Corato,il “caffe’ sospeso”





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La solidarietà con un piccolo gesto, ma con un grande valore simbolico , ovvero il” caffè sospeso”.

Un’antica usanza napoletana che risale alla metà dell’800 quando gli avventori generosi delle caffetterie napoletane usavano bere il caffè e poi pagarne un altro da offrire ad uno sconosciuto non in grado di concedersi quel piccolo lusso.

Lo scorso 10 dicembre è stata la” giornata nazionale del caffè sospeso”  celebrata dal 2010 con varie iniziative non solo nei bar partenopei ma  anche nel resto dello stivale.

A Corato da qualche giorno”caffe sospeso” presso il Bar Movida in pieno centro cittadino.

Per aderire a questa storica e singolare iniziativa il gesto e’ semplicissimo ci spiega il proprietario Aldo Diasparra – basta recarsi in un locale  bersi un caffe’ pagandone un altro. Il secondo caffè verrà annotato, nel mio caso su una lavagnetta esposta al pubblico, e man mano che le persone verranno a chiedere una tazza di “caffè sospeso” verrà offerto. Naturalmente – continua Diasparra – sara’ in questo caso a mia discrezione concedere il caffe’ solo a chi  per particolari condizioni non riesce a concedersi questo piccolo piacere .

“Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo…” cosi in un libro il senso del “caffe’ sospeso” scritto da Luciano De Crescenzo.

Il caffè sospeso è un’usanza partenopea, ma anche una filosofia di vita un piccolo gesto di solidarieta’ per riconciliarsi con il mondo.

 

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