Matera,attraverso gli occhi di Antonio Andrisani





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Ogni territorio, a suo modo, dispone di creativi in grado di evocarlo, attraverso le opere o solo perché nell’immaginario collettivo si associa l’artista ad una determinata città. Matera, il più grande comune della Basilicata vive dal punto di vista turistico un momento molto positivo. L’ascesa verso il 2019 per accaparrarsi il titolo di Capitale Europea della Cultura le darà ulteriore importanza e visibilità. Città naturalmente cinematografica, per qualità del territorio, caratteristiche del centro storico. Tra i creativi di spicco Antonio Andrisani, sceneggiatore, ci ha offerto un po’ del suo tempo per raccontarci di sé e della città.

Se Altamura avesse i Sassi”, ha ottenuto circa 4,000 visualizzazioni in meno di una giornata – se non erro – bella credibilità in questi anni di lavoro?

In realtà la serie di “Se Matera…” per noi è un divertissment. Dopo il boom del primo episodio ogni tanto ci piace ritornare in quella location giallognola per fare un po’ di satira. Il pubblico ovviamente si è un po’ affezionato a quei personaggi.

Una domanda cui forse avrai già risposto, quanto ti costa fare il regista a Sud?

Chiariamo un equivoco. Mi capita di ricoprire il ruolo di Regista e come sai anche di attore ma la mia passione è scrivere. In tal senso la distanza non è molto importante. Certamente non vivere a Roma per citare la città del cinema per antonomasia ti penalizza molto per la visibilità e i contatti. Ammesso che a Roma e in Italia si faccia ancora cinema. Sai ho molti dubbi in proposito.

Quali privilegi ti restituisce?

Nessuno. La gente in Provincia non comprende realmente quello che fai. Soprattutto nel mio caso in quanto mi cimento in tante cose, canzoni incluse. Alla fine rischi di diventare un personaggio anche folkloristico. Pochi sanno cosa sia una sceneggiatura ad esempio e quanto sia complesso e importante scriverla. Per loro sei famoso solo se ti vedono in televisione in qualche fiction di merda.

Cerchi di raccontare sempre Matera nei tuoi lavori, come la vorresti?

Francamente Matera appare poco nella mia produzione ma è vero che a volte c’è. Devo riconoscere che mi ha portato fortuna. Quando racconti la tua terra c’è una verità che affascina il pubblico e la critica.

Il percorso verso il 2019 sarà complesso?

Non ne ho idea.

Se fossi il direttore artistico di Matera 2019 come imposteresti il lavoro?

No amo dare consigli gratuitamente a chi prenderà un sacco di soldi per farlo. Ma, a parte la battuta, sono certo che pescheranno nel mazzo qualche cervellone dei loro che saprà come muoversi e cosa fare.

Cosa manca alla città di Matera perchè diventi perla del Sud?

Matera è già una perla a mio avviso. Lo è indipendentemente dagli uomini che ci vivono o che la amministrano.

Di tanto in tanto si paventa l’ipotesi che la provincia di Matera possa scomparire: Bari o Potenza? Perchè?

Sono assolutamente favorevole all’abrogazione delle Provincie.

Hai accumulato esperienze cinematografiche importanti nel tempo, a che punto è il cinema in Italia?

Al minimo storico. Possiamo anche vincere l’Oscar ma è un cinema insincero e sprezzante del pubblico.

Consiglieresti ad un giovane attore di andare a vivere…?

Più che un luogo gli consiglierei di scegliere cose belle per la sua dignità e per rispettare la sua vocazione. Oggi per vivere un attore deve lavorare in spregevoli fiction e questo non è dignitoso.

Annalisa Colavito

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