Corato, dibattito sullo stalking all’«Oriani»





stalking

“Stalking e strategie di contrasto”: questo il tema dell’incontro di domani nel Lico “Oriani” di Corato. Lo stalking è un termine inglese che indica gli atteggiamenti di intimidazione e intrusione nella vita privata di un individuo che ne perseguita un altro, arrivando a generare nel malcapitato uno stato di paura e ansia che può compromettere la sua vita.  Il fenomeno è in crescita anche in Italia e si manifesta soprattutto all’interno di una relazione di coppia, con ex fidanzati che non si rassegnano alla rottura, ma può coinvolgere anche condomini, compagni di classe o colleghi di lavoro. L’associazione “Ponti sul mondo” ha voluto per questo motivo organizzare un incontro-dibattito su questo tema così delicato e complesso.

Il convegno,  riservato alle classi III e V e I D dell’indirizzo Comunicazione del Liceo “Oriani” di Corato e delle V, delle III e IV dell’indirizzo Servizi Sociali dell’Istituto Profezzionale “Tandoi”, avrà luogo domani (lunedì 14 aprile, ore 10) nell’ agorà “Felice Tarantini” del liceo coratino.  Interverranno il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani Mirella Conticelli, ed il giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, Gianpaolo Balsamo.

“L’idea di un ennesimo convegno sull’argomento stalking – ha spiegato Antonio Longo, presidente dell’associazione Ponti sul mondo che già da tempo ha avviato sul territorio di Corato uno sportello anti-stalking –  nasce dall’esigenza di fornire ai più giovani una informazione attinente più a dati scientifici e statistici che non a sensazionalismi. L’obiettivo è quindi quello di affrontare il problema con un taglio diverso, partendo dalla normativa vigente, analizzandone le singole complessità in modo sintetico e comprensibile”. “Ponti sul mondo”, ricordiamo, è un’associazione di volontariato, senza fini di lucro ed è una realtà esistente sul territorio di Corato da più di 10 anni.

Nel corso di questi anni l’associazione si è occupata di assistenza e sostegno agli immigrati. In particolare, ha consentito a numerosi giovani extracomunitari di proseguire gli studi sostenendone le spese; ha offerto un servizio gratuito di doposcuola a studenti immigrati con problematiche di apprendimento; ha sostenuto economicamente, e non solo, un gruppo indigeno del Vietnam in gravi difficoltà; ha inviato aiuti nel Madagascar dove un giovane prete è riuscito a scavare pozzi per dare acqua in un villaggio dove si sta costruendo una piccola scuola che si chiamerà “Corato”.

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