Corato,Nel cuore delle case





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Capire il nostro modo di abitarla può essere l’occasione per liberarci di ricordi ingombranti e respirare in uno spazio nuovo.

Ricche o povere, eleganti o volgari, troppo piene o troppo vuote, coloratissime o bianchissime. Le ha presentate cosi Donatella Caprioglio nell’evento organizzato dalla F.i.d.a.p.a. B.P.W. Italy – sezione di Corato, in collaborazione con il Rotary Club e lo Sporting Club di Corato,svolto presso la sala Verde di palazzo San Cataldo.

Moderato dall’architetto Esther Tattoli,  i presenti sono stati coinvolti nella fitta trama descritta dall’autrice sorseggiando una tazza di the.Un viaggio introspettivo attraverso le case vissute e raccontate che ha cercato di indagare sul profondo legame che ognuno di noi ha con la propria abitazione. Donatella Caprioglio non è un architetto, bensì una psicologa e specialista di infanzia. La sua visione è quella di uno “psicologo delle costruzioni”, in grado di percepire la vera essenza di un immobile, scrutandone la personalità di chi ci vive. La casa, infatti, può proteggerci ma anche guarirci, dare voce al nostro disagio o custodire verità segrete, essere una prigione o un mezzo per sviluppare la creatività. Ci sono case perfette che non lasciano trasparire nulla, altre che affermano nella quantità di mobili e oggetti il bisogno di riempire un vuoto, altre ancora che sottolineano la necessità di preservare il luogo degli affetti. Da qualunque angolo la si osservi, la casa occupa un posto formidabile nell’inconscio.

 

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