GIORNATA MONDIALE DEL “CUORE”





cuore

29 settembre. Ogni anno in questo giorno si svolge la “World heart day – Giornata mondiale del cuore”. Valutare la salute cardiovascolare della popolazione generale adulta in Italia: questo l’obiettivo alla base del progetto che da quasi vent’anni l’Istituto Superiore di Sanità, l’Associazione nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) e la Fondazione per il tuo Cuore-Heart Care Foundation, portano avanti su tutto il territorio nazionale.

Focus dell’edizione 2014 della giornata mondiale del cuore, è : “creare ambienti che siano salutari per il cuore”. Spesso infatti, il nostro stile di vita che dipende solo ed unicamente da noi, oltre che i luoghi in cui trascorriamo la nostra vita, rappresentano un fattore di rischio che aumenta la probabilità di “rischio cardiovascolare”.

Il cibo non sano che assumiamo, l’inquinamento atmosferico, la mancanza di attività fisica , la vita sedentaria, il tabagismo, l’assunzione di alcool etc.etc. , sono fattori che assumono il ruolo di concausa efficiente nel determinismo delle patologie cardio vascolari.

Cifre allarmanti purtroppo evidenziano e sostanziano i concetti test’è espressi: 17,3 milioni di decessi all’anno in tutto il mondo sono legati alle malattie cardiovascolari. (Fonte : Centro Nazionale Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute).

Sulla base di dati raccolti attraverso l’indagine Oec/Hes-Osservatorio epidemiologico cardiovascolare/Health Examination Survey condotta nel 2008-2012 nell’ambito dell’accordo di collaborazione tra I.S.S. e A.n.m.c.o., si possono desumere i seguenti risultati: solo il 30% della popolazione della fascia di età adulta, consuma giornalmente una quantità di verdura adeguata (pari a 2-3 porzioni al giorno), un po’ più del 30% consuma pesce almeno 2 volte a settimana e solo il 15% consuma dolci secondo le raccomandazioni (non più di 2 volte a settimana). Non segue nessuna indicazione alimentare corretta il 2,7% degli uomini e lo 0,6% delle donne.

Per quanto riguarda l’abitudine al fumo, se per gli uomini si è registrata una sensibile riduzione, nelle donne la riduzione è molto esigua.

Un’indagine statistica condotta nel periodo 2008 – 2012 che ha assunto come città campione Bitonto (BA), a cui ha aderito una percentuale di partecipanti del 52%, i dati emersi sono stati i seguenti: percentuale fumatori – 23% uomini e 15% donne; sigarette fumate al giorno: uomini media 20, donne media 15; sedentarietà nel tempo libero: 35% uomini e 58% donne (ISS – Progetto “CUORE”).

Una serie di provvedimenti sono stati assunti sin’ora sia a livello comunitario che nazionale ma , stante ai risultati, evidentemente non sono sufficienti. Maggiore e più incisiva deve essere l’azione di informazione e coinvolgimento della popolazione.

Magari si potrebbe proprio iniziare da uno stile alimentare corretto che come consigliato da Istituto Superiore di Sanità, l’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) e la Fondazione per il tuo Cuore-Heart Care Foundation consiste, in linea di massima consiste in :

  • consumo giornaliero di verdura corrispondente o superiore a 200 grammi (pari a 2-3 porzioni)

  • consumo giornaliero di frutta compreso fra 200 e 500 g (pari a 2-3 porzioni)

  • consumo di pesce almeno 2 volte a settimana (circa 150 g per porzione)

  • consumo di formaggi per non più di 3 volte a settimana (circa 75 g per porzione)

  • consumo di salumi e insaccati per non più di due volte a settimana (circa 50 g per porzione)

  • consumo di dolci per non più di 2 volte a settimana (circa 100 g per porzione)

  • consumo di bibite zuccherate inferiore a una la settimana (circa 330 ml, ovvero una lattina).

Consumo di alcol: non superiore a 20 g al giorno per gli uomini e non più di 10 g per le donne, corrispondenti alla somma del consumo di vino, birra e superalcolici.

Ovviamente trattasi di indicazioni di massima che caso per caso devono essere opportunamente vagliate e personalizzate, sulla base delle condizioni di salute di ognuno, da chi, da un punto di vista sanitario, ha la gestione del paziente.

 

A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame! 
Totò

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