MATURITÀ 2015, FUTURA SOCIETÀ CIVILE IN COSTRUZIONE





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In cinque anni si creano legami, si creano gruppi, si vivono amori, si vivono sensazioni che avvolgono come una famiglia, se ne combinano delle belle e delle strane, ci si avvale della facoltà di vivere gli anni più spensierati e più giocosi che mai.
Poi mille sacrifici e mille e mille ore di impegno per dimostrare di poter essere valutati. Fino alla notte prima, in cui ci si augura di potercela fare, ci si augura un grande “in bocca al lupo” ed un arrivederci all’alba del primo giorno del fatidico esame di maturità.
Ogni anno migliaia di studenti affrontano quello che una volta chiamavano “esame di stato”.
Questa mattina la prima prova, comune per tutti gli istituti su tutto il territorio nazionale, le traccia storica, quelle letterarie, quelle d’attualità, una vasta scelta di argomentazioni della quale poter raccontare ed esporre.
Seconda prova specifica per tipologia di istituto, e terza prova individuale per ogni sezione di ogni istituto, creata dalla commissione, infine l’esame orale con l’asposizione di tesine e mappe concettuali architettate a dovere per raccogliere in un unico legame, tutte le discipline di studio.
Un grande impegno che prevede l’avvalersi dei concetti base della relazione tra pari e con i docenti, e, della comunicazione sia reale che platonica creatasi attraverso i libri di testo e le migliaia di nozioni memorizzate, assimilate e spesso sfuggite.
Un’anticipazione di ciò che ci si approccerá a fare quando la maggior parte degli studenti si iscrive e si interfaccia con l’università, con il mondo dell’autonomia organizzativa dello studio.
Un augurio speciale a tutti gli studenti protagonisti di questo importante appuntamento e con la speranza che resti nella propria memoria un ricordo da raccontare. Perché prima dello studio ci sta la vita ed il raggiungimento dei propri interessi con serena arguzia e sorprendente spigliatezza, ciò che serve alle generazioni avvenire, ciò che serve alla nostra società civile.

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