e dal cuore è assolutamente ignifugo!”

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