Medicina e Salute, Consigli per chi viaggia





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Nel mondo, ogni anno, oltre 700 milioni di persone viaggia, per lavoro o per turismo, verso paesi in via di sviluppo come l’America Latina, Africa, Medio Oriente e Asia.

La diarrea del viaggiatore è la malattia più comune che può manifestarsi durante il viaggio. In genere l’esordio della malattia si ha entro la prima settimana, ma potrebbe verificarsi in ogni momento durante il viaggio, e anche dopo il ritorno a casa.

Le persone a maggiore rischio sono i giovani adulti, gli immunodepressi, le persone affette da malattie infiammatorie intestinali o diabete e, inoltre, la fonte primaria d’infezione è l’ingestione di acqua e cibi contaminati dalle feci.

Proprio in virtù di questo dato, è stato realizzato uno studio sulla prevenzione della diarrea del viaggiatore, essendo una delle patologie che colpisce ogni anno fra il 20 e il 30 per cento dei viaggiatori internazionali.

Nello studio sperimentale è stato considerato il ruolo dei probiotici che, come dimostrato in molti studi, assume una importanza benefica nelle affezioni intestinali.

Nel caso specifico il prodotto in studio è stato il lactobaob, un integratore alimentare a base di Lactobacillus acidophilus, Baobab e Enzimix, che regolarizza le normali funzioni intestinali e digestive mantenendo l’equilibrio della flora batterica grazie alla sinergia dei componenti.

Nella sperimentazione sono stati arruolati tutti i viaggiatori che hanno afferito presso il centro di medicina dei viaggi e delle migrazioni del porto di Bari ed è stato somministrato loro l’integratore alimentare nei 21 giorni antecedenti la partenza, oltre che consigliate tutte le azioni profilattiche utili ad evitare l’esposizione al rischio di contrarre la patologia.

Al rientro dal viaggio, tutti i partecipanti sono stati contattati: è stato chiesto quali fossero stati i comportamenti alimentari assunti durante il viaggio e se avessero accusato eventuali sintomi tipici della diarrea del viaggiatore.

Al termine dello studio sperimentale è emerso che i campioni trattati sono stati 47 e sono stati confrontati con 136 campioni storici di viaggiatori non trattati randomizzati per sesso, età, destinazione e durata del viaggio.

Dallo studio è emerso che se prima di un viaggio si compie una cura preventiva con questo integratore, è possibile ridurre l’insorgenza di questa patologia, oltre a seguire procedure preventive adeguate come:
1-evitare cibi e bevande acquistate da venditori ambulanti o altri posti dove non sono presenti condizioni igieniche adeguate
2-evitare di mangiare carni o pesci crudi o poco cotti
3-evitare di mangiare frutta e verdura cruda senza averla sbucciata.

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