Corato, “THE DRESSMAKER”. Torna l’appuntamento con la rassegna cinematografica “I ruoli delle donne”





Dressmaker 03

Questa sera, a partire dalle ore 20.30, il terzo appuntamento della rassegna, a cura della FIDAPA BPW Italy – Sezione di Corato, dedicata ai molteplici ruoli che le donne assumono attraverso le recenti proposte cinematografiche.

Di seguito, il commento del prossimo film a cura delle socie Rachele De Palma e Rosamaria Diasparra.

 

THE DRESSMAKER

Questa volta sotto i riflettori una donna il cui grande talento è stato schiacciato dal peso di ingiustizie e torti sociali ai quali non si arrende. Pur apprezzata altrove nel mondo, torna nel suo luogo d’origine dal quale era stata allontanata per trasformarsi da vittima a giustiziere. Caparbia e cinica, a tratti diabolica, sarà la donna più ricercata perché capace con i suoi abiti di risvegliare una, forse mai esistita, femminilità nelle donne di uno sperduto paesino nel deserto.

Un film eccentrico, con un uso consapevole del kitsch, che si fa strada sbalordendo, e con registri narrativi diversi: inizia come un western, con una Winslet fasciata in Dior di seta rossa, e in pugno la sua originale “arma” di vendetta; diventa presto commedia, carica di ironia e cinismo, per poi virare al grottesco e al drammatico, al giallo e al sentimentale. Un film ancora di donne contro donne, trainato da una donna granitica anche se “maledetta”, tormentata ma non sopraffatta dal destino. Un ruolo che la Winslet, qui diabolica e al tempo stesso fragile, innamorata e rabbiosa, indossa con maestria, confermando la sua invidiabile unicità nel panorama cinematografico attuale, in grado di spaziare liberamente tra i generi, senza mai calare d’intensità e di qualità.

Perché ci è piaciuto: è una storia che, in un gioco tra reale e improbabile, tra realtà e metafora, racconta il ruolo di una donna che ha voglia di cambiare un ordine sociale zotico, meschino e bigotto, rivestendolo di abiti moderni, istintivi, liberatori: “Le donne sono tutte uguali – dice la madre a Tilly – ma il tuo genio riesce a renderle diverse, meno come sono e più come vorrebbero essere”.

 

 

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