Corano, individuato antico frammento coevo al Profeta.





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Recuperato antichissimo frammento coranico risalente a circa 1370 anni fa. La sensazionale scoperta è il risultato di uno studio “londinese” condotto dalla ricercatrice italiana Alba Fedeli, precaria alla Cattolica di Milano.

Grazie ad una borsa di studio che le ha permesso un dottorato di ricerca presso l’Università di Birmingham (Londra), la Fedeli ha scoperto, con l’ausilio del carbonio 14, uno straordinario documento fino ad allora “ignorato”. –“Qui è diverso il modo di lavorare, si dà importanza al progetto e non alla persona” – dice – l“ex precaria”.

Il sacro ritrovamento, ora al vaglio di un gruppo di studiosi, di cui la ricercatrice fa parte, è uno dei 3mila reperti (Collezione Mingana) recuperati e donati all’autorevole Università britannica, dal sacerdote cristiano caldeo, padre Alphonse Mingana.

Il testo, scritto in “Hijazi”, antichissima scrittura araba, è perfettamente decifrabile e risalirebbe, secondo le analisi, ad un periodo tra il 568 e il 645 d.C.. Dunque, contemporaneo al Profeta Maometto (m.632). Sulla eccezionale scoperta si è pronunciato anche David Thomas, professore di Cristianesimo e Islamismo presso la prestigiosa Università londinese – “La persona che lo trascrisse potrebbe aver conosciuto Maometto. E magari averlo sentito predicare di persona. I musulmani ne saranno sicuramente felici”. – Lo scienziato, membro del qualificato team di studiosi, ne è assolutamente convinto.

 

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