Granelli di zucchero per colorare la vita. Annalisa Stillavato: cake designer “peperina”





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Ricordo il primo incontro con questa peperina bruna, come uno squarcio di frizzante energia. Un tipino davvero singolare, con un ciuffo ribelle, sguardo furbo e intelligente che, come un’onda anomala, travolse la porta del mio ufficio, chiedendomi: “Posso entrare a far parte di “Città dell’Infanzia?”. Per me, è stato amore a prima vista. Non so spiegare quale incantesimo ammaliatore, da Maga Circe, questo fagotto di idee abbia pronunciato in quel fatidico istante ma, da quel momento, si sono susseguiti eventi, progetti, collaborazioni professionali, tutto contornato da una forza emotiva, quasi irreale. Difficile pensare ad Annalisa senza un mattarello. Il suo universo, il cake design, è un autentico stile di vita che la induce a colorare di pasta di zucchero tutto ciò che la circonda. Vedere qualcuno approcciarsi ad un’arte e farla divenire modus dell’esistenza, coinvolgente, entusiasmante, dà un chiaro segnale di una verità: il senso della vita è in ciò che si sa fare. La sua passione è raccontare, in ogni movimento, parola o strumento che compongono il suo macrocosmo, una favola dolce e colorata. Una caffettiera in costante ebollizione che crede fortemente nell’idea di rete e sinergia, adoperandosi per accordare quel “plus” che si rivela necessario ai fini di una crescita, non solo personale, ma collettiva, sulla scia dell’assunto: “uno per tutti, tutti per uno”. Spianiamo, quindi, la pasta di zucchero della vita di questa originale cake designer.

Annalisa, sei entrata in Città dell’Infanzia con un’energia invidiabile e decisa ad offrire tutta la tua professionalità, nonché carattere volitivo, alla mission di cui essa si fa portatrice. Una progettualità che ti ha visto condividere ogni step di questo viaggio fino a divenire una collaboratrice insostituibile (ricordiamo la co-conduzione del format Tv “Toc Toc chi c’è in Tv”). Cosa ti ha indotto a “cercarci” e condividere con noi questo percorso?

- Su Facebook nel 2014, giravano delle informazioni su un progetto chiamato Trani Città dell’Infanzia. La cosa destò in me attenzione, poiché, da mamma di 2 bambine quale sono ed ero al momento, avvertivo una carenza di attenzione verso i minori nella nostra città, pur facendo parte di un’associazione. Un giorno di maggio, chiacchierando con un amico a proposito di idee per la città, ho conosciuto, di persona, l’ ideatore del progetto, nonché, oggi, presidente – Vincenzo Di Bari- al quale ho subito rivolto delle domande, come mio solito fare, per conoscere ancora di più il progetto ed, eventualmente, supportarlo. La conversazione fu breve ma interessante. Successivamente, ricevetti il numero di telefono del coordinatore del portale : Serena Gisotti. Decido di chiamarla per conoscerla e sapere in che modo avrei potuto dare il mio contributo. Appuntamento fissato, mi trovo davanti una forza della natura con la quale nasce subito un bel feeling comunicativo e mi propone di scrivere nella rubrica “Le mamme raccontano”. Accetto, con perplessità, poiché non sono proprio una brava scrittrice, chiacchierona sì, ma scrittrice …proprio no. Ho seguito, con entusiasmo, tutte le tappe di crescita del progetto: dalla nascita, all’inaugurazione del portale e i piccoli eventi che le associazioni partner creavano, fino all’esperienza televisiva di Toc Toc chi c’è in Tv, che mi ha vista protagonista insieme a Serena Gisotti in una stravagante conduzione. Il progetto ha avuto un’evoluzione obbligata: diventare un’associazione riconosciuta “Città dell’Infanzia” …e io mi sento orgogliosa di farne parte. -

Nella rubrica “Spirito Artistico” su Cittadellinfanzia.it, sviluppi un metodo di approccio all’arte che ti contraddistingue: il cake design. Come risponde l’utenza a questo nuovo mondo fatto di colori, sapori e immagine? Quali le reazioni dei bambini alle loro creazioni in pasta di zucchero?

- Io porto, come esperienza personale, un’arte a portata di tutti: SUGAR ART. Basta un po’ di pasta di zucchero tra le mani e si entra in un mondo creativo dove tutti possono dare la propria interpretazione dell’ arte. Tutto questo, nelle mani dei bambini, crea uno stato di concentrazione tale da sorprendere anche i genitori dei bambini più vivaci, in quanto il piccolo, seguendo le indicazioni della cake designer o, semplicemente, seguendo l’istinto creativo, si trova davanti una propria opera d’arte sorprendente e, anche per noi operatori del settore, vedere la gioia dipinta sui loro volti, è una delle esperienze più emozionanti. -

La tua passione, divenuta una vera professione, ti vede impegnata su vari fronti. Il 23 e 24 aprile si terrà, presso il Palazzo San Giorgio – Trani, un mega evento dedicato al mondo del cake design e del gusto. Parlaci di questo straordinario progetto che mira a divenire un vero punto di riferimento, in Puglia, per appassionati, curiosi e professionisti di settore. Credo che sia la piena dimostrazione di una mente che non si arresta e che crede nella forza della rete e nello sviluppo delle potenzialità territoriali.

- Sì, il 23 24 aprile sarà un’ altra mia sfida personale. Voglio portare la mia passione, Sugar art, pasticceria e cucina in generale a portata di tutti. L’ evento sarà caratterizzato da presenze professionali del settore, con particolare attenzione alla nostra cultura culinaria. Il mio vero obiettivo è mettere addetti del settore in contatto con appassionati o aspiranti professionisti, affinché sia un’ occasione di incontri costruttivi per tutti, e lasciare l’ emozione che solo gli incontri speciali sanno fare. Noi racconteremo tramite showcooking, degustazioni e workshop la professionalità italiana che ci contraddistingue nel mondo. Infatti, avremo, come ospiti, le campionesse mondiali del cake design: le sorelle Sara e Serena Sardone. Queste incredibili artiste ci mostreranno, live, la loro arte, e saranno accompagnate da tanti ospiti. FIAB e Città dell’Infanzia saranno presenti con tutta la loro professionalità ed emozione e… non voglio svelare di più. Il Puglia Cake Festival riuscirà ad essere un grande evento, perché dietro le quinte ci sono delle valide figure professionali pronte ad offrire il meglio delle proprie competenze. Sarà uno spettacolo di arte e cucina da non perdere.-

L’anno scorso hai rappresentato la Puglia, insieme alla tua squadra, costituita da altri due tuoi conterranei, al Guinness World Record, per la torta più grande del mondo; titolo vinto proprio dall’Italia. Come hanno reagito le istituzioni cittadine di fronte ad un successo di questa portata che, tra l’altro, ha registrato la presenza degli elementi più caratteristici della Città di Trani, realizzati in pasta di zucchero, sulla torta vincitrice? So che molti tuoi colleghi pasticceri italiani hanno ricevuto attestazioni di stima dai propri rappresentanti. Cosa buona e giusta. D’altronde, parliamo di un record mondiale…

-Una delle esperienze più emozionanti, ma anche più dure della mia vita, in quanto, prima di arrivare al 1 ottobre 2015, l’ inizio di 4 giorni di duro lavoro, è trascorso 1 anno di preparazione e di stress. Trovarsi lì, all’Hobby Show di Milano, con 300 professionisti del settore, provenienti da tutta Italia, ed esultare per una frase, breve ma intensa -“IL GUINNESS WORLD RECORD E’ DELL’ ITALIA” – è, a dir poco, emozionante, tanto da trovarsi con occhi lucidi e lacrime . Sì, la torta aveva la forma dell’Italia, di ben 240 mq, superando l’Inghilterra di 120 mq. Noi pugliesi eravamo in 5, di cui 3 di Trani, e abbiamo rappresentato la Puglia con monumenti e prodotti tipici e… come far mancare sulla torta una rappresentazione della nostra amata Trani, l’icona del nostro Santo Patrono? Le istituzioni sono state assenti e irriconoscenti, nonostante fossero state invitate dalla sottoscritta, poiché presenti a Milano, nel mio stesso hotel. Evidentemente ,gli autentici successi cittadini non suscitano interesse. A me rimane la grande esperienza vissuta che ricorderò per sempre. I nostri rappresentanti avranno sempre valori diversi dai miei. -

La nostra mission non conosce pause. Riusciresti, oggi, a immaginarti senza Città dell’Infanzia? Cosa ti aspetti ancora da questo laboratorio di vita?

- Oggi, Annalisa Stillavato, 41 anni, mamma di 2 bambine, vive la sua vita da professionista indipendente, in funzione di emozioni che riesce ad avere solo con gente che la emoziona. Città dell’Infanzia è parte integrante della sua vita quotidiana. È una famiglia; ognuno con una sua sfumatura, un arcobaleno giornaliero, che spinge a creare sempre più per regalare bellezza e colore. Grazie a Passalaparola.net per questa mia prima intervista giornalistica. -

Passalaparola.net e Cittadellinfanzia.it spargono granelli di zucchero sulla storia di questo miracolo…

 

 

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